Archivi categoria: Parole dal cuore

In viaggio da naviganti e sognatori

Abbiamo attraversato il “nostro” oceano e continuiamo a farlo solcando altri mari dai nomi sconosciuti. Spesso incontriamo isole dove approdiamo per esplorare e incontrare volti e ascoltare voci.
Oggi ci troviamo in questa “nuova” terra in compagnia di spicchi di memoria e di volti certe volte sbiaditi. Qua e la vediamo mostri in gabbia e ci allontaniamo; vediamo uomini sconosciuti che si affannano a costruire case di cartapesta; donne spesso prive di grazia e di gentilezza; bambini curvi senza sogni e fantasia; anziani privi di forza soli e seduti su panchine rivolte verso il mare con gli sguardi perduti tra i flutti che si spengono su spiagge deserte.
Ci fermiamo, riflettiamo, riguardiamo il paesaggio spento e diciamo in coro: “No. Questo non è il nostro mondo”.
Abbiamo deciso di andare avanti, proseguiamo il viaggio. Non possiamo fermare il nostro pellegrinaggio qui. Non è questa la nostra  “Terra”. Mentre ci giriamo e rigiriamo intorno e continuiamo ad osservare vediamo anche una vecchia casa tra le altre. È mezza diroccata. Il tetto non è ancora crollato ma si vede che nessuno la cura come un tempo. Davanti al portone eroso dall’incuria e dell’umidità un uomo vestito di nero tenta di attrarre i pochi passanti ma senza risultati. Solo tre vecchiette, una delle quali mai stata mamma, gli sono accanto. I quattro celebrano i fasti di un potere perduto a causa proprio della miope gestione precedente quando  l’uomo, il capo, avrebbe potuto (e non ha voluto) cambiare. Non ha voluto  condividere con gli altri idee e progetti fidandosi solo di se stesso. Infatti ha continuato a vivere pensando che avrebbe potuto fare tutto da solo come un tempo non riuscendo a vedere e a comprendere che attorno tutto stava cambiando e che quello era il tempo di mettersi a servizio davvero condividendo strade e pensieri. Il mondo stava vivendo un epoca di cambiamento e lui ha proseguito sulla vecchia strada come se nulla di nuovo stesse accadendo. In qualche occasione sembrava pure che le cose stessero andando bene ma era pura illusione, dentro c’era il vuoto. Lui un po’ se n’era anche accorto ma ha continuato a confidare nel “potere della suggestione”. La sua, purtroppo, è stata solo una vuota illusione non più compresa dagli abitanti del mondo attratti, ormai, dalla “magia” della scienza e dal delirio dell’onnipotenza del far da se. Questa terra, abbiamo detto, non è la nostra Terra.
La decisione è presa. Restiamo solo qualche attimo ancora e poi andiamo, ripartiamo con la nostra barca sempre in ricerca. Non vale la pena rattristarci. Troppe volte ci siamo attardati a perdere tempo in tentativi poi rilevatisi inutili. Ora è davvero tempo di riprendere il viaggio. Lasciamo dietro di noi macerie senz’anima, esseri viventi privi di fantasia, capitani senza coraggio e a volta impauriti al punto di doversi  nascondere dietro l’Autoritarismo. Noi abbiamo ancora tanta voglia di viaggiare e cercare la nostra “perla preziosa”. Sappiamo che esiste. Spesso l’abbiamo intravista e qualche volta toccata. Spesso abbiamo trovato traccia della sua presenza in donne e uomini che ne conservano, senza alcuna gelosia, pezzetti e che sanno anche donarli e condividere. Questi sono segni di futuro. Non siamo soli in questo viaggio. Ci sono altri cercatori di futuro, pellegrini di speranza … Uomini e donne di frontiera che senza farsi notare hanno il coraggio di tentare, di tentare ancora un nuovo esaltante viaggio. A voi che restate diciamo “state bene” e se potete sognate un po’. Sognare fa bene. Lasciate orgoglio, vendetta, potere … La vita è piena di sogni e non può essere sprecata.

Racconteremo ancora di questo e di altro. Condivideremo qualche avventura e qualche incontro, ma adesso sentiamo una voce. Eccola è Lei, sempre Lei. La riconosciamo è la misteriosa Signora chiamata Speranza che non finisce mai di attrarre la nostra attenzione.
Buon viaggio ai naviganti e ai sognatori.

Franca e Vincenzo osb-cam

I Vecchi “fuorigioco”

“I vecchi sulle panchine dei giardini
succhiano fili d’aria a un vento di ricordi”.

Fuori dal tempo e dalla storia portano inciso sulla pelle il mistero delle loro esistenze;
nei solchi delle rughe tracce di lacrime e accenni di sorrisi; nelle mani indurite i segni della fatica; nella memorie i fallimenti e i successi di una vita intensa.

I Vecchi, a volte, nascondono il dolore e mostrano smorfie di sorriso; spesso esclusi, abbandonati, emarginati vivono l’ultimo scampolo di vita quasi ignorati; lasciati ai margini continuano a sognare immaginano terre nuove e cieli nuove.

I Vecchi hanno vissuto prima di noi gioie, dolori, fallimenti, successi … hanno l’esperienza che tanti, oggi, rifiutano.

I Vecchi sono il più grande e importante patrimonio che abbiamo che certe mode “giovalistiche”, di questo tempo, stanno disperdendo.

QUESTO È DAVVERO UN PECCATO IMPERDONABILE.

Franca e Vincenzo osb-cam

 

Qui dove i sogni hanno corpo e anima

“Qui dove il mare luccica e tira forte il vento su una vecchia terrazza” …
Qui dove le luci sembrano lucciole e la luna piena ricostruisce i contorni di alberi e case;
Qui dove memoria e sogni si fondono e confondono ed è dolce viaggiare.
Qui dove idee e progetti, ancora oggi, tracciano strade per il domani .
Qui, dove l’unico Re è il Dio dell’infinito e un cielo pieno di stelle ne svela il sorriso.
Qui e non altrove ci sei tu dolce, piccolo, grande, immenso, senza tempo e oltre ogni spazio misurabile  … un pensiero affiora e il tempo andato svanisce e il vagito di qualcosa di nuovo segna la Tua presenza creatrice.
Qui, ci sei tu e con te ricominciamo a navigare sognando di consegnare speranze, sorrisi e vita a cuori spezzati, mani incallite da esistenze sofferte, braccia stanche da fatiche quotidiane, menti disperse tra pensieri e parole .

Qui dove la semplicità è ordinaria, dove tentiamo di pronunciare parole vere, dove vediamo il mondo come una scatola spesso vuota, dove il tempo è senza tempo.
Qui all’eremo (di famiglia camaldolese Aquila e Priscilla) il tempo non ha età e con la compagnia dei frutti della terra si può tentare di risalire la montagna, di sperare di andare oltre curando l’essenziale nonostante sappiamo che ci sarà sempre qualcuno pronto a chiudere strade, ad abbattere sogni, a spegnere idee e progetti fingendo di sapere o  credendo di essere migliore.
Se lo incontri,  digli di smettere, la vita è breve per tutti, anche per lui che crede di possedere il mondo, … l’eremo è un sogno, un posto di quiete agitata  dove tu con Lui, il Dio dell’infinito, puoi costruire un domani e offrire spazi di libertà vera e autentica a chi incontri nel tuo quotidiano … ogni casa è un eremo e nessuno potrà mai spegnere il mio, il nostro sogno, … vado, andiamo avanti, dove Lui vuole … un angelo ce lo ha detto nel cuore della notte e noi ci crediamo … un calice, due colombe e una stella ci guidano, ci incoraggiano e spingono i nostri passi su sentieri ancora non battuti, … oggi, come ieri  e anche domani … ai potenti curvi sui loro progetti disegnati a matita lasciamo il loro vuoto potere, ai piccoli i sogni nei quali la vita è già domani.
Buon viaggio a tutti i naviganti e buoni sogni in compagnia degli angeli!!!

Franca e Vincenzo osb-cam

Appello per Giulio Regeni in tutte le Chiese

Giulio Regeni – L’appello per un ricordo collettivo
Domenica 3 settembre saranno passati 19 mesi dal ritrovamento del corpo straziato di Giulio Regeni. Sarebbe auspicabile un ricordo collettivo che unisca la memoria alla preghiera nei diversi itinerari e differenti espressioni delle fedi religiose; per chi si riunisce nelle chiese durante le celebrazioni dell’Eucarestia. Una preghiera che nutra la consapevolezza e l’impegno di tutti i cittadini e delle persone impegnate in politica perché si possa finalmente svelare la verità: conoscere tutti gli autori e i complici del tradimento, del sequestro, delle torture e dell’uccisione di Giulio e sapere perché, come è stato possibile e come sia possibile che 4 persone al giorno in Egitto subiscano la stessa orribile sorte. Una preghiera affinché l’unica pace possibile, quella che deriva dalla verità e dalla giustizia, venga finalmente concessa ai familiari di Giulio e a tutti noi, e significhi la liberazione dai compromessi, dall’ipocrisia, dalle complicità, dagli interessi. Violazione dei diritti umani, commercio delle armi, questione dei migranti e di tutta l’area del Mediterraneo costituiscono un unico intreccio. Non si possono tollerare violazioni dei diritti umani ovunque avvengano e a danno di chiunque e dichiararsi cristiani e pregare. Si invitano tutte le persone che lo desiderano, a cominciare dai parroci e dai responsabili di comunità di altre fedi religiose a sottoscrivere in brevissimo tempo questo appello, che si cercherà di far giungere per domenica anche a papa Francesco.
Per aderire, inviare una mail a segreteria@centrobalducci.org

Piccolo, bello, semplice

Piccolo, Bello, Semplice,
immagine della Speranza,
segno della Vita

Un fiore,
un semplice fiore spuntato per miracolo,
eccolo il mistero dell’esistenza.

L’incanto della Vita si espande e
offre ai giorni il tempo della Speranza,
il tempo della Grazia

Non dobbiamo avere paura,
anche nei tempi aridi
Dio è capace di far nascere cose belle.

Buon viaggio sulle strade del mondo.

Oltre le nuvole

Oltre le nuvole,
oltre le logiche umane,
oltre ogni convenzione…
qui dove il cielo incontra la terra
e la terra accoglie il vento,
tutto si fa più chiaro.

Non vedi con gli occhi,
non ascolti con gli orecchi,
non tocchi con le mani,
non assapori con il palato e
non odori con le narici …
eppure vedi, ascolti, tocchi, gusti e odori cose che mai potevi immaginare.

Oltre le nuvole,
dove il cielo e la terra si baciano,
un arcobaleno di pace ti accarezza il cuore
ed è dolce sprofondare immaginando
il bello e il buono che è possibile costruire
con le piccole e grandi rinunce di ogni giorno.

Si tutto questo è vero e possiamo viverlo se guardiamo il mondo e la sua infinita piccolezza dal buco di una nuvola sapendo, però, di avere i piedi ben saldi a terra sulla strada.

Ancora in cammino  grazie a Dio seguendo la sua scia.

Franca e Vincenzo osb-cam

Infinito silenzio

Infinito silenzio … pagine piene di memoria … volti scavati dal tempo … parole nel vento … ora comprendi … fidati solo del Dio misterioso … il resto è chiasso infinito e vuoto … bello il tempo che rivela persone e scopre le maschere…

Infinito silenzio,
pagine piene di memoria,
volti scavati dal tempo,
parole nel vento,
ora comprendi,
fidati solo del Dio misterioso,
il resto è chiasso infinito e vuoto.

Bello il tempo che rivela persone e
scopre le maschere.

Franca e Vincenzo osb-cam

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Soffia nel vento

Quante le strade che un uomo deve percorrere prima di essere un uomo, prima di trovare la pace, prima di trovare la libertà, prima di poter guardare il cielo, prima di sentire, vedere e toccare la disperazione della gente, … prima di …

Tante strade vuote, deserte, solitarie,

Tante strade piene, affollate, popolate.

Non c’è una sola strada, una sola possibilità… Grazie a Dio non si è obbligati a percorrere la stessa strada per raggiungere la stessa meta, per arrivare nella stessa città, per toccare il cielo. Questo vale per la vita sociale e per quella dello Spirito. Ognuno ha la sua strada, ognuna diversa, ognuna bella, faticosa, emozionante, piena di ostacoli e di gioie, … Ognuno dovrà essere libero di percorrere quella più vicina alla sua sensibilità. Chi lo impedisce fa un grave errore e non potrà riuscire nel suo intento.

Troppe persone hanno sofferto e c’è chi ha donato la vita perché l’uomo sia libero, libero davvero di percorrere la sua via, con i suoi tempi, con le sue possibilità, con le sue sensibilità, … e qualcuno è chiamato ad assicurare la convivialità delle differenze.

Clicca e ascolta  Blowin’in the wind

Quante strade deve percorrere un uomo
prima che lo si possa chiamare uomo?
e quanti mari deve sorvolare una bianca colomba
prima che possa riposare nella sabbia?
e quante volte i proiettili dovranno fischiare
prima di venir banditi per sempre?
La risposta, amico mio, soffia nel vento
La risposta soffia nel vento

Quanti anni può esistere una montagna
prima di venire lavata dal mare?
e quanti anni devono vivere alcune persone
prima che possano essere finalmente libere?
e quante volte un uomo può voltare la testa
fingendo di non vedere?
La risposta, amico mio, soffia nel vento
La risposta soffia nel vento

Quante volte un uomo deve guardare verso l’alto
prima che riesca a vedere il cielo?
e quante orecchie deve avere un uomo
prima di poter sentire la disperazione della gente?
e quante morti ci vorranno perchè egli sappia
che troppe persone sono morte?
La risposta, amico mio, soffia nel vento
La risposta soffia nel vento