Serafino di sarov

La Quaresima è tempo favorevole per ascoltare lo Spirito e fare con Lui un viaggio irripetibile.

Ecco un breve testo dello starec Serafino di Sarov monaco russo ortodosso del XIX secolo.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

«Bevi dove beve il cavallo,
lui non berrà mai acqua cattiva.
Metti il letto dove dorme il gatto.
Mangia il frutto che ha toccato il verme.
Prendi il fungo dove si siede l’insetto.
Pianta il tuo albero dove scava la talpa.
Costruisci la casa dove il serpente si scalda.
Scava la fontana dove gli uccelli
si nascondono dal caldo.
Mangia più verde avrai gambe forti
e un cuore più resistente come gli esseri della foresta .
Nuota spesso e ti sentirai sulla terra come i pesci nell’acqua.
Guarda il cielo più che puoi e i tuoi pensieri diventeranno leggeri e limpidi.
Taci di più e parla di meno e nella tua anima regnerà il silenzio e il tuo animo sarà pacifico e tranquillo.»
(San Serafino di Sarov)

SILENZIO e preghiera

Cari amici, da domani mattina e fino a Pasqua il nostro eremo entra in un tempo di silenzio e preghiera. Pertanto tutte le nostre iniziative pubbliche saranno sospese. Riprenderemo, se Dio vorrà, nel tempo di Pasqua. Per ora auguriamo a voi tutti di vivere questo tempo nel silenzio personale e di famiglia, nella preghiera continua e compiendo opere di carità.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Buon cammino

Voi dunque pregate così

Oggi Gesù ci insegna a pregare e pregando a perdonare le azioni malvagie e le cattiverie che subiamo ogni giorno. Ci sono persone che con le loro parole e il loro comportamento fanno del male all’altro e rendono la vita degli altri un inferno. Sono persone che ascoltano i loro istinti peggiori e non si curano delle altre persone. Agiscono con furbizia, peggio ancora con la violenza. Sono ingannatori di mestiere. Rubano, imbrogliano e fanno della loro vita un inno al male. Al centro della loro vita c’è solo il denaro, il potere e la ricerca del successo.

Dobbiamo avere la forza di perdonarli e anche il coraggio di pregare per loro. È duro ma necessario e se riusciremo a farlo saremo davvero liberi e forti, capaci di camminare da giusti in un mondo perverso e degenere. È questa la via della santità, la via per pacificare il nostro cuore. Il Padre nostro che Gesù ci ha insegnato ci aiuta a compiere questo miracolo in noi e a salvare la vita che Dio ci ha donato. Non spetta a noi giudicare … il giudizio di Dio arriverà a tempo debito.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,7-15
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Parola del Signore.

Se non ora quando?

L’amore non ha bisogno di annunci, di belle parole, di chiacchiere. L’amore ha necessità di gesti concreti, di fatti, di un dare concreto, del nostro tempo migliore.

Il notissimo brano di oggi dovrebbe scuoterci tutti, dovrebbe agitare le nostre vite, dovrebbe fare tremare davvero le nostre coscienze.

A noi sembra che le parole di Gesù se da un lato valgono per tutti dall’altro sono pronunciate in maniera più evidente guardando chi ha fatto dell’annuncio dell’amore un modo di fare, un “mestiere”. Gesù, si rivolge a ciascuno di noi, sbattendoci in faccia il nostro perbenismo, le nostre mani lisce, i nostri capelli pettinati i nostri vestiti sempre stirati, puliti e ordinati. Oggi ci chiede di scendere dal piedistallo, dalla comodità di chi non muove personalmente mai un dito, di chi si erge sempre a giudice dell’altro. Gesù ci chiede di amare con concretezza. Sta a noi ora fare, andare, rompere le barriere del perbenismo, aprire il cuore a agire con le mani e sporcarsi … Sta a noi farci prossimi di chi ha bisogno e ci chiede aiuto.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 25,31-46
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Parola del Signore.

Nel deserto

Gesù accetta di attraversare il deserto per essere tentato dal diavolo. Come il popolo eletto è tentato nel deserto per 40 anni, così Gesù rivive le stesse tentazioni del denaro, del potere e del successo, nel deserto. Ad ogni tentativo del diavolo Gesù risponde citando un passo della scrittura fino a che il demonio è costretto a desistere salvo poi tornare nei giorni della crocifissione.

Le tentazioni vogliono provare il nostro cuore. Ogni tentazione chiede una risposta a partire dal cuore. E così anche noi, in questi 40 giorni della Quaresima, siamo chiamati a rispondere alle domande più importanti a partire dal cuore. Siamo invitati, quindi, a cambiare il cuore. Solo rispondendo con il cuore potremo salvare la nostra vita.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Ecco la lectio di dom Innocenzo Gargano tenuta ieri sera al Monastero di Sant’Antonio Abate sull’Aventino ieri sera clicca qui

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 4,1-13
 
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».

Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Parola del Signore.

Sono venuto a chiamare i peccatori

Gesù sta con i peccatori; è venuto per salvare l’uomo dal peccato. A Gesù interessa la persona e lo invita a cambiare vita lasciando il passato. Oggi Levi, cioè Matteo, chiamato da Gesù lascia tutto il suo passato e segue Gesù. Questi sono i miracoli della vita.

Gesù, oggi, non domani ci chiede di cambiare vita ed egli ci donerà gioia, felicità e vita buona. Se non sono miracoli questi diteci voi quali sono i miracoli.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 5,27-32
 
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa.
C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola.
I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
 
Parola del Signore.

L’eremo di famiglia a Radio Vaticana

Oggi Radio Vaticana ha intervistato il giornalista di Avvenire Roberto Italo Zanini autore di “D’amore, di silenzio e d’altre follieche ha voluto, ancora una volta, raccontare qualcosa del nostro piccolo eremo di famiglia camaldolese. Il suo libro, infatti, offre suggestioni e storie di testimoni della fede (forse un po’ fuori dai soliti cliché) che vivono il silenzio e l’accoglienza come segno di una fede che nasce dal basso. Testimonianze ai margini, espressione di una chiesa minore, di una chiesa che tenta di esprimere il proprio battesimo e non cerca certamente riconoscimenti ma che si colloca dentro il vasto arcipelago di quella creatività che solo lo Spirito sa suscitare . Tra gli altri c’è padre Rupnik, Madre Mirella Muia, Antonella Lumini, Angela Volpini e vari altri … Se vuoi ascoltare l’intervista ti basta cliccare qui

Nel corso della trasmissione sono intervenuti Angela Volpini ed Eraldo Affinati, scrittore e insegnante, autore della post fazione del bellissimo libro viaggio dell’amico Roberto sposato con Loredana, insegnante ed iconografa.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Digiunare

Oggi comprendiamo molto bene che il digiuno che Gesù ci chiede è diverso da quello che finora abbiamo creduto.

Gesù ci chiede di fare qualcosa per gli altri; ci chiede di liberare chi è oppresso; di aiutare qualcuno a realizzare i suoi sogni; ci chiede di dividere il pane con chi non ne ha; ci chiede di accogliere il povero, lo straniero, di vestire chi è nudo, di dare una casa a chi non ne ha, … Solo allora la tua luce sorgerà con l’aurora!!!

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9,14-15

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Parola del Signore.

Prendi la tua croce e seguimi

La logica è dare vita, dare gioia, pienezza e felicità. Al centro non ci siamo noi ma l’Amore. Si tratta di perdere qualcosa per avere Tutto. Si tratta di perdere l’orgoglio, di lasciare ciò che è male per condividere il bene ed essere umani. Insomma se comprendiamo che dare significa arricchirsi, che trattenere per noi non è bene e se, quindi, siamo disponibili a condividere ciò che Dio ci ha donato allora avremo la pienezza della vita che nessun oro del mondo potrà mai sostituire. Insomma noi siamo ricchi solo di ciò che abbiamo donato.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,22-25

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».

Parola del Signore.

Il Padre tuo ti ricompenserà

Digiuno, preghiera ed elemosina sono tre pratiche molto antiche che, però, Gesù vuole rendere vere. Che significa?

Il digiuno che ci chiede non è una pratica materiale ma qualcosa di molto più profondo: ci chiede, infatti, di digiunare dal seguire gli istinti che sono tentazioni del male. Ci chiede, per esempio, di evitare di parlare male dell’altro o di fargli del male; di astenersi dal giudicare; di digiunare dall’atteggiamento dell’orgoglioso; di astenersi dal sentirsi superiore a chiunque; ecc.

La preghiera non è ripetere formule per sentirsi a posto. Pregare è dialogare con un Padre che ci ama e si dialoga anche e, soprattutto, restando muti a guardare Cristo crocifisso, ad ascoltare cosa ci sta cercando di dire il brano del vangelo del giorno. Pregare è restare in silenzio lì dove ci ha messo il Signore anche se è scomodo e facciamo fatica a tirare la carretta.

Fare l’elemosina non è “dare” a chi non ha. Troppo facile (per qualcuno di noi non è nemmeno facile), troppo comodo (ci si lava solo la coscienza), troppo semplice (non facciamo neanche tanta fatica). Fare l’elemosina è “condividere”. Perché nella condivisione non c’è uno che dà e uno che riceve, non c’è chi ha e chi non ha, non c’è uno più ricco e uno più povero. No, nella condivisione vera e autentica c’è parità, c’è fratellanza, c’è Cristo.

Queste sono le pratiche che Gesù ha chiesto quando ha attraversato la Palestina e questo continua a chiedere a noi oggi … Ma senza se e senza ma questo messaggio lo abbiamo ben tradito e mal tradotto. Spesso cerchiamo di velare i gesti con parole e teorie varie che tendono a giustificare i nostri egoismi, gli stessi di sempre. La rivoluzione cristiana, probabilmente, non è mai iniziata … vediamo di metterci impegno in questa Quaresima. Non sarà facile ma almeno proviamoci.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,1-6.16-18
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Parola del Signore.

Aquila e Priscilla