Guide cieche e abbandono in Dio

Di fronte a scribi e farisei, (guide cieche e ipocrite), la migliore risposta è lasciar fare a Dio abbandonandosi nelle sue mani. Le parole di Gesù bastano per descrivere certe realtà e per sperare in Lui che può fare tutto per farci entrare nel suo Regno spalancando le porte dell’ingresso, per liberarci dai pesi che ci vengono imposti e ci opprimono e per offrirci strade di libertà.

Franca e Vincenzo osb-cam

“PREGHIERA DI ABBANDONO” di Charles De Foucauld

Padre mio, mi abbandono a Te,
fa’ di me ciò che ti piace;
qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio.

Sono pronto a tutto, accetto tutto,
purché la tua volontà si compia in me e in tutte le tue creature;
non desidero niente altro, mio Dio.

Rimetto la mia anima nelle tue mani, te la dono, mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo.

Ed è per me una esigenza di amore il donarmi, il rimettermi nelle tue mani, senza misura,
con una confidenza infinita,
perché tu sei il Padre mio.

Amen

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Piccolo, bello, semplice

Piccolo, Bello, Semplice,
immagine della Speranza,
segno della Vita

Un fiore,
un semplice fiore spuntato per miracolo,
eccolo il mistero dell’esistenza.

L’incanto della Vita si espande e
offre ai giorni il tempo della Speranza,
il tempo della Grazia

Non dobbiamo avere paura,
anche nei tempi aridi
Dio è capace di far nascere cose belle.

Buon viaggio sulle strade del mondo.

Il tuo volto io cerco

Se lo cerchi lo trovi. Se lo trovi sai anche chi è e cosa fa per te ogni giorno. Gesù ci scruta e vuole sapere che tipo di relazione abbiamo con Lui e se siamo disponibili a seguirlo. Nel suo riconoscimento, inoltre,  sta la nostra pace e su questo ci giochiamo il futuro delle nostre esistenze. Vite, le nostre, in cerca di senso, in cerca di relazioni vere, in cerca di autenticità, sincerità e purezza. Gesù lo sa bene e si fa nostro compagno di viaggio perché le nostre esistenze lo servano con gioia. Buon cammino

Franca e Vincenzo osb-cam

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Pecore mute

Umiltà, obbedienza e mitezza questo ha  fatto Gesù quando ha incontrato scribi e farisei e questo siamo chiamati a fare noi oggi se vogliamo essere seguaci di Gesù e suoi veri imitatori. Ma ci ha anche prescritto di non chiamare nessuno Maestro o Padre o  Guida perché siamo tutti “fratelli”. Si, tutti fratelli in Cristo e ognuno di noi è corresponsabile (come dice il Concilio). È certo, però, che nessuno resterà impunito perché sarà giudicato nell’ultimo giorno.

Gesù inoltre ci ha avvertito di non agire come scribi e farisei perché “dicono e non fanno”. Sono davvero terribili queste parole di Gesù ma ci aiutano a camminare lungo i sentieri dell’umilta’ che è, per davvero, l’unica possibilità che abbiamo per fare come fa fatto Lui, l’unico Maestro.

L’invito di Gesù è, quindi, chiaro. Essere come pecore mute condotte al macello e questa, se riusciamo, sarà la migliore vittoria sul male che tenta ogni strada per prendere la nostra anima. La via giusta, perciò, è quella dell’obbedienza alla Parola di Dio e alla coscienza di cristiani adulti.

Franca e Vincenzo osb-cam

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Oltre le nuvole

Oltre le nuvole,
oltre le logiche umane,
oltre ogni convenzione…
qui dove il cielo incontra la terra
e la terra accoglie il vento,
tutto si fa più chiaro.

Non vedi con gli occhi,
non ascolti con gli orecchi,
non tocchi con le mani,
non assapori con il palato e
non odori con le narici …
eppure vedi, ascolti, tocchi, gusti e odori cose che mai potevi immaginare.

Oltre le nuvole,
dove il cielo e la terra si baciano,
un arcobaleno di pace ti accarezza il cuore
ed è dolce sprofondare immaginando
il bello e il buono che è possibile costruire
con le piccole e grandi rinunce di ogni giorno.

Si tutto questo è vero e possiamo viverlo se guardiamo il mondo e la sua infinita piccolezza dal buco di una nuvola sapendo, però, di avere i piedi ben saldi a terra sulla strada.

Ancora in cammino  grazie a Dio seguendo la sua scia.

Franca e Vincenzo osb-cam

Accogliere e’ Amare anche se costa

Saper attendere per accogliere e accogliere con saggezza. Accogliere con arte, con pazienza, con cuore capace di abbracciare l’altro e farne un Re.

Saper essere donne e uomini veri e autentici ci spinge sulla strada della verità che a volte, seppur incompresa, è l’unica possibilità di amare alla quale, però, non possiamo rinunciare anche se ci spinge sulla via della croce.

Allora accogli davvero se sei vero, se rinunci alla falsa carità e all’accoglienza di facciata. Amare è saper rinunciare a se stessi e agire nella verità anche se l’altro non ci comprenderà e, forse, ci odiera’.  Amare davvero è un grande rischio che, però, vale la pena di correre. Questa è saggezza che solo il tempo rivelerà .

Ama e fa ciò che vuoi.

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Infinito silenzio

Infinito silenzio … pagine piene di memoria … volti scavati dal tempo … parole nel vento … ora comprendi … fidati solo del Dio misterioso … il resto è chiasso infinito e vuoto … bello il tempo che rivela persone e scopre le maschere…

Infinito silenzio,
pagine piene di memoria,
volti scavati dal tempo,
parole nel vento,
ora comprendi,
fidati solo del Dio misterioso,
il resto è chiasso infinito e vuoto.

Bello il tempo che rivela persone e
scopre le maschere.

Franca e Vincenzo osb-cam

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Bartolomeo: la santità che non ti aspetti

Ci è davvero simpatico Natanaele, poi chiamato Bartolomeo. Stava spesso  sotto un fico che per la Torah è l’albero della meditazione, e aveva amicizie tra i pagani come Filippo. Egli è uno che non è per niente dolce nel parlare. Diciamo che è uno che non media e spesso sputa sentenze. Eppure Gesù lo prende con se, lo valorizza, sa come prendere il meglio da questo uomo poco incline al compromesso ma capace di esprimersi attraverso un cuore grande che copre il suo pessimo carattere. Natanaele, conosce la Scrittura e sa che il messia non può venire da Nazareth eppure, nonostante questo, prevale il suo essere un cercatore di Dio e, soprattutto, emerge sempre il suo cuore puro incapace di ingannare.  Natanaele/Bartolomeo, insomma, è spigoloso e nulla lascia immaginare che Gesù lo scelga come apostolo. Ebbene nonostante il suo stile di parlare a volte a sproposito diventerà santo. Spesso è raffigurato con il Libro della Scrittura e un “coltello”, simbolo di durezza nel parlare, per scuotere l’attenzione. Un’immagine di santità che ci fa sperare tutti!!!

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L’invidia genera odio e rancore

L’umiltà non è gelosa, non invidia, non si gonfia, non si atteggia, non giudica e non vuole imporsi. L’umile vive la sua vita con sobrietà, senso del limite e non giudica l’altro. L’umile non pretende ma vive l’esistenza apprezzando ogni cosa che ha e che considera un dono. Tutto ciò che abbiamo, infatti, è dono di Dio la cui logica distributuva è diversa da quella di questo mondo dove, invece, si pensa e si ragiona secondo criteri diversi. Criteri che distruggono le nostre esistenze e che invece di farci apprezzare ciò che abbiamo ci spingono a vivere per ottenere sempre di più a discapito della felicità.

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Aquila e Priscilla