Cosa dobbiamo fare?

Per chi lo desidera può ascoltare la lectio di dom Innocenzo Gargano registrata ieri sera presso il Monastero di Sant’Antonio Abate in Roma dove vivono le camaldolesi romani … Per ascoltare clicca qui

Buona terza domenica di Avvento

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 3,10-18
 
In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».

Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

Parola del Signore.

Preparate la via del Signore

Anche oggi ci sono “profeti” che, come allora, non riusciamo a riconoscere; anche oggi, come allora, i “profeti” sono scartati e derisi, esclusi e addirittura uccisi fisicamente o moralmente. Abbiamo tutti bisogno di occhi nuovi per riconoscere gli inviati di Dio.

Anche oggi, come allora, i “profeti” sono uomini del popolo e non appartengono alle caste dei potenti. In molti, invece, imbrigliati nelle maglie del potere e delle ambizioni si oppongono alla volontà di Dio. Si è talmente pieni di se stessi che si lotta contro il bene e si rifiuta ogni chiamata di Dio a fare del bene perché si misurano le cose che si fanno secondo parametri personali e non secondo Dio.

Se, invece, ci si ferma ad ascoltare la voce del bene e si agisce con disinteresse non si deve aver paura di chi pone ostacoli, di chi perseguita l’altro , di chi diffonde solo maldicenza. Sappiamo, infatti, che fare il bene non è facile e molte sono le difficoltà da superare … Coraggio il bene ha vinto il mondo.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 17,10-13

Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro».
Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.

Parola del Signore.

Non ascoltiamo

Sordi, ciechi e muti. Siamo insensibili di fronte ad ogni chiamata del Signore. Non ascoltiamo il dolore del prossimo, non vediamo le povertà che ci circondano e non sappiamo più condividere ciò che abbiamo. Non siamo più attenti al male che abita il mondo e spesso ci facciamo trascinare nel suo vortice restando indifferenti. I pensieri sono occupati solo dai nostri interessi e dai nostri tornaconto ed è così che il mondo scivola verso situazioni di povertà di ogni tipo. Chiediamo al Signore di essere capaci di ascoltare il grido di dolore che si alza da tante donne e uomini i cui sogni e i cui desideri si sono eclissati nell’abisso del male che, forse, con la nostra indifferenza anche noi abbiamo contribuito a provocare.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”.
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».

Parola del Signore

Chi ha orecchi, ascolti!

Siamo chiamati a farci piccoli, ad essere davvero a servizio, perfino a subire violenza sapendo che ci sono persone violente che tenteranno di impadronirsi del Regno di Dio.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,11-15
 
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono.
Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».

Parola del Signore.

Piena di Grazia

Gabriele, il cui nome significa “forza di Dio”, entra in casa di Maria e trasmette tutta la potenza del creatore. Maria accoglie la sua Parola e il Mistero si fa storia.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 26-38
 
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».
E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore.

Dio non vuole che i piccoli si perdano

“Che neanche uno di questi piccoli si perda”. È questa la volontà del Padre. Solo l’amore di un Padre che ama è capace di cercare un figlio con passione e con tutte le sue forze. Eppure capita che questo amore non è visto e neppure compreso e a volte, purtroppo, è perfino rifiutato. La vita ci presenta molte di queste storie. Il mondo ne è pieno. Anche Gesù, infatti, dice del Padre che cerca la pecora perduta, “se riesce a trovarla“. Eh sì, perché ci sono persone che si smarriscono e continuano per la loro strada e nemmeno si accorgono di essersi allontanate dall’amore del Padre. Poi, quando potrebbe essere tardi emergono i rimorsi e recuperare diventa difficile e complicato.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Oggi il commento alle letture del giorno sono a cura di Mirella Muia, eremita dell’Eremo di Gerace.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 18,12-14
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».

Parola del Signore.

Abbiamo visto cose prodigiose

Con una sola parola Gesù opera una rivoluzione capace di stupire e ridare vita: “Ti sono perdonati i tuoi peccati“. Con semplicità e mitezza Gesù offre una nuova opportunità di vita.: “Alzati e cammina”. Egli libera l’uomo dalle sue prigioni e lo invita, ci invita, a camminare. Siamo noi i testimoni e i protagonisti del brano di oggi. Leggendolo sentiamoci i chiamati perdonati, i figli Amati …

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 5,17-26
 
Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».

Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico -: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

Parola del Signore.

Preparate la via

Buona domenica. Oggi vi proponiamo la lectio divina di dom Innocenzo Gargano, monaco camaldolese. Per ascoltarla clicca qui

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 3,1-6
 
Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

Parola del Signore.

Ne sentì compassione

Clicca qui per ascoltare la nostra riflessione al vangelo di oggi mandata in onda da Radio Civita per la rubrica Sulla via di Emmaus

Questa foto mostra una coltre di nubi che impedisce di vedere a valle. Dal monte si vedono le punte più alte delle montagne circostanti e il cielo fino all’orizzonte. Gesù, invece, sa guardare in profondità, sa superare gli ostacoli che impediscono di scorgere cosa abbiamo nel cuore e bussa affinché gli consentiamo di entrare e restare con noi. Egli conosce le nostre paure, i nostri dubbi, le nostre fragilità ed è pronto a guarire le nostre malattie e le nostre infermità. Gesù osserva il popolo e si accorge dell’abbandono in cui vive e ne ha compassione. Per questo invia i suoi discepoli che gratuitamente hanno ricevuto e gratuitamente sono chiamati a dare. Solo chi ama, quindi, potrà scacciare il male e liberarci dalle infermità e dalle paure che ci abitano.

Se vogliamo possiamo andare oltre, possiamo superare qualsiasi ostacolo perché siamo stati conquistati dall’amore.

Franca e Vincenzo, osb-cam ❤️

PS la foto è stata scattata ieri dal Monastero della Rupe sito lungo la via che porta a Montecassino e dove vivono delle monache che producono biscotti molto buoni e gustosi.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9,35 – 10,1.6-8

In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».

Parola del Signore

Gesù guarisce

Clicca qui per ascoltare la nostra breve riflessione sul vangelo di oggi mandata in onda da Radio Civita inBlu.

Che cosa mi impedisce di credere? Dov’è che ho bisogno della pietà e della misericordia di Dio? I miei occhi non vedono e il mio cuore è chiuso ed è così che la mia “fede” manca. Eppure è proprio in proporzione alla fede che possiamo vedere l’invisibile e toccare il bello. Oggi chiediamo al Signore di guarire la nostra cecità.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9,27-31
 
In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

Parola del Signore.

Aquila e Priscilla