Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,27-32
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».
Parola del Signore.
Oggi onoriamo Sant’Antonio da Padova, un santo molto amato e venerato.
Questa preghiera di lode – o responsorio – in onore di Sant’Antonio fu composta da fra Giuliano da Spira. Il responsorio fa parte dell’Officium rhythmicum s. Antonii, che risale al 1233, due anni dopo la morte del Santo.
E’ cantato nella Basilica di Sant’Antonio a Padova e, ogni martedì, in molte chiese nel mondo intero.
Se cerchi i miracoli,
ecco messi in fuga la morte, l’errore, le calamità e il demonio;
ecco gli ammalati divenir sani.
Il mare si calma, le catene si spezzano;
i giovani e i vecchi chiedono e ritrovano la sanità e le cose perdute.
S’allontanano i pericoli, scompaiono le necessità:
lo attesti chi ha sperimentato la protezione del Santo di Padova.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli.
Amen