Volontario al Giubileo 2025 (terza parte). Dalla tristezza alla gioia

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,20-23

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».

Parola del Signore.

Si può piangere e si può soffrire mentre altri si rallegrano. Si può stare nella tristezza e soffrire e restare avvolti da un dolore e conservare la gioia nel cuore. Sembra un controsenso, una finzione ma non è così. In questi giorni di servizio all’Infopoint di Via della Conciliazione 7 mentre una marea umana sfilava verso Piazza San Pietro per attraversare la Porta Santa e altrettanta faceva ritorno in senso contrario due clochard, tutti giorni alla stessa ora entravano nel centro per prendere un caffé. Lo facevano con estrema semplicità, allo stesso modo e come tutti, esattamente in maniera identica. Entravano, salutavano guardandoti come tutti e arrivati alla macchina inserivano le monetine e dopo aver scelto il tipo di caffé attendevano di ritirarlo allo sportello. Consumavano il caffé con calma, poi, con educazione, uscivano salutavano e attendevano la risposta.
Sono scene ordinarie ma anche speciali; sono proposte viventi di una realtá che invita tutti noi a riflettere. Ma non finisce qui. Basta girare un pò per le stradine che circondano Piazza San Pietro ma anche dentro la stessa piazza che puoi vedere tanti clochard mescolati tra i cosiddetti normali. Dicono che da qualche tempo il loro numero é aumentato e che nella schiera sono entrati anche tanti anziani che con le pensioni da fame non ce la fanno. Per molti dei “normali” i clochard non esistono e c’é chi vorrebbe quasi mandarli via per un maggior “decoro”. No, a dispetto di tutti, i barboni sono li: vigili e attenti, rispettosi, silenziosi, educati e tranquilli. Si mischiano con gli altrirl e con gli altri costruiscono sogni. E si sa, i sogni fanno gioire … Sono loro i migliori custodi della gioia che non finisce … Si, i clochard che i perbenisti non vedono e non vogliono vedere sognano e, proprio in Piazza San Pietro, papa Francesco ha dato loro un posto.

Sognano i clochard perché sono donne e uomini come tutti e, probabilmente, migliori. …

“Buongiorno, -mi dice uno di loro con barba e capelli grigi, entra tranquillamente nell’Infopoint, prende il suo caffé, lo gusta con calma, si guarda intorno e pian piano esce portando in spalla la sua casa . Esce e rinnova il suo “Buongiorno” accompagnandolo con un sorriso e attende la mia risposta. “Buongiorno” rispondi. Poi esce e lo vedo allontanarsi con tutta calma verso Piazza San Pietro. …

“Buona giornata a te che hai letto”.

Vincenzo, dall’Infopoint di Via della Conciliazione 7

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