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Toccare il mantello

Il Signore risana dalle malattie interiori e dona la vita. Egli ridà forza e coraggio a chi lo cerca e si fida di Lui. Offre vita vera a chi desidera sfiorare il suo mantello. Egli salva la nostra vita chiede solo di avere la possibilità di dimostrarlo a chi si avvicina e cerca il suo aiuto.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata.
Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

   Parola del Signore

Miti e umili

Il vangelo di oggi ci ha ispirato la figura di un grande testimone di Gesù nel secolo scorso. parliamo di Freré Roger … Vale davvero la pena leggere un suo piccolissimo scritto: ““Penso che dalla mia gioventù non mi abbia mai abbandonato l’intuizione che una vita di comunità poteva essere un segno che Dio è amore, e amore soltanto. A poco a poco cresceva in me la convinzione che era essenziale creare una comunità con uomini decisi a donare tutta la loro vita, e che cercassero sempre di capirsi e riconciliarsi: una comunità dove la bontà del cuore e la semplicità sarebbero al centro di tutto.” (frère Roger, “Dio non può che amare”)”.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

   Parola del Signore

Amore e verità

L’ascolto della Parola è via della Pace e permette, finalmente, di tornare ad abbracciare il Padre. Con questa fiducia preghiamo il salmo di oggi gettando il nostro sguardo oltre l’ostacolo e, soprattutto, oltre quegli ostacoli che costruiamo con il nostro orgoglio, con la nostra presunzione e con i desideri personali che, spesso, purtroppo, “aiutano” a rattristare la vita.

Ma oggi è il giorno della fiducia e della speranza, il giorno del ringraziamento e del ritorno al Signore. Guardiamo l’orizzonte e ricominciamo a dialogare con Lui che, da sempre, è discreto compagno di viaggio.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Il Signore annuncia la pace per il suo popolo.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con fiducia.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

La luna e la carezza

Certe notti … e senti che il male non potrà mai prevalere nonostante ogni sforzo dell’uomo per compierlo …

Franca e Vincenzo, osb-cam

Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera. Osservatela in alto, a guardare questo spettacolo. […] Tornando a casa, troverete i bambini. Date loro una carezza e dite: “Questa è la carezza del Papa”. Troverete forse qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi soffre una parola di conforto“. (Papa Giovanni XXII)

Abbiamo visto il Signore

Tommaso è il modello di chi resta deluso dalla Chiesa e da chi, soprattutto, si qualifica testimone del Signore. Pensiamo agli Apostoli che avevano visto morire Gesù sulla croce e che erano scappati. Sotto la croce era rimasta solo Maria con il suo dolore. Ebbene ora proprio loro dicono a Tommaso di aver incontrato Gesù. Diciamoci la verità: gli Apostoli non sono credibili. Chi può credere vivo uno che sappiamo morto? Eppoi, come avevano vissuto l’amore e come si comportavano? Ed infatti Tommaso, come chiunque altro, non crede e non si fida neanche dei suoi Amici che non erano buoni testimoni del Risorto.

Tommaso, però, nonostante tutto resiste. Resta con gli Amici. Tommaso lo chiameremmo oggi: un resiliente. Non abbandona la sua Chiesa. Si sente solo e isolato. In sostanza resta solo e abbandonato nel suo scetticismo. Questa attesa, però, troverà una via di uscita quando Gesù gli si mostra e Tommaso riceve così il dono personale di un incontro faccia a faccia. Che cosa ci insegna questa esperienza?

Anche se credere è difficile, anche se mancano testimoni credibili, anche se … Siamo chiamati come Tommaso a resistere e a cercare nella vita e nella Parola la presenza di Gesù. Questi, infatti, sono i veri luoghi dell’incontro.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 20,24-29

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Parola del Signore

Alzati e cammina

Creati per vivere la bellezza spesso, purtroppo, sbagliamo strada e ci ritroviamo in situazioni difficili. Il peccato è tutto qui. Si, è un errore di percorso, uno sbaglio che ci porta in luoghi brutti o a star male. Il peccato è un tradimento del bello.

Grazie a Dio abbiamo sempre la possibilità di ritrovare la buona strada. Si tratta di profumare la vita attraverso i sorrisi, i gesti e le parole, di colorare l’ambiente con segni di speranza, di cercare chi è solo, emarginato e poi accompagnarlo sulla sua bella strada.

Dio ci ha creati belli e per godere di questo meraviglioso creato, ci ha scelti per realizzare il suo progetto d’amore e non per cercare le nostre ambizioni personali che sono sempre all’origine delle nostre tristezze e dei nostri fallimenti.

La nostra vera missione è capire cosa vuole il Signore da noi e riprendere il cammino bello che Lui ha pensato per noi.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua.
Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

   Parola del Signore

Odiate il male

Dove c’è il male non reagire, ma pianta semi di bene. Dove c’è l’ingiustizia non combattere, chiedi il diritto Dove c’è mondanità non stare, ma mostra semplicità Dove c’è abitudine e magia, guarda le stelle e il sole Dove c’è potere e trucco, scuoti la polvere e fuggi. Dove c’è casta, qualsiasi casta, evita ogni contatto. Dio dona la luce e solo i cuori impavidi sanno apprezzarne il senso che guida il diritto perché la giustizia possa abitare la vita e fuggire la morte. Confidiamo nella pietà del Signore e accogliamo il melodioso canto degli angeli che sollevano ogni vita donando ritmo, gusto e sapore.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal libro del profeta Amos

Cercate il bene e non il male,
se volete vivere,
e solo così il Signore, Dio degli eserciti,
sarà con voi, come voi dite.
Odiate il male e amate il bene
e ristabilite nei tribunali il diritto;
forse il Signore, Dio degli eserciti,
avrà pietà del resto di Giuseppe.
«Io detesto, respingo le vostre feste solenni
e non gradisco le vostre riunioni sacre;
anche se voi mi offrite olocausti,
io non gradisco le vostre offerte,
e le vittime grasse come pacificazione
io non le guardo.
Lontano da me il frastuono dei vostri canti:
il suono delle vostre arpe non posso sentirlo!
Piuttosto come le acque scorra il diritto
e la giustizia come un torrente perenne».

   Parola di Dio

Signore, salvaci.

Il vento soffia forte, le acque si agitano e la nostra barca rischia di rovesciarsi. Tutto sembra volgere al peggio … La paura ci assale e cerchiamo alleati. Il pericolo peggiore resta quello di perdere la fiducia nella possibilità di superare gli ostacoli.

L’invito del Signore è quello di camminare “controvento” armati di fiducia e di speranza certi che il suo aiuto non verrà mai meno e presto un nuovo arcobaleno illuminerà l’orizzonte.

Franca e Vincenzo, osb-cam

 Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.
Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».

   Parola del Signore

Tu sei Pietro

Scelti non per meriti speciali eppure Apostoli; chiamati ad essere testimoni e tra questi il “rozzo” Pietro scelto per guidare la Chiesa. Inutile cercare spiegazioni. Gesù sceglie persone che nessuno di noi avrebbe scelto e ad ognuno affida un compito molto più grande delle capacità che mostrano di avere o che noi gli riconosciamo. Chi siamo per giudicare. Forse il Signore fa queste scelte affinché la Sua potenza e la Sua grazia possano manifestarsi ai nostri occhi increduli.

A noi è chiesto di avere fiducia e di affidarci alle persone che mette sul nostro cammino anche quando non comprendiamo le loro scelte, anche quando ci sembra che tutto sia sbagliato.

In ogni caso siamo certi che il male non potrà prevalere sul bene. A noi è chiesto, intanto, di fare la nostra parte conservando la pace nel cuore e una coscienza integra.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 16,13-19

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».

Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Parola del Signore


Il coraggio di accogliere

Uno dei grandi profeti del secolo scorso è stato lui, don Luigi Di Liegro (originario di Gaeta) … poco prima di morire disse: «Gesù Cristo, incarnandosi nella storia umana, ha voluto manifestarsi come l’uomo perfetto: non perché si è messo al di sopra di tutti, ma perché è entrato in tutti i nostri problemi, le nostre sofferenze, le nostre mancanze, le nostre emarginazioni, le nostre esclusioni. Lui stesso è stato emarginato, escluso, ha vissuto la povertà. Si è fatto il nostro esempio di perfezione».

Di Liegro ha vissuto sulla sua pelle l’incomprensione, la diffidenza, l’esclusione e addirittura l’ostilità non solo di chi era fuori dalla Chiesa ma anche da parte di chi aveva responsabilità nella Chiesa del suo tempo. È una realtà che, purtroppo, conosciamo bene. Le strade del bene e della verità trovano sempre ostacoli da superare.

Anche noi, abbiamo difficoltà da superare quando parliamo di accoglienza e, spesso, credendo di fare bene chiudiamo porte, guardiamo da un’altra parte, facciamo finta di non sapere … Ecco diventiamo complici del male. Capita a tutti. Nessuna meraviglia. Il vangelo di oggi ci ripropone questo appello ad accogliere sempre e comunque l’altro, che, come Gesù ci ha ripetuto è Lui che si presenta povero, scalzo, affamato, nudo, non solo di cose materiali ma anche di vita spirituale o di speranza.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

Parola del Signore