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Tutto viene dallo Spirito Santo

C’è uno sconosciuto che ci abita, una presenza che ci accompagna, ci consiglia e ci guida. Tutto viene da Lei che con discrezione, semplicità e premura si prende cura di tutti noi. Chi opera tutto in tutti è, infatti, lo Spirito Santo che crea e suscita stupore e meraviglia, che con leggerezza e profondità suggerisce pensieri e parole. È lo stesso Spirito Santo che genera Gesù nel ventre di Maria. Oggi è il giorno di Maria. Auguri a chi porta questo nome.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 1,1-16.18-23

Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.

Parola del Signore.

Beati voi

Il regno di Dio appartiene ai “poveri”, cioè a coloro i quali hanno messo da parte orgoglio e prepotenza e praticano la grande virtù dell’umiltà. L’accesso al regno di Dio è, infatti, riservato ai semplici che sono capaci di condividere la vita con il “mondo” restando radicati in un continuo dialogo con il Padre.

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Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,20-26
 
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.

Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

Parola del Signore.

La notte e la preghiera

Pregare è dialogare con Dio, è stabilire un contatto capace di offrire suggerimenti alla nostra vita, è trovare uno “spazio” temporale nel quale raccogliere ogni più piccolo dettaglio e delineare strade e pensieri di futuro. Gesù spesso si ritrovava in preghiera e prediligeva farlo in luoghi solitari e nella notte. La notte, infatti, è il tempo nel quale i pensieri si affollano e pongono domande, palesano possibili scenari e, non ultimo, a volte, provocano ansia e preoccupazione. Spesso di notte si è nella condizione di riflettere con maggiore intensità anche per sciogliere nodi e capire fatti e persone. Gesù al termine della notte di preghiera chiamò i suoi discepoli e ne scelse dodici che chiamò apostoli. Poi incontra la moltitudine delle genti e tra questi molti chiedevano di essere guariti e furono guariti. Da Gesù, infatti, “usciva una forza che guariva tutti”. Anche noi possiamo andare da Gesù e chiedere di essere guariti e Lui, lo farà.

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Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,12-19
 
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti.

Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

Parola del Signore.

Tendi la tua mano!

E’ Gesù che guarisce. E’ Lui che salva, sostiene e incoraggia … Gesù, infatti, è sempre pronto a chiedere di alzarci per riprendere il cammino. Lo sta facendo anche adesso e in ogni momento nel quale ci sentiamo scoraggiati, impauriti e preoccupati. Gesù è sempre vicino.

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Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,6-11
 
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

Parola del Signore.

Farsi discepolo

Farsi discepolo di Gesù è la bellezza dell’essere cristiano. A darci possibilità di realizzare questo capolavoro della vita è e sarà l’ascolto della Parola e la Parola di oggi ci offre molti spunti di riflessione. Chiediamo che lo Spirito Santo, questo sconosciuto, ci mostri la nostra via e saremo, davvero, discepoli dell’unico Maestro.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 14,25-33
 
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.

Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».

Parola del Signore.

Il Signore del sabato

È Gesù il Signore del sabato. Quando c’è Lui tutto passa in secondo piano. Oggi, come sempre, lo ringraziamo per sentirlo a noi vicino e gli affidiamo la vita di Marzia e Domenico che domani 3 settembre alle 11 nella Cattedrale SS Salvatore di Mazara del Vallo diranno il loro SI alla vita matrimoniale.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,1-5

Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

Parola del Signore.

Verranno giorni

Il cambiamento non va solo accolto e accettato ma soprattutto va vissuto in una maniera nuova. Il passato va lasciato andare per la sua strada. Ciò che conta è il presente che si apre al nuovo. Se non facciamo questo cambiamento di prospettiva dentro di noi è evidente che il passato vecchio, logoro e liso continuerà a vivere dentro e fuori di noi rendendoci prigionieri.

La vera libertà, invece, ci porta a vivere in maniera nuova e il nuovo si sa che per affermarsi rifiuta completamente il passato. Il nuovo conosce il passato ma lo abbandona. Se fa questo il nuovo ci cambia conservando i principi di un vivere buono. Gesù ci accompagnerà sempre anche nei giorni difficili e complicati; ci proteggerà del male e mai ci farà mancare la sua presenza.

Purtroppo anche noi avremo da affrontare e vivere giorni difficili, questi giorni verranno e dobbiamo viverli sapendo che Gesù ci protegge impedendo che il male ci avvolga.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 5,33-39
 
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!».
Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».
Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».

Parola del Signore.

Seguire

L’ascolto della Parola precede ogni decisione della vita dalle più piccole alle più coinvolgenti ed importanti. Dedicare tempo all’Ascolto è la premessa di ogni buona decisione perché l’Ascolto apre il nostro cuore alla volontà di Dio. Sempre il Signore ci invita ad avere orizzonti larghi e dove ci sono (quasi sempre) a guardare oltre gli ostacoli, oltre la paura, oltre le avversità, oltre ogni male … Egli non ci lascia mai soli e se umili e attenti saremo “costretti” a riconoscerne la grandezza decidendo di seguirlo. Seguire Gesù è, infatti, il nostro vero destino, la nostra chiamata più vera e autentica. Non dobbiamo temere il buio della notte, le avversità e peggio ancora l’odio del mondo. Dobbiamo, invece, confidare nel suo Amore e nella sua protezione. Dobbiamo fidarci del Signore.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 5,1-11
 
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Parola del Signore.

Annunciare la buona notizia

Siamo tutti chiamati ad annunciare il Regno di Dio non solo con le parole ma molto di più con la vita. È con la vita, infatti, che diamo senso e vera forza alle parole. In questo compito il nostro Spirito buono dovrà combattere con lo spirito del male che vive dentro di noi e che andrà ricacciato nei suoi abissi. In questa lotta continua non dovremo mai abbassare la guardia perché il male tenterà sempre di affermarsi. Il male, però, come ben sappiamo è destinato a soccombere perché il vero bene Gesù lo caccerà fuori allontanandolo da noi. Chiediamo a Gesù di intervenire nella nostra vita e Lui lo farà liberandoci dal male che ci opprime con le sue mille astuzie.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 4,38-44
 
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

Parola del Signore.

Taci! Esci da lui!

Le potenze del male non sopportano il bene. Il male di fronte al bene protesta, si solleva e digrigna i denti.

Questa realtà pervade l’intero mondo e attraversa ogni situazione di vita concreta. La presenza di Gesù nella vita di una persona, quindi, è un grande ostacolo per il demonio che tenta continuamente di conquistare al suo regno del male ogni essere umano. Quanto reale sia tutto questo ce lo hanno insegnato i santi che hanno dovuto combattere difficili battaglie con il principe del male costretto ad abbandonare il campo quando hanno incontrato Gesù sulla loro strada.

Il vangelo di oggi, quindi, ci offre una chiara testimonianza di tutto ciò e di come il bene riesce a sconfiggere il male, ogni male.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 4,31-37
 
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

Parola del Signore.