Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 23,27-32
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: ««Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».
Parola del Signore.
Buongiorno. Stamattina condividiamo il commento di Giovanni Nicolino …
“Nel severo rimprovero che il Signore oggi rivolge agli scribi e ai farisei troviamo ancora una volta vicende e situazioni della nostra vita e del nostro cuore, del tutto vere e attuali!
Con la cupa immagine dei “sepolcri imbiancati” (ver.27) il Vangelo rivela e ammonisce sul contrasto tra l’apparenza esteriore della nostra vita e la reale condizione interiore della nostra persona.
Ancora una volta sento la necessità di precisare, a me prima che a voi e per voi, che il problema non sta nell’affermare come Gesù che ci chieda di trattare onestamente il nostro prossimo, adeguando la nostra reale situazione interiore a quello che possiamo e vogliamo manifestare e comunicare!
Penso che innanzi tutto ci sia chiesto di non nascondere ai nostri fratelli proprio quell’incongruenza nostra tra quello che manifestiamo e quello che realmente siamo!
Certo, non possiamo non sentire il peso e la fatica tra quello che sappiamo e diciamo e quello che noi stessi siamo realmente!
Le parole del ver.30 possono essere un’accusa tremenda a noi stessi, non solo e non tanto per quello che realmente siamo, ma per l’ “inganno” che compiremmo se non manifestassimo sinceramente quello che realmente siamo! Provo a chiarire: la Parola evangelica che comunico, prima di tutto accusa me!
E, insieme al fratello che mi ascolta, anch’io cerco ed esprimo il mio desiderio di conversione evangelica!
Io, peccatore come e più del mio fratello, gli annuncio la Parola che mi accusa per salvarmi!
Altrimenti, come ascoltiamo dal ver.31, noi testimoniamo “contro noi stessi”, proprio perché non facciamo e non testimoniamo la Parola del Signore che è detta prima di tutto a noi! Affinchè il Vangelo sia veramente “la Buona Notizia” per il fratello che mi ascolta, devo testimoniargli come questa Parola sia detta a me per primo, perché io possa accoglierla ed esserne salvato!
Ascoltiamo come veramente detta a noi e per noi la Parola alla quale noi per primi dobbiamo e vogliamo convertirci!
Altrimenti, dice il ver.31, testimoniamo contro noi stessi! Posso dire di conoscere bene anche l’umile pace che ci dona la Parola che ascoltiamo e comunichiamo prima di tutti a noi stessi!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni”.
Buona guornata
Franca e Vincenzo, oblati camaldolesi, ❤️