Il Dio con noi

Non più oltre le nuvole, non più oltre l’orizzonte … no, il Dio con noi è qui!!!

Ora è carne e spirito, vita e sogno, materia e pensiero. I suoi piedi calpestano la terra, le sue mani toccano la nostra vita, le sue Parole vibrano nell’aria e ci raggiungono. La sua presenza è nel quotidiano dei nostri giorni e il mistero insondabile si mostra mentre noi, distratti, non riusciamo a comprenderne il senso.

Il Dio con noi è qui. Abita le nostre case, viaggia in treno, in auto, in pullman, in aereo … Cammina per le strade, lavora con noi, fa la fila e fa la spesa nel nostro negozio.

Il Dio con noi è qui. Stamane cerchiamo di vederlo in ogni nostro simile … Il suo nome è Gesù ed è qui per salvarci dai nostri peccati. 😉

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 1,18-23

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.

Parola del Signore

Gesù conosce i nostri pensieri

Mani che si stringono e sguardi che s’incrociano sono capaci di mostrare pagine nuove di un’umanità che vive e fa del giorno ricevuto in dono un capolavoro.

Mani chiuse e sguardi distratti, invece, rendono la vita un capitolo nero.

Gesù incurvante di ogni regola formale illumina il cuore dell’uomo dalla mano paralizzata e lo rende libero di servirsene per il bene. Gesù ha fiducia nell’uomo e concede libertà di fare mentre gli appassionati amanti delle regole fanno di queste lo strumento del loro potere.

Gesù va oltre il formalismo rituale così caro a scribi e farisei e dona a ciascun uomo, invece, la libertà dello Spirito per fare della propria vita un autentico capolavoro.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

   Parola del Signore

Non induriamo il cuore

Immagina, immagina orizzonti sconfinati. In lontananza un veliero sospinto dal maestrale. Le vele gonfie mostrano tutta l’imponenza della nave che avanza. E mentre questa scena riempie l’orizzonte un canto di gioia si alza dal profondo.

Le parole disegnano scene di lode e ringraziamenti che si alzano verso oriente da dove la stella più intensa e luminosa spunta per illuminare ogni scelta buona della vita.

I raggi potenti dell’alba s’infilano tra i rami di un mandorlo in fiore e il cuore si scioglie abbandonando l’aridità del deserto dove le tentazioni s’intrecciano con la durezza della vita … Soffia vento, soffia più forte e portami via verso l’Oriente per abbracciare la Grande stella.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

Giusto è il Signore

Fuori dalla finestra il silenzio sale forte. Le prime luci dell’alba sembrano ancora lontane mentre l’orologio ti svela che manca poco all’esplosione del giorno nuovo.

È in questo tempo sospeso che il cuore dell’uomo si alza per contemplare il presente ed invocare la pace e la gioia. Tra un po’ i volti riprenderanno le smorfie di sempre ma ora nel vero di ognuno i pensieri anche se labili e incerti cercano una via per salire sul monte dell’infinito dove Tu, Dio dell’universo, abiti e da dove raggiungi ogni confine che per te non ha né muri ne barriere.

Ora cuore e mente di ogni creatura Ti pensano e Ti invocano e Tu ascolti e salvi la vita di chi Ti ama. E così, mentre i pensieri del cuore e della mente volano per ringraziarti e bene dire di Te, Tu guardi, ascolti e accogli il grido di ogni uomo che si fida e affida accantonando i propri pensieri per vivere dei Tuoi.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.

Appaga il desiderio di quelli che lo temono,
ascolta il loro grido e li salva.
Il Signore custodisce tutti quelli che lo amano,
ma distrugge tutti i malvagi.

Canti la mia bocca la lode del Signore
e benedica ogni vivente il suo santo nome,
in eterno e per sempre.

Il Signore aiuta e libera

Le nuvole disegnano i cieli e gli alti venti cambiano gli orizzonti. I sogni spingono la vita e le salite fanno sudare. Le mucche al pascolo brucano e dalla sorgente sgorga acqua fresca.

Gli umili vedono tutto questo mentre i superbi cercano gloria. I semplici scoprono la vita mentre i malvagi la perdono.

Questo è il tempo di accarezzare un fiore e vivere la gioia dei poveri ballanti che brillano al sole come la rugiada del mattino che fa dei prati dell’alba un cielo pieno di stelle.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Confida nel Signore e fa’ il bene:
abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza.
Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore.

Affida al Signore la tua via,
confida in lui ed egli agirà:
farà brillare come luce la tua giustizia,
il tuo diritto come il mezzogiorno.

Sta’ lontano dal male e fa’ il bene
e avrai sempre una casa.
Perché il Signore ama il diritto
e non abbandona i suoi fedeli.

La salvezza dei giusti viene dal Signore:
nel tempo dell’angoscia è loro fortezza.
Il Signore li aiuta e li libera,
li libera dai malvagi e li salva,
perché in lui si sono rifugiati.

Non temere

Parole che raccontano futuro, gesti che delineano strade e pensieri che immaginano l’oltre. La parola del Maestro attrae e disseta, incoraggia e scommette sui semplici.

Chi si fida e affida non teme di prendere il largo e di solcare rotte inedite; il suo cuore è così forte da riuscire a vincere ogni ostacolo umano perché è sostenuto dal fuoco dello Spirito.

Siamo tutti invitati (in quanto battezzati sacerdoti, re e profeti) ad ascoltare, raccontare, stupirci e stupire … ce lo chiede il Maestro.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

   Parola del Signore

Ed egli li guariva

Il Signore comandó alla “febbre e la febbre la lasciò”. Nessun male può resistere al bene.

É necessario che ciascuno di noi lasci le proprie comodità e porti bene e buona notizia agli altri.

“Odiate il male, voi che amate il Signore: †
  lui che custodisce la vita dei suoi fedeli *
  li strapperà dalle mani degli empi” (Salmo 96).

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagòga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».
E andava predicando nelle sinagòghe della Giudea.

   Parola del Signore

Comanda agli spiriti impuri

Il male non sopporta il bene. Ma al bene non si può resistere. Il bene vince sempre.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

   Parola del Signore

Si mise in Cammino

Ieri come oggi il mondo fa fatica a riconoscere il nuovo e nonostante ci passa davanti è rifiutato. Siamo abituati a conservare abitudini e ad avere pregiudizi che non lasciano scampo.

Bellissima resta l’immagine di Gesù che passa in mezzo alla folla e si mette in cammino.

Per essere e vivere è necessario lasciare e andare; è indispensabile guardare oltre e immaginare; è accettare l’imprevisto e dare corpo alla fantasia. Solo così possiamo tentare di cambiare questo mondo e lasciarlo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

   Parola del Signore

Prendi la tua croce e seguimi

 Vivere la vita a colori è accogliere il quotidiano stringendo una mano invisibile e forte. È un viaggio nel quale si desiderano i desideri di Dio offrendo la propria vita: è imparare a resistere alle tentazioni che cercano di rompere le amicizie e le relazioni evitando, così, di cedere il passo ad ogni forma di reazione.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».

   Parola del Signore

Aquila e Priscilla