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Domenica della Speranza

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,25-28.34-36
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Parola del Signore.

Con questa domenica (prima domenica di Avvento) inizia il nuovo anno liturgico. Quanto sarebbe bello per tutti noi se decidessimo Tutti di iniziare con un cambio di vita: “con una vita nuova”.

Per vivere questo tempo in ogni famiglia sarebbe bello avere in casa la Corona d’Avvento. Anche a casa nostra ieri sera, con semplicità, Franca ne ha preparata una (quella che vedi in foto). La messa sul camino e ci aiuterà a vivere l’atmosfera del Natale. Ma cos’è la Corona d’Avvento?

La corona dell’Avvento scandisce le settimane che mancano al Natale: le quattro candele vanno accese ciascuna in una domenica di Avvento; l’eventuale quinta a Natale.

Simbolismo

Le quattro candele rappresentano le quattro domeniche di Avvento. Ognuna di esse ha una denominazione ed un significato peculiari:

  1. La prima candela è detta “del Profeta“, poiché ricorda le profezie sulla venuta del Messia.
  2. La seconda candela è detta “di Betlemme“, per ricordare la città in cui è nato il Messia.
  3. La terza candela è detta “dei pastori“, i primi che videro ed adorarono il Messia. Poiché nella terza domenica d’Avvento la Liturgia permette al sacerdote di utilizzare i paramenti rosa al posto di quelli viola tale candela può avere un colore diverso dalle altre tre.
  4. La quarta candela è detta “degli Angeli“, i primi ad annunciare al mondo la nascita del Messia.

Secondo un’altra tradizione assai diffusa le quattro candele rappresentano la Speranza, la Pace, la Gioia e l’Amore. L’accensione di ciascuna candela indica la progressiva vittoria della Luce sulle tenebre dovuta alla sempre più prossima venuta del Messia. La forma circolare della Corona dell’Avvento è simbolo di unità e di eternità. I rami sempreverdi rappresentano la speranza. E, a proposito di Speranza, ricordiamoci che a Natale, papa Francesco aprirà la Porta del Giubileo per dare inizio a questo grande evento nel quale cercheremo tutti di vivere come “Pellegrini di Sperato”.

Buina Domenica

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Lasciarono la barca e lo seguirono

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 4,18-22

In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

Parola del Signore.

Simone e Andrea stanno pescando. Gesù li vede e li chiama a seguirlo. Loro lasciano tutto e vanno. Dio desidera che ciascuno di noi lo segua e desidera pure farsi compagno di viaggio. Gesù chiama e accompagna. La chiamata è per tutti, nessuno escluso. Ad ognuno è chiesto di fare ciò che può, dove sta e nella sua condizione di vita.

Gesù ci chiede di essere protagonisti creativi e ci coinvolge e corresponsabilizza. Egli ci vede come siamo ma soprattutto sogna come possiamo essere. Quel mare ( o lago) dove Simone e Pietro facevano i pescatori è il mare che dobbiamo attraversare nella vita e farlo sapendo di poter avere Gesù vicino ci dà la forza necessaria per affrontare i venti, le burrasche e ogni avversità. Facciamo come Simone (poi detto Pietro) e Andrea accogliendo Gesù come compagno di viaggio. È Lui che ci aiuterà a superare le difficoltà e darci il coraggio per vivere pienamente la nostra vita.

Buon cammino o navigazione con Gesù.

La liberazione è vicina

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,20-28
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

Parola del Signore.

Nel mentre il mondo continua ad essere preda delle guerre, delle violenze e dei tradimenti di ogni genere, delle falsità e degli inganni sembra che alcuni uomini, capaci solo di esercitare il male, stiano vincendo. Anche loro, però, sono oggetto di finti applausi. Ci sono servi sciocchi che si fingono amici e battono le mani per paura di essere presi di mira. Il cristiano, invece, deve continuare a Sperare perché anche oggi Gesù ci ripete: “Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina“.

Si la nostra liberazione è vicina. Gli inganni e le falsità saranno scoperte e il male sarà sconfitto … c’è già un mondo nuovo che comincia mentre per il vecchio inizia la fine

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Sarete traditi

Vangelo secondo Luca
Lc 21,12-19

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

Parola del Signore.

Cercare di essere persone corrette, rispettose della verità dei fatti, franchi e sinceri purtroppo non paga anzi spesso è all’origine di possibili tradimenti che possono sfociare finanche in persecuzioni. Eppure queste reazioni del mondo non possono e non debbono condizionare la nostra fedeltà alla verità e alla giustizia. In questa situazione è facile e probabile essere tradito da parenti e amici che facilmente per non prendere posizione nella migliore delle ipotesi si fanno indifferenti. È questa una realtà molto Comune nella vita che probabilmente sarà stata ed è, purtroppo, sperimentata da molte persone. Eppure se questa è anche la nostra esperienza dobbiamo essere convinti che i persecutori, animati da invidia, egoismo, volontà di potenza, nulla potranno contro di noi perché il Signore ci darà “parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere”.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Non sarà lasciata pietra su pietra

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,5-11

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Parola del Signore.

La maestà e la bellezza del Tempio di Gerusalemme erano indiscutibili e ogni visitatore ne restava meravigliato. Eppure è stato distrutto e non più riedificato. Gesù annuncia che molti tenteranno di mistificare la realtà e di ingannare il popolo ma voi, ammonisce: “Non andate dietro a loro!”.

“Anche oggi – dice Papa Francesco -, infatti, ci sono falsi “salvatori”, che tentano di sostituirsi a Gesù: leader di questo mondo; santoni, anche stregoni, personaggi che vogliono attirare a sé le menti e i cuori, specialmente dei giovani. Gesù ci mette in guardia: Non andate dietro a loro!”

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dare tutto

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,1-4
 
In quel tempo, Gesù alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.
Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

Parola del Signore.

Gesù e anche noi con lui ci meravigliamo di fronte a episodi come questi. Sono eventi molto rari e molto difficili. Dare il poco che si ha ed in questo caso “tutto” e la cosa è una assolutamente una rarità e Gesù lo evidenzia con parole rimaste scolpite nel vangelo che aspirano a trovare spazio nei nostri cuori. È nel cuore, infatti, che si gioca la partita più difficile della vita nella quale le ragioni del bene cercano di farsi spazio per scacciare il male e buttarlo fuori dall’esistenza. E allora ricordiamoci dei sette vizi capitali che sono la superbia, l’avarizia, l’ira, l’invidia, la lussuria, la gola e l’accidia.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Il mio regno non è di questo mondo

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 18,33b-37
 
In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

Parola del Signore.

Nel tempo vari studiosi della Bibbia hanno ipotizzato che Gesù fosse un rivoluzionario che voleva ricreare il Regno di Davide. Gesù, oggi, lo chiarisce: “Il mio regno non è di questo mondo”. Però conferma: “Io sono Re”. Come si spiega? Si riconosce Re ma non di questo mondo. Ebbene, la regalità di Gesù si pone su un piano totalmente diverso da quello temporale. La sua regalità è “spirituale”. Egli è il Re del nostro cuore, il Maestro che induca la via, il Signore che si fa nostro compagno di viaggio in questa vita e ci suggerisce strade e pensieri per il presente e il futuro. Gesù è l’unico Re della nostra vita quotidiana. Il Signore della nostra storia. Con lui non sapremo mai soli.

Buona domenica

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dio dei vivi

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 20,27-40
 
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.  Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.

Parola del Signore.

Se volgiamo il nostro sguardo su Cristo e abbiamo Fede in Lui la nostra vita cambia. Egli è Sapienza che ci comunica Saggezza e il suo Spirito apre il nostro ❤️ e la nostra mente. Questa è la via che ci farà intuire e conoscere i Misteri di Dio. Un Dio vivo che abita tra noi e che ci cerca continuamente. Facciamoci trovare!!!

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Avete fatto della casa di Dio un covo di ladri

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 19,45-48

In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.

Parola del Signore.

Gesù desidera essere accolto nel nostro cuore e cerca di farlo. Vuole che il nostro cuore sia una casa di preghiera, un luogo di accoglienza e di dialogo. Purtroppo, presi dal quotidiano, abbiamo smarrito questo desiderio e presi da attrazioni varie abbiamo smarrito il senso della vita cristiana . Dio viene messo da parte e collocato in uno spazio residuale della vita. Forse è il tempo di scacciare le distrazioni per ridare spazio allo Spirito e fare del nostro cuore un Tempio di preghiera.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Fare la volontà del Padre

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 12,46-50

In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».

Parola del Signore.

La prima cosa per “fare” la volontà del Padre è “Ascoltare” cosa dice il Padre e capire cosa vuole da noi. Non si può “fare” la sua volontà se prima non si è Ascoltato e Compreso. Ecco perché Ascoltare la Parola è la chiave per “fare” la volontà del Padre. Non basta parlare noi a Lui occorre prima Ascoltare.

Noi, invece, siamo abituati a parlare per chiedere e questo non è un male però la strada che Gesù suggerisce è esattamente il contrario: Ascoltare cosa ci chiede il Padre e fare la sua volontà.

Buon Ascolto della Parola che ci vuole piccoli, semplici e umili. Gesù è l’unico Maestro.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️