Archivi categoria: Commento ai Vangelo

Perdonate e sarete perdonati

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,36-38

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.
Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Parola del Signore.

Vivere la “misericordia” è la possibilità che ci è data per perdonare. Possiamo farlo tagliando il “bisogno” egoistico della vendetta. Se desideriamo vivere la pace occorre interrompere il circuito, occorre tagliare i ponti con ogni reazione alle cattiverie, è assolutamente necessario impedire qualsiasi reazione al male subito. Il perdono è il frutto della misericordia!

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Pregare

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,28b-36

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare.
Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

Parola del Signore.

“La preghiera è porta d’accesso per “vedere” e “ascoltare”. È la via che Gesù ci indica per entrare pienamente dentro la “verità”. In un tempo come il nostro, abitato dall’incertezza, dalla fragilità più estrema e da una incredulità sempre più forte, la preghiera è l’unica rivoluzione capace di cambiare noi e il mondo. Sembrerà strano e forse qualcuno dirà che siamo folli. Ebbene se la follia è credere in un Dio che ci Ama, in un Dio che ci offre compagnia, sostegno e vita, in un Dio che da la gioia noi vogliamo essere e lo siamo davvero folli di Dio. Folli di Dio come San Francesco. Il nostro Dio, infatti, è un Padre che parla nel cuore e che dal cuore è capace di scatenare reazioni di vita attraverso la nostra intelligenza. Oggi siamo chiamati a scegliere senza sotterfugi, senza finzioni o imbrogli. 

Franca e Vincenzo Testa, Eremo di famiglia”.

Intanto se vuoi ascolta le lectio di ieri sera tenuta presso il Monastero di Sant’Antonio Abate in Roma clicca qui

Questo è il tempo

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,43-48
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
 
Parola del Signore.

“amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano”.

Costruire “Pace”

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,20-26

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

Parola del Signore.

In un mondo lacerato dalle guerre, dalla violenza, dalla prepotenza, dall’arroganza dei forti, dall’odio, dal dolore innocente, dal male … è necessario costruire “Pace”.

Si, farsi “costruttori di Pace” è l’unica via possibile per vivere pacificati e per “gustare” la vita. È inutile cercare la ragione con chi pensa solo a se stesso; con chi si pavoneggia mostrando ciò che non è nella realtà; con chi abusa del suo ruolo o esercita un potere schiacciando i deboli.

È inutile reagire al male con il male. Viviamo di piccole cose e saremo capaci di costruire “ponti” e preghiamo per chi vive aggredito dalla sua stessa malvagità. Speriamo che si liberi davvero del suo carnefice: quel male che gli corrode la vita e lo tormenta.

Buona vita

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Chiunque chiede riceve

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 7,7-12

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».

Parola del Signore.

Oggi il Signore ci invita a chiedere con fiducia e costanza, sapendo che Egli sta aspettando questa nostra preghiera. La preghiera di supplica si fonda sulla bontà di nostro Padre Dio e non sui nostri meriti o le nostre virtù. Egli ci darà quello che chiediamo «perché è buono, perché il suo amore è per sempre» (Sal 118, 1).

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Il segno di Giona

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,29-32

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del  giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Parola del Signore.

Dio è buono e misericordioso. Si preoccupa ti tutti, buoni e cattini. Oggi ci ricorda il “segno di Giona” e cioè tre giorni e tre notti nel ventre della terra, cioè dà la vita. È così che davanti al male estremo di chi lo rifiuta, Dio dà il segno estremo dell’amore. Egli stesso come Giona (che è rimasto tre giorni e tre notti nel ventre del pesce), resterà sarà messo in croce per poi risorgere. Questo è il segno per noi. Questo è il segno della salvezza: la croce.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Padre nostro

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,7-15

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Parola del Signore.

Oggi riceviamo un ulteriore forte invito …

“Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male”

Buona giornata

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

È tempo di rientrare in noi stessi

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 4,1-13
 
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Parola del Signore.

Questo tempo ci invita a rientrare in noi stessi, a recuperare le basi vere della nostra umanità, a ridare cuore buono alla vita. Il deserto, cioè lo stare un po’ in disparte, ci offre l’opportunità di stare con Gesù, di provare a parlargli, di ascoltare la sua voce, di costruire buone relazioni con noi, con gli altri e con il mondo. Il tempo della quaresima non è il tempo della penitenza, della sofferenza, del dolore o, peggio, della tristezza. Questo è il tempo della rifondazione della vita buona, della vita bella, della vita piena. Questo è il tempo della rinascita umana e spirituale. Decidiamo per il nostro bene di rileggere la nostra vita e di confrontarla con la buona notizia portata da Gesù. Non perdiamo altro tempo, questo è il momento. Non lasciamolo passare invano.

Franca e Vincenzo, Eremo di famiglia 

Se vuoi puoi ascoltare la lectio di questa sera dal Monastero di Sant’Antonio all’Aventino clicca qui

Non sono venuto a chiamare i giusti

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 5,27-32
 
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
 
Parola del Signore.

È questo il tempo favorevole per cambiare vita. Si, il tempo di Quaresima è proprio il tempo in cui la chiamata di Gesù si fa piu forte, più intensa, più pressante. Non lasciamoci sfuggire questa nuova ed importante possibilità. Se ci pensiamo bene le parole di Gesù di oggi sono proprio per noi. Essere peccatori è la nostra condizione ordinaria e lo è anche quando le cose non dipendono proprio sempre tutte da noi. Pensiamo a San Paolo che con sincerità dice “18Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene: in me c’è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; 19infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio”. È probabile che qualcosa di simile sia accaduto anche a noi. La nostra fragilità, infatti, ci fa fare del male non solo volontariamente ma, a volte, anche inconsapevolmente. Questo ci fa capire che tutti, ma proprio tutti, siamo chiamati a fare un esame di coscienza e a cambiare vita. Questo è il momento favorevole e Gesù sta chiamando proprio noi. Non perdiamo tempo, cambiamo vita adesso!!!

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Digiunare

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9,14-15

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Parola del Signore.

Quasi sempre la Scrittura ci parla di digiuno quasi sempre in collegamento con la preghiera. Negli Atti degli Apostoli (13:4; 14:23) si dice che i credenti digiunavano ogni volta che dovevano prendere delle decisioni importanti. Dobbiamo anche prendere consapevolezza del fatto che il digiuno ha lo scopo di fare concentrare la nostra attenzione su Dio e distogliere i nostri pensieri dalle chimere di questo mondo. Il digiuno in buona sostanza ci avvicina a Dio e non è certo praticato per dimagrire oppure per obbligo o per altra ragione mondana. Merita inoltre di essere evidenziato che digiunare ci aiuta a recuperare un rapporto più forte e più intenso con Dio. E, infine, non ci dimentichiamo che il digiuno più forte e più richiesto dal Signore è quello dalle azioni e dai pensieri negativi, dalla gelosia, dall’invidia e da comportamenti che tradiscono l’Amore.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️