Archivi tag: Ricchezza

Cercatori d’infinito, cercatori di Dio

Perdere,
lasciare se stessi,
abbandonare ogni cosa.

Nulla è nostro, nulla …
nemmeno noi ci apparteniamo
perché siamo suoi.

Liberi da noi stessi,
pronti a vivere vite pacificate,
siamo finalmente liberi.

Liberi di cercare Dio e di ritrovarlo nel creato.

Franca e Vincenzo Osb – cam

 

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 16,21-27

In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».

Parola del Signore

Gesu’ non e’ il potente che noi crediamo

  • «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».

Eh, si. Gesù ce lo dice con chiarezza. Il suo Regno non è di questo mondo e Lui dovrà molto soffrire perché gli uomini lo tortureranno e uccideranno. Lui, infatti, non è il potente o il liberatore che Israele attendeva per riscattarsi dal dominio romano. La sua liberazione tocca, invece, le profondità dell’esistenza, tocca lo spirito e il cuore delle scelte fondamentali della vita e dona una libertà che nessun potere terreno potrà opprimere.

gesu-parla-ai-discepoli-400x300

Continua la lettura di Gesu’ non e’ il potente che noi crediamo

La scaltrezza dell’amministratore disonesto

  1. Allora come oggi, sembra proprio che il maneggiare soldi sia una “professione ad alto rischio”: le cronache ci riportano troppo spesso di “amministratori disonesti” che hanno interpretato il loro lavoro più come un accaparramento personale di beni pubblici che non un servizio alla comunità. Troppo spesso si sentono parole come: corruzione, concussione, connivenza, omissione, evasione quando si parla di amministrazione della cosa pubblica a partire dai più alti livelli.

maxresdefault

Continua la lettura di La scaltrezza dell’amministratore disonesto