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Il biancospino della speranza

Un biancospino che fiorisce a dicembre: questa è la speranza.

Sognando futuro abbiamo “incontrato” un pellegrino, … un viandante che la notte di Natale di tanti anni fa (60/70 dopo Cristo) giunto alla sua meta, prima di mettersi a dormire, piantò il suo bastone a terra. Quel bastone divenne un arbusto di una varietà che ancora oggi fiorisce solo in Cornovaglia, proprio dove Giuseppe d’Arimatea, il saggio ebreo che donò la sua tomba a Cristo, lo piantò nella “notte” in cui si fa memoria del Cristo luce del mondo.

Una antica credenza o una leggenda?

A noi piace pensare che sia una di quelle piccole storie che offrono speranza a cuori disillusi e provati dall’assenza di amore. Una speranza che illumina la notte buia di vite nascoste nel silenzio dei giorni e che racconta di una rara possibilità: la fioritura di un biancospino a dicembre proprio in Cornovaglia. Una speranza che, però, continua ad animare le visioni di questo quotidiano, proprio come la fioritura di dicembre del biancospino di Cornovaglia.

Sognare è già vedere e noi vediamo già un arbusto di biancospino fiorire nella nostra vita.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Il relitto vivo

Nessuno, ormai, ricorda più da quanto tempo era su quella sperduta spiaggia. Testimone scomodo di tempi passati; scarto, ormai, inutile di quanti se ne erano serviti per le loro imprese; austero ammasso di materiale troppo ingombrante per questi tempi fatui.

Grazie al suo servizio molti avevano avviato relazioni, altri avevano consegnato messaggi e raccolto migranti nei mari.

Tempi nuovi ci hanno consegnato nuovi comandanti che per gli stessi compiti si avvalgono di altri mezzi e lui, è rimasto adagiato su una spiaggia deserta dove solo alcuni bambini affezionati al mondo delle favole amano andare. Lui li guarda e ne asseconda la curiosità raccontando la realtà di un tempo nel quale passione, entusiasmo e gioia sostenevano il suo servizio. Parla con lentezza e disegna nel cuore orizzonti capaci, ancora oggi, di evocare sogni. I bambini guardano il mare e gli chiedono di continuare e lui, adagiato su quella spiaggia deserta, unisce il suo sguardo a quello dei piccoli e degli appassionati di sogni e continua a raccontare mondi perduti trasmettendo speranze … e la vita va.

franca e vincenzo,

 

Foglie d’autunno

Chi sa cogliere il bello in una foglia caduta a terra non invecchiera’ mai !!!

Anche se calpestata conserverà la sua dignità.
Anche se trascurata conserverà la sua bellezza
Anche se considerata inutile conserverà la sua unicità.

Chi non sa cogliere la bellezza di una foglia invecchiata e caduta a terra, il suo fascino, la sua bellezza, la sua austera dignità e la sua straordinaria saggezza si classifica come stolto, geloso, invidioso e gonfio.

Un soggetto da evitare. 🦉🤗

 

Ripartire

“I care” è il nostro motto.

“Non ti conosco, non mi interessi, non ti cerco”. Ormai in certe zone dell’ Europa neanche l’ 1 per cento dei giovani ha contatto con la Chiesa. Questo è il dato.

Ripartire dal bisogno di felicità.
Ripartire da Dio e domandarsi: “Dove sei?”.
Proponiamo una vita semplice, piccola, ordinaria ma piena e vera.
Vieni e vedi.

Fare famiglia e’ possibile

YES, WE CAN ! Famiglia si può. Si, fare famiglia si può  … è possibile. È stato questo lo slogan della 17 Festa della Famiglia di Piancastagnaio, bellissimo comune posto ai piedi del Monte Amiata noto non solo per i boschi di castagno ma anche per le fabbriche di articoli in pelle venduti da grandi firme come Gucci, Giglioni e tante altre a livello mondiale. Ebbene, in questo posto baciato dal Signore, il parroco don Gian Luca, promotore e organizzatore della Festa della Famiglia ci ha invitati per un incontro-testimonianza. Abbiamo accettato con entusiasmo e gioia e siamo venuti. Mentre scriviamo questo post siamo ancora qui con gli occhi e il cuore pieno dei volti, delle storie, dei sorrisi, di qualche lacrima ma soprattutto della gioiosa collaborazione di una Comunità parrocchiale capace di organizzare un evento cosi bello, partecipato e condiviso. È stato davvero bello essere stati qui; è stata un’occasione importante per cogliere in un contesto di fraternità momenti di grande umanità… storie, vissuti e sguardi che hanno arricchito la nostra vita e ci hanno donato moltissimo. Intanto ecco una  piccola selezioni di foto.

Grazie don Gian Luca, grazie amici di Piancastagnaio, grazie davvero.

Vi portiamo nel cuore

Franca e Vincenzo osb-cam

 

 

 

Terra dei martiri

Conosciamo tante immagini di Auschwitz; ci hanno raccontato storie; abbiamo visto molti film e letto anche libri di storia. Nessuno, però, credo ci ha mostrato questa foto … è un pezzetto di pavimento, un angolo di terra che ha accolto le gocce di sudore e di sangue di moltissimi martiri. Questo è un pezzetto di terra santa toccato dai piedi dei Santi … ultimo angolo di mondo nel quale terra e cielo si sono toccati. Ve lo doniamo sperando che ognuno dopo averlo guardato e contemplato nel silenzio possa alzare una grande preghiera per la Pace e trovi la forza di Essere Pace. 💫

Franca e Vincenzo

Pellegrini ai piedi della Madonna di Czestokowa

Carissimi, questa mattina, partiamo per un pellegrinaggio sulle orme di San Giovanni Paolo II e, quindi, ai piedi di Maria.  A Czestokowa pregheremo avendo davanti agli occhi il volto della Madonna così come, secondo la tradizione, l’ha raffigurata San Luca mentre nel cuore portiamo il nostro povero spirito di pellegrini. Vi assicuriamo che anche voi sarete con noi e consegneremo a Maria ogni pensiero e ogni sofferenza e gioia. Accompagnateci con la Vostra preziosa preghiera e noi faremo lo stesso. Intanto condividiamo qualche piccola informazione sulla Madonna nera di Czestochowa.

Il Santuario di Częstochowa è uno dei più importanti centri di culto cattolico.

Finestre parlanti

Lo sguardo si ferma su una vecchia finestra con i vetri colorati da una mano incerta. È stato il tempo che gli ha graffiati come certe esistenze segnate da parole, gesti e azioni che hanno scavato dolorose ferite. Se ti soffermi  a pensare e  ti fai guidare dal cuore è facile scorgere vite concrete con storie simili, è facile delineare i contorni di vicende che ti appartengono. Ma è solo un attimo. Il tempo riprende la sua corsa e ti richiama al presente che ora è più ricco e consapevole. Bello sapere che puoi …

Francesco Contestabile oggi sara’ prete

E così, questa sera, il diacono Francesco Contestabile sarà consacrato presbitero. Anche noi desideriamo unire le nostre povere preghiere a quelle di tanti altri amici e confratelli. A Francesco che abbiamo conosciuto facciamo gli auguri citando Lorenzo Milani e scegliendo dai suoi scritti due piccole indicazioni …

Da Esperienze pastorali
Io al mio popolo gli ho tolto la pace: Non ho seminato che contrasti, discussioni, contrapposti schieramenti di pensiero. Ho sempre affrontato le anime e le situazioni con la durezza che si addice al maestro. Non ho avuto né educazione né riguardo né tatto. Mi sono attirato addosso un mucchio di odio, ma non si può negare che tutto questo ha elevato il livello degli argomenti e di conversazione del mio popolo.

Da Esperienze pastorali
Io non vendo le mie singole prestazioni ma vendo la mia vita intera a una comunità intera, e quello che faccio lo faccio per tutti eguali e non faccio piaceri speciali a nessuno, perchè tutti sono ugualmente miei figliuoli“.

CHE DIO TI BENEDICA FRANCESCO

Franca e Vincenzo osb-cam

Antonio Noce, oblato

E cosi, ieri, festa di San Romualdo, nel monastero di Sant’Antonio Abate in Roma, Antonio Noce, con semplicità e profonda partecipazione emotiva e spirituale ha scelto e promesso di offrirsi come oblato camaldolese. Il breve ma intenso rito si è svolto subito dopo l’omelia affidata a dom Innocenzo Gargano le cui parole sono state tutte dedicate a ripercorrere la vita di San Romualdo e le sue intuizioni rispetto alla vita monastica. A proposito di queste dom Innocenzo non ha perso occasione per rileggere alcuni tratti della storia e della testimonianza camaldolese rispetto alla vita monastica. Una testimonianza che ha ripreso forza e vigore soprattutto dopo il Concilio spingendo i camaldolesi a tentare una sempre maggiore fedeltà alle intuizioni del fondatore. Sempre intense e profonde le parole di dom Innocenzo e comunque capaci di incidere negli spazi della riflessione personale di quanti, con libertà, decidono di farne motivo di approfondimento. Insomma una giornata intensa e di grande gioia per quanti vi hanno potuto e voluto partecipare. Un ulteriore segno di una vita e di una testimonianza cristiana che prosegue nel solco tracciato più di mille anni fa da San Romualdo e che, nel monastero di Sant’Antonio Abate, affidato alla Abbadessa Madre Michela Porcellato ha scritto una nuova bella pagina che resta scolpita nei cuori e nella vita del monastero. Durante la celebrazioni è stata ricordata in vari momenti anche Luisa la giovane monaca che il Signore ha chiamato a se la notte di Pasqua del 2017. La serata si è conclusa con un rinfresco e tanta pace nei cuori. 🌻

Franca e Vincenzo osb-cam