La cittadella dell’Immacolata e l’ispirazione di Pio IX a Gaeta

Siamo a Bagnara Calabra famosa non solo per il Pesce Spada e perché proprio di qui è partita la famiglia Florio per “conquistare” la Sicilia con il Marsala e le saline. Ma Bagnara Calabra è anche il luogo che accoglie la Cittadella dell’Immacolata dove vive una fraternità di Piccoli Fratelli e Sorelle dell’Immacolata. È una comunità, come scrivono nel loro sito,  di fratelli e sorelle consacrati a Dio.

Al cancello d’ingresso ci accoglie sorella Adele …

Sorride, sorride sempre sorella Adele che da sette anni è uno dei circa 50 tra fratelli e sorelle che vivono, come in una famiglia, nella Fraternità. Mentre ci accompagna nei viali e ci racconta di Maria, del miracolo o, meglio, dei miracoli che Maria rende possibile nei cuori e per anime che la cercano esprime gioia. Non è qualcosa di scontato, in questi nostri tempi, incontrare persone come Adele.

Ogni cosa nel nostro giardino –dice con il coraggio e la forza del credente- ha un senso. Ogni angolo di questi spazi che da oltre 25 anni la Fraternità sta vivendo e traformando è voluto da Lei, Maria“.

Non c’è frase o esperienza che ci offre e ci dona che non hanno al centro l’Immacolata. Non è difficile farsi rapire dalla sete di conoscere e sperimentare questa gioia infinita che le donne e gli uomini di Dio portano nel cuore e sanno trasmettere con una sapienza semplice ed essenziale. Mentre camminiamo alla scoperta della Cittadella

L’ingresso

L’angolo dedicato a San Michele Arcangelo

Facciamo sosta nella Chiesa della Divina misericordia per una preghiera

Uno scorcio del giardino dove ogni angolo evoca passi del Vangelo o santi testimoni.

Il nostro cammino esplorativo prosegue tra i viali, le immagini di Santi, via Crucis e spicchi di cielo azzurro che sembrano illuminare ogni più piccola dettaglio.

L’angolo della Samaritana e il pozzo dal quale davvero spunta uno zampillo di acqua fresca.

Sorella Adele è molto attenta nel suo racconto e ascolta anche qualche nostro feedback… Camminiamo ancora tra i vialetti

Questa è l’area scelta dove sarà costruita la nuova Chiesa capace di ospitare i tanti amici e pellegrini della Fraternità che la portano nel cuore e la sostengono.

Uno sguardo sul Tirreno e oltre

Siamo quasi alla conclusione della visita e ci raggiunge sorella Angiola, romana d’origine e con il volto illuminato da splendidi occhi pieni di luce.

Con Lei, prima di entrare in Chiesa, raggiungiamo un’altro angolo del giardino

Lo spazio piccolo custodisce la devozione al Cuore di Gesù

Ecco ora ci accingiamo ad entrare in Chiesa. Sul presbiterio c’è Gesù e Maria e sul lato destro una reliquia di Padre Massimiliano Kolbe, martire in un lager nazista. Ed è qui che ci svelano l’ultimo particolare della fraternità:

“Il nostro carisma – spiegano nel sito- si ispira a San Massimiliano Maria Kolbe, martire di Auschwitz e “patrono dei nostri difficili tempi” (San Giovanni Paolo II). Dalla sua vita e dalla sua spiritualità attingiamo in modo particolare l’ideale della Cittadella dell’Immacolata: un centro di evangelizzazione interamente consacrato alla Vergine Maria”.

È quasi mezzogiorno ed è l’ora della preghiera della Fraternità. Prima di lasciare sorella Adele e sorella Angiola preghiamo anche noi con loro. Confessiamo che siamo riusciti, insieme, ad instaurare una bella sintonia e armonia. Torneremo da queste parti e certamente torneremo alla Cittadella dell’Immacolata e ricordiamo che il dogma dell’Immacolata fu ispirato a Pio IX a pochi chilometri da casa nostra: la Cappellina d’Oro a Gaeta. Invitiamo la Fraternità a pensare di farci una visita e ci offriamo per accompagnarli.

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