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Santo Natale

Buongiorno. Il commento delle letture di oggi lo affidiamo interamente alla nostra amica eremita Mirella Muia, dell’eremo di Gerace e auguriamo a voi tutti un Santo Natale.

Franca e Vincenzo

Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Parola del Signore

Sole che sorge dall’alto

Eccolo, il Dio bambino!!! È qui, accanto a noi anche quando i nostri occhi non lo vedono, anche quando non riusciamo ad ascoltare la sua voce. È qui anche quando tutto va male secondo i nostri progetti. È qui, vicino a noi anche quando facciamo prevalere i nostri egoismi, anche quando crediamo di essere noi i padroni del nostro presente e del nostro domani. Per Grazia di Dio, invece, siamo nelle sue mani e Lui non ci lascierà mai soli.

È Lui il nostro Salvatore.

Auguri. Auguri di un Santo Natale !!!

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,67-79
 
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia

al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace».

Parola del Signore.

Si chiamerà Giovanni

I vangeli di questo tempo di Avvento ci presentano le donne come le protagoniste dei cambiamenti in atto. Oggi vediamo che sarà l’anziana Elisabetta ad imporre il nome al figlio Giovanni e sappiamo del concepimento di Maria e della venuta di Gesù senza la partecipazione attiva di Giuseppe. Sia Zaccaria che Giuseppe sono sullo sfondo della scena. In un mondo dominato dai maschi le donne sono, invece, le vere protagoniste.

Se non è rivoluzione questa diteci voi di che si tratta?

Le donne sono le prescelte da Dio per cambiare il mondo e tutto accade in una società nella quale erano, di fatto, escluse da ogni considerazione. Davvero la mano di Dio indica strade nuove.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,57-66

In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose.

Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?».
E davvero la mano del Signore era con lui.

Parola del Signore.

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente

Maria è donna che Ascolta la Parola nel Silenzio e desidera i desideri di Dio. Questa mattina ci chiediamo:

  1. Cosa desidero veramente?
  2. Desidero ciò che Dio desidera? Mi fido e mi affido Lui?
  3. Mi chiedo cosa vuole il Signore e mi fermo ad Ascoltare la sua Parola nel Silenzio?

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,46-55
 
In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Parola del Signore.

Sole di giustizia

Beati coloro che credono nell’adempimento di ciò che il Signore dice. Il sole di giustizia sta arrivando.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,39-45
 
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Parola del Signore.

Vieni e libera l’uomo

La forza di Dio è 🔥 che arde. Il calore del suo Amore riscalda. Gesù libera dalle catene del dolore e spinge a costruire vita dando senso ad ogni nostra iniziativa che unisce il cuore e la mente. Eccolo il Signore che viene … Accogliamolo.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,26-38
 
Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
 A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore.

Benedetta tu fra le donne

Siamo alla 4′ domenica di Avvento e il Natale del Signore bussa alla porta. Oggi, per chi vuole, ci faremo guidare da dom Innocenzo Gargano, monaco camaldolese di San Gregorio Armeno.

Ecco il link per ascoltare la sua lectio sulle letture di questa domenica clicca qui

Buona domenica Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,39-45
 
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Parola del Signore.

La tristezza di questi Natali

Correva l’anno 1991 e padre Turoldo viveva il suo ultimo Natale. Questa poesia è la sua ultima accorata preghiera di Natale.

“La tristezza di questi natali”

Signore, ti muova a pietà.
Luminarie a fiumane,
ghirlande di false costellazioni
oscurano il cielo di tutte le città.
Nessuno più appare all’orizzonte:
nulla che indichi l’incontro con la carovana del Pellegrino;
non uno che dica in tutto l’Occidente:
“Nel mio albergo si, c’è un posto”!
Non un segno di cercare oltre,
un segno che almeno qualcuno creda,
uno che attenda ancora colui che deve venire…
Non attendiamo più nessuno!
Tutto è immoto, pure se dentro un inarrestabile vortice!
E’ così, è Destino, più non ci sono ritorni,
né ricorsi: è inutile che venga!
Tale è questa civiltà gravida del Nulla!
Ora tu, anche se illuso di credere
o figlio dell’ateo Occidente, segui pure la tua stella così è gridato per tutta la città dai vessilli –
segui, dico, la stella e troverai cornucopie vomitare leccornie,
o non altro che spiritati manichini di mode folli in volo dalle vetrine…
Poiché falso è questo tuo donare (è Natale!),
falso perfino stringerci la mano avanti la Comunione,
e trovarci assiepati nella Notte a cantare “Gloria nei cieli … “.
Un amaro riso di angeli obnubila lo sfavillio dei nostri presepi,
Francesco cantore di perfette, tragiche letizie:
pure se un Dio continuerà a nascere,
a irrompere da insospettati recessi:
là dove umanità alligna ancora silenziosa e desolata:
dal sorriso forse di un fanciullo della casba a Daccà, o a Calcutta…
Nessuno conosce solitudine come il Dio del Cristo:
un Dio che meno di tutti può vivere solo!
Certo verrà, continuerà a venire,
a nascere ma altrove,
altrove…”

Da “Il sapore del Pane”

Dio con noi

Giuseppe, uomo giusto e profondamente rispettoso della legge, questa volta la trasgredisce. Avrebbe dovuto denunciare Maria ma cede all’Amore, non applica la Legge antica ma il suo cuore si fa conquistare dall’Amore. Applica, cioè, una giustizia più giusta. Ma non basta. Invece che imporre al figlio il nome del padre, come la tradizione imponeva, Giuseppe rompe con l’antica usanza e accetta di chiamarlo Gesù, uomo che salva. Queste due decisioni che Giuseppe fa sue sono una rivoluzione. Sono due gesti di accoglienza che crea una cosa nuova. Ed eccolo allora il “Dio con noi”. Eccolo il Dio che viene. Non siamo più noi che dobbiamo cercare Dio ma è Lui che ci cerca. A noi spetta, invece, di accoglierlo nel cuore. A noi spetta aprire le porte a Cristo.

Chiediamo allo Spirito di aiutarci a non essere egoisti o presuntuosi. Facciamoci “casa”, piccola casa che accoglie Gesù e lo fa entrare perché la Luce del suo Amore possa illuminare la nostra vita e dare alla nostra vita il senso di una esistenza spesa per il bene. Solo noi possiamo permettere a Dio di entrare nel nostro cuore e dargli la facoltà di trasformare la nostra vita dando alla nostra esistenza il senso di una vita spesa per il bene

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 1,18-24
 
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele»,
che significa «Dio con noi».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

Parola del Signore.

Insegnaci la via della saggezza

Matteo ci propone la genealogia di Gesù. È un lungo elenco di nomi che lo legano a Davide e poi ad Abramo. Serve per dimostrare che Gesù appartiene al popolo eletto. Va inoltre sottolineato che a legare questo elenco di nomi ci sono tre serie di 14 nomi e 14 è un 7 + 7 e sappiamo l’importanza del numero 7 nella Santa Scrittura. Tanti altri significati sono nascosti in questi numeri ai quali il popolo ebraico dava notevole importanza.

Tutto ciò era ed è fatto per dare forza e valore a Gesù di fronte al suo popolo. Un gioco analogo fa l’evangelista Luca ma per collegare Gesù ad Adamo … È evidente che entrambe le genealogie non hanno fondamento storico ma hanno, invece, un profondo valore teologico. Questo messaggio accredita Gesù come chi sa indicare la via della saggezza.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 1,1-17
 
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò

Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.

Parola del Signore