Nel mio nome scacceranno i demoni

Il male esiste e si annida nel materialismo, nella sensualità, nell’egoismo, nell’orgoglio, nella vanità, nella menzogna ecc. Ma come difendersi? Le armi contro il male che attraversa il mondo sono la fede, la preghiera e la penitenza.

A dirci che le cose stanno proprio così è direttamente Gesù. Nel vangelo di oggi, infatti, Gesù lo dice con parole semplici e chiare. Chi crede potrà scacciare i demòni, ... e potrà guarire i malati. Eppure, anche nella Chiesa c’è chi sminuisce questa verità. Chi lo fa sta già cedendo in uno degli inganni del male e cioè alla negazione della sua esistenza. Il Signore, oggi, nel nostro oggi, ci sta richiamando con forza a non cedere nell’inganno del maligno che è sempre all’opera in mille e mille modi diversi per distruggere la pace, l’armonia, la gioia e dividere, separare, infondere odio nelle relazioni e seminare la zizzania. Per combattere il male e il demonio dobbiamo riconquistare la fede in Dio, recuperare la Fede e pregare. La preghiera personale, intima, solitaria e nel silenzio è l’arma più efficace e potente contro il demonio e il male che egli diffonde.

Abbiamo, però, anche degli alleati potenti. Prima di tutto Maria che schiaccerà il male eppoi San Michele Arcangelo che ha proprio il compito di liberare il cuore dall’azione del maligno e noi aggiungiamo San Giuseppe, uomo del silenzio e della mitezza che ha sempre avuto un ruolo privilegiato nella vita terrena di Gesù e Maria.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 16,15-18

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

Parola del Signore.

Una casa divisa in se stessa non può restare in piedi

Chiamano bene il male e male il bene” (Is 5,20). È quello che capita più spesso di quanto possiamo immaginare ed è quanto accade nel vangelo di oggi. E, infatti, un monaco di Bose commentando questo brano scrive:

“È il peccato di chi non solo rifiuta la manifestazione di Dio, ma la rifiuta lucidamente e consapevolmente, al punto da capovolgere i segni di Dio contro Dio stesso. Dio certo perdona sempre, nulla c’è di imperdonabile per lui. Eppure chi agisce in questo modo si chiude all’offerta di salvezza che Dio fa in Gesù, non trova il perdono perché in radice non vuol essere perdonato, in quanto si sente già “a posto”. Attenzione, perché in forma e con intensità diversa, questo peccato tocca un po’ tutti, soprattutto noi, i cosiddetti “religiosi”.

Ma questa realtà tocca in maniera potente anche la vita quotidiana nella quale, spesso, ci costruiamo giustificazioni pur di non ammettere che potremmo vivere e agire in modo totalmente diverso e vivere fin da subito l’armonia di un mondo che Dio ha creato per la felicità dell’uomo. Ma l’uomo, spesso, agisce e opera per costruire attorno a sé situazioni infernali. Stiamo molto attenti alle nostre scelte di vita e facciamole ascoltando la voce dello Spirito che ci suggerisce parole, azioni e pensieri di armonia e mai di resistenza e di guerra. Essere docili e umili. Questi sono i segni dell’Amore … e nessuno potrà mai resistere all’Amore. Perché nessun male potrà sconfiggerlo … Non è mai accaduto e mai potrà accadere. E Gesù, infatti, dirà : “Amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amato”. Amare è voce del verbo “servire”, “lavare i piedi”, “donare”.

La vita ci sorprende, sempre!!!

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3,22-30

In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.

In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».

Parola del Signore.

Libertà per i prigionieri

L’umanità è spesso prigioniera del male, incapace di pensieri propri e, addirittura, di pensieri umani. C’è chi abbandona le proprie responsabilità e si maschera, perfino, da vittima; c’è chi genera il male e manovra con astuzia per generare divisioni e separazioni; c’è chi ignora le povertà e continua a vivere facendo finta di non vedere, di non sentire e di non sapere. Gesù li chiami ipocriti, sepolcri imbiancati, gente che sguazza nel torbido. Queste persone, vinte dal male che si è impadronito di loro, sono viscide e compiono azioni deplorevoli nascondendosi dietro una faccia da perbenisti. Il loro gioco è scoperto da tempo. Eppure Gesù spera che anche loro possano cambiare vita. Il primo passo è avere l’umiltà di Ascoltare la Parola.

Se, infatti, si ha il coraggio di accogliere il dono dello Spirito di Dio ci si può liberare dall’oppressione del male e si può cominciare ad ascoltare il grido dei poveri, dei ciechi e dei sordi. Chi ha accolto lo Spirito si farà strumento nelle mani di Dio per portare ai poveri il lieto annuncio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e donare la vista ai ciechi e rimettere in libertà gli oppressi. Gesù richiama tutti e ciascuno alle proprie responsabilità di donne e uomini creati per Amare.

Non è mai tardi per pentirsi del male fatto, per ricominciare e per riabbracciare il bene rigettando ogni male o ogni altro tentativo di fare del male agli altri.

Il gioco di queste persone è stato scoperto da tempo ma per Amore si fa finta di nulla subendo anche le loro azioni malevoli senza reagire. Chi fa il male si isola da solo e il tormento riempirà le loro coscienze. Beati, invece, i costruttori di pace. Beati coloro che sono attenti ai poveri, agli oppressi e che hanno cura degli altri. Occorrono veri “folli” di Dio. Non siamo cattivi, siamo fragili, ciechi, poveri e peccatori … dobbiamo tutti scacciare il male che incombe e riabbracciare il bene. Che Dio ce ne dia la Forza.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,1-4; 4,14-21
 
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:

«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore».

Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

Parola del Signore.

Saper aspettare

Dopo aver fatto tutto ciò che potevamo la vita ci chiede di saper attendere; ci chiede di saper restare nel silenzio, in un abbandono fiducioso; ci chiede di stare senza porre domande, senza chiedere oltre; ci chiede di fidarci dello Spirito che sa ma non giudica, che non cerca più niente, che sa bene come nulla più dipende da se stessi ma che è tutto nelle mani del Signore. La vita ci chiede di ardere come un fuoco 🔥 che riscalda e offre tepore e abbracci a chi li vuole.
Franca e Vincenzo, osb-cam ♥️

Signore apri il nostro cuore

Siamo pronti a seguire Gesù quando fa cose secondo i “nostri” progetti e a dichiararlo “fuori di sé” quando fa cose che sono lontane dalle nostre idee. Gesù, invece, sta con i “cattivi” e mette da parte i suoi interessi. È questa la sua “pazzia”. Se non cambiamo modo di pensare e non apriamo il cuore resteremo sempre fra coloro che crederanno Gesù “fuori di sé”. Insomma se non cambiamo il nostro cuore continueremo ad amare noi stessi e non i progetti di Dio. Questo non è Amore ma egoismo. Vogliamo un Gesù secondo i nostri progetti. È la stessa cosa che facciamo nella preghiera: chiediamo cose secondo la nostra volontà e non comprendiamo la sua. Da oggi, se riusciamo, rinunciamo a chiedere e attendiamo la sua volontà. Dio non ci abbandona perché ci Ama e ci offre l’occasione per essere i suoi strumenti portando gioia a chi soffre e la sta cercando. Apriamo gli occhi del cuore e avremo vera gioia. Per una volta, almeno una, pensiamo agli altri.

 “Verrà un tempo in cui gli uomini impazziranno e, vedendo uno che non è pazzo, lo assaliranno dicendogli: ‘Sei pazzo!’, per il solo fatto che non è come loro” (Detti dei padri, Serie alfabetica, Antonio 25).

Franca be Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3,20-21

In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare.
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».

Parola del Signore.

Predicare e scacciare i demoni

Sono quasi tutti pescatori e senza cultura. Gesù li sceglie per predicare e scacciare i demòni. Si, li sceglie e li manda per il mondo per portare la buona notizia e scacciare il male. E si sa che il male è capace di dividere e distruggere, di separare e spargere veleno portando ogni cosa alla rovina. Quando il male acceca la vista e avvolge il cuore la rovina è vicina. Ci vorrà tutta la straordinaria potenza dell’Amore per annientare il male e il Signore non permetterà che il demonio distrugga il bene. Non accadrà mai che il male possa vincere la guerra, potrà vincere una battaglia ma la guerra mai. Il bene avrà sempre l’ultima parola.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3,13-19

In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici –  che chiamò apostoli -, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.

Parola del Signore.

Gli spiriti impuri cadevano ai suoi piedi

I Padri del deserto parlano dei demoni così: “I demoni sono scaltri e astuti, mentono e ingannano: Rispetto agli angeli, però, mancano di conoscenza, in quanto non sono in grado di leggere nell’animo dell’uomo, ma, attenti bene, ne riconoscono la condizione dell’anima. Sono legati quindi al comportamento: il portamento, la voce, il modo di muoversi.”

I demoni riconoscono Gesù da come si comporta, da come agisce e dal suo sguardo profondo. Quando lo incontrano non sanno più cosa fare e gridano disperati il suo nome. I malati, invece, chiedono di essere guariti e cercano di toccarlo. Molti sono risanati e tornano a vivere. I discepoli di Gesù, invece, si mettono a servizio e preparano una barca per consentirgli di sfuggire alla folla. E noi chi crediamo di essere: demoni, malati o servi del Figlio di Dio?

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3,7-12

In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

Parola del Signore.

Gesù indignato davanti ad un cuore freddo e indurito

Chi ha il cuore indurito respira solamente odore di morte, è l’intollerante ed è indifferente nei confronti di chi soffre.

Chi ha il cuore indurito resta impassibile davanti al bene e non riesce nemmeno a riconoscere chi lo ama. La durezza del cuore è quella che crediamo necessaria, purtroppo, per dirci forti. Ma la vita, invece, trionfa solo quando il cuore non è indurito, quando non si ha paura di essere umili, quando si ha il coraggio di affrontare problemi, quando non si scappa credendo di sfuggire alle proprie esclusive responsabilità.
E’ strano, nel vangelo di oggi, vedere Gesù indignato. Ma il fatto è che Lui ha creato il nostro cuore, sa per cosa è fatto, e vederlo così freddo e indurito è un piccolo grande tradimento al suo progetto di amore che ha su ognuno di noi.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3,1-6
 
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

Parola del Signore.

La legge del cuore

La “legge” migliore è quella che vive nel cuore dell’uomo, la “legge” che guidata da una coscienza ben formata ispirata all’Amore ci permette di attraversare questa vita profondamente pacificati.

Gesù, oggi, ci aiuta a comprendere che non è il rispetto della legge per la legge che conta davanti al Signore. Ciò che conta è che il Signore ci chiede di vivere i nostri giorni avendo nel cuore e nella mente la “legge dell’Amore” che ci fa fare scelte di vita coerenti con lo stile di Gesù e cioè mettendoci al servizio l’uno dell’altro, ad Amare il nostro prossimo come noi stessi, a donare vita buonasu questo, infatti, saremo giudicati.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 2,23-28

In quel tempo, di sabato Gesù passava tra i campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: ” Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?”. Ed egli rispose loro: ” Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!”. E diceva loro: “Il sabato è stato fatto per l’uomo  e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato”.

Parola del Signore.

Vino nuovo in otri nuovi

Accogliere il nuovo e cambiare la vita. Lasciare il vecchio e abbracciare il nuovo. Alla novità, novità; a vini nuovi, otri nuovi.

Gesù ci chiede di accogliere lo Spirito delle beatitudini; di vivere la pienezza dell’Amore; di essere donne e uomini capaci di donare la vita per dare vita.

Le cose nuove, infatti, ci invitano a riconsiderare le cose del passato, a dare importanza alle novità della storia che ci si presentano davanti e che ci chiamano a cambiare vita. Questa è la sfida che, oggi, ci lancia il Vangelo. A noi il coraggio di accoglierle per vivere le opportunità del Signore e scrivere pagine nuove.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 2,18-22

In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».

Parola del Signore.

Aquila e Priscilla