Archivi categoria: Parole dal cuore

Nelle mani di Dio

L’inizio della Quaresima è un invito potente a mettere tutto nelle mani di Dio. Non è il segno di un ripiegamento o una forma di rassegnazione ma ci sembra, invece, il segno di un cammino nuovo attraverso il quale comunichiamo, con umiltà, di aver bisogno di Lui. E’ il segno che confidiamo in Lui nella convinzione che è solo da Dio che possiamo trarre forza e coraggio per affrontare la vita.

Credere che siamo nelle “mani di Dio” è perciò qualcosa di decisivo perché incoraggia la “missione” che ci è stata affidata; perché sarà Lui a guidarci; perché sarà Lui a proteggerci; perché Lui ci benedice.

Sappiamo che chi è nelle mani di Dio e tale si sente in ogni circostanza ha maggiore forza, più sicurezza e più coraggio. Sapere di essere nelle Sue mani ci da pace, ci toglie la tristezza e finalmente ci aiuta a comprendere tante cose della vita che non avevamo mai preso in considerazione.

L’invito è quello di vivere la Quaresima che sta per iniziare come un viaggio nel profondo del nostro essere cercando di gustare ogni attimo come se fosse l’ultimo.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Viaggi e viaggi

Si, ci sono viaggi e viaggi. Alcuni veloci, altri, invece, durano più giorni, qualcuno un mese, altri rarissimi, 0 tutta una vita, … e così diciamo che la vita è tutta un viaggio.

Ci sono persone che decidono di andare soli, altri, invece, scelgono un compagno, altri mettono al primo posto la meta e poi, magari imparano che la cosa più importanti non e l’arrivo ma il cammino appunto.

Per affrontare il cammino, però, sarà necessario attrezzarsi. A volte è necessario un abbigliamento leggero, altre volte uno più pesante o tutti e due. In certe occasioni il sostegno di un amico e/o la disponibilità a saper cogliere il momento giusto oppure la disponibilità e la forza a saper accogliere il mistero della vita che ci porta dove non vorremmo, magari in situazioni che non avevamo ne immaginato, ne mai sognato.  Ma perché scriviamo queste semplici considerazioni? Lo facciamo perché da un po’ abbiamo occasione di riflettere sul mistero di certi eventi che ci si parano davanti, o di certe persone che irrompono nelle nostre esistenze e sembrano turbare sogni e desideri, di altre che all’improvviso scompaiono o che scopri ti remano addirittura contro. Sono soggetti che di fatto intralciano cammini e, magari nascosti, oppongono ostacoli desiderosi solo di turbare la pace e spezzare il filo al quale ci si è legati e cercano di isolarti e lasciarti in balia delle onde in qualche landa deserta.

Peccato per loro, eventi o persone che siano, noi vi confessiamo, peccando, certamente, di poca umiltà di sentire in noi qualcosa di simile a quanto, in un certo momento della vita avverti Etty Hillesum:

«Mio Dio, prendimi per mano, ti seguirò da brava, non farò troppa resistenza. Non mi sottrarrò a nessuna delle cose che mi verranno addosso in questa vita, cercherò di accettare tutto e nel modo migliore. Il calore e la sicurezza mi piacciono, ma non mi ribellerò se mi toccherà stare al freddo purché tu mi tenga per mano andrò dappertutto allora, e cercherò di non avere paura. E dovunque mi troverò, io cercherò di irraggiare un po’ di quell’amore, di quel vero amore per gli uomini che mi porto dentro. […] Una volta che si comincia a camminare con Dio si continua semplicemente a camminare e la vita diventa un’unica, lunga passeggiata».

E allora, adesso, con maggiore forza, riprendiamo davvero a camminare certi che, con Lui, non c’è d’aver paura.

Preghiera, lavoro, Parola, studio e accoglienza saranno, in maniera ancora più forte, i pilastri del nostro andare quotidiano. Non pretendiamo più nulla credendo anche di aver ricevuto moltissimo e, quindi, ci sentiamo anche più liberi e forti per continuare ad andare “controcorrente” consapevoli dei rischi ma anche della necessità di doverlo fare per non tarpare le ali ad una spinta forte che emerge dal nostro cuore.

Buon cammino anche a voi (o buona vita come abbiamo imparato a dire da un po’), e a chi deciderà di intraprendere il proprio viaggio con i nostri stessi ideali diciamo che insieme si va meglio e, forse, più lontano. Non vogliamo sprecare il tempo. Andiamo, non c’è più tempo da perdere. In verità neanche questa piccola sosta è stata una perdita di tempo. Anzi ci è servita a pensare meglio e a raccogliere idee per riprendere il viaggio.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Terra dei martiri

Conosciamo tante immagini di Auschwitz; ci hanno raccontato storie; abbiamo visto molti film e letto anche libri di storia. Nessuno, però, credo ci ha mostrato questa foto … è un pezzetto di pavimento, un angolo di terra che ha accolto le gocce di sudore e di sangue di moltissimi martiri. Questo è un pezzetto di terra santa toccato dai piedi dei Santi … ultimo angolo di mondo nel quale terra e cielo si sono toccati. Ve lo doniamo sperando che ognuno dopo averlo guardato e contemplato nel silenzio possa alzare una grande preghiera per la Pace e trovi la forza di Essere Pace. 💫

Franca e Vincenzo

Pellegrini ai piedi della Madonna di Czestokowa

Carissimi, questa mattina, partiamo per un pellegrinaggio sulle orme di San Giovanni Paolo II e, quindi, ai piedi di Maria.  A Czestokowa pregheremo avendo davanti agli occhi il volto della Madonna così come, secondo la tradizione, l’ha raffigurata San Luca mentre nel cuore portiamo il nostro povero spirito di pellegrini. Vi assicuriamo che anche voi sarete con noi e consegneremo a Maria ogni pensiero e ogni sofferenza e gioia. Accompagnateci con la Vostra preziosa preghiera e noi faremo lo stesso. Intanto condividiamo qualche piccola informazione sulla Madonna nera di Czestochowa.

Il Santuario di Częstochowa è uno dei più importanti centri di culto cattolico.

Finestre parlanti

Lo sguardo si ferma su una vecchia finestra con i vetri colorati da una mano incerta. È stato il tempo che gli ha graffiati come certe esistenze segnate da parole, gesti e azioni che hanno scavato dolorose ferite. Se ti soffermi  a pensare e  ti fai guidare dal cuore è facile scorgere vite concrete con storie simili, è facile delineare i contorni di vicende che ti appartengono. Ma è solo un attimo. Il tempo riprende la sua corsa e ti richiama al presente che ora è più ricco e consapevole. Bello sapere che puoi …

Francesco Contestabile oggi sara’ prete

E così, questa sera, il diacono Francesco Contestabile sarà consacrato presbitero. Anche noi desideriamo unire le nostre povere preghiere a quelle di tanti altri amici e confratelli. A Francesco che abbiamo conosciuto facciamo gli auguri citando Lorenzo Milani e scegliendo dai suoi scritti due piccole indicazioni …

Da Esperienze pastorali
Io al mio popolo gli ho tolto la pace: Non ho seminato che contrasti, discussioni, contrapposti schieramenti di pensiero. Ho sempre affrontato le anime e le situazioni con la durezza che si addice al maestro. Non ho avuto né educazione né riguardo né tatto. Mi sono attirato addosso un mucchio di odio, ma non si può negare che tutto questo ha elevato il livello degli argomenti e di conversazione del mio popolo.

Da Esperienze pastorali
Io non vendo le mie singole prestazioni ma vendo la mia vita intera a una comunità intera, e quello che faccio lo faccio per tutti eguali e non faccio piaceri speciali a nessuno, perchè tutti sono ugualmente miei figliuoli“.

CHE DIO TI BENEDICA FRANCESCO

Franca e Vincenzo osb-cam

Antonio Noce, oblato

E cosi, ieri, festa di San Romualdo, nel monastero di Sant’Antonio Abate in Roma, Antonio Noce, con semplicità e profonda partecipazione emotiva e spirituale ha scelto e promesso di offrirsi come oblato camaldolese. Il breve ma intenso rito si è svolto subito dopo l’omelia affidata a dom Innocenzo Gargano le cui parole sono state tutte dedicate a ripercorrere la vita di San Romualdo e le sue intuizioni rispetto alla vita monastica. A proposito di queste dom Innocenzo non ha perso occasione per rileggere alcuni tratti della storia e della testimonianza camaldolese rispetto alla vita monastica. Una testimonianza che ha ripreso forza e vigore soprattutto dopo il Concilio spingendo i camaldolesi a tentare una sempre maggiore fedeltà alle intuizioni del fondatore. Sempre intense e profonde le parole di dom Innocenzo e comunque capaci di incidere negli spazi della riflessione personale di quanti, con libertà, decidono di farne motivo di approfondimento. Insomma una giornata intensa e di grande gioia per quanti vi hanno potuto e voluto partecipare. Un ulteriore segno di una vita e di una testimonianza cristiana che prosegue nel solco tracciato più di mille anni fa da San Romualdo e che, nel monastero di Sant’Antonio Abate, affidato alla Abbadessa Madre Michela Porcellato ha scritto una nuova bella pagina che resta scolpita nei cuori e nella vita del monastero. Durante la celebrazioni è stata ricordata in vari momenti anche Luisa la giovane monaca che il Signore ha chiamato a se la notte di Pasqua del 2017. La serata si è conclusa con un rinfresco e tanta pace nei cuori. 🌻

Franca e Vincenzo osb-cam

Festa di San Romualdo

Luca 10, 21-24 …. 21In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 22Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
23E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. 24Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

Due parole su occhi che vedono e lacrime 

E a proposito di “occhi che vedono” scopriamo che “Mentre Romualdo nella cella salmodiava, si imbatté in questo versetto di un salmo: “Ti donerò la comprensione e ti istruirò nella via sulla quale cammini, terrò i miei occhi fissi su di te” (Sal 32,8). E subito sorse in lui una tale effusione di lacrime e la sua mente fu a tal punto illuminata per comprendere le divine Scritture che da quel giorno e in seguito, finché visse e ogni volta che voleva, gli fluivano assai facilmente lacrime abbondanti, e il significato spirituale delle Scritture cessava di restargli nascosto”. … sguardo e lacrime svelano come la legge di Dio sia nel cuore dei santi. buona festa di San Romualdo. 🌻

Chiamati a brillare come stelle

Più è notte, più le stelle brillano.
Una leggenda racconta che gli uomini sono fatti di polvere di stelle; dicono che l’uomo è luce e che ogni uomo ha come missione quella di riaccendere la luce di un suo simile. Dicono … questo è il tempo del fare. E allora riaccendi la luce di un tuo simile e questo mondo tornerà a splendere. Fallo presto, fallo oggi … fallo adesso.

Franca e Vincenzo osb-cam

“I saggi risplenderanno come il firmamento; i maestri di sapienza saranno come stelle del cielo” – Ant. Ben.

Focus su esclusi e scartati

«Nemmeno un capello del vostro capo sarà perduto». Dio non dimentica i suoi fedeli, la sua proprietà preziosa, che siamo noi. Ma ci interpella oggi sul senso della nostra esistenza”.

“Che cosa resta, che cosa ha valore nella vita, quali ricchezze non svaniscono? Sicuramente due: il Signore e il prossimo. Questi sono i beni più grandi, da amare. Tutto il resto – il cielo, la terra, le cose più belle, anche questa Basilica – passa; ma non dobbiamo escludere dalla vita Dio e gli altri. Eppure proprio oggi, quando si parla di esclusione, vengono subito in mente persone concrete; non cose inutili, ma persone preziose. La persona umana, posta da Dio al culmine del creato, viene spesso scartata, perché si preferiscono le cose che passano. E questo è inaccettabile, perché l’uomo è il bene più prezioso agli occhi di Dio. Ed è grave che ci si abitui a questo scarto; bisogna preoccuparsi, quando la coscienza si anestetizza e non fa più caso al fratello che ci soffre accanto o ai problemi seri del mondo, che diventano solo ritornelli già sentiti nelle scalette dei telegiornali”.

Papà Francesco