Archivi tag: Fede

Infinito silenzio

Infinito silenzio … pagine piene di memoria … volti scavati dal tempo … parole nel vento … ora comprendi … fidati solo del Dio misterioso … il resto è chiasso infinito e vuoto … bello il tempo che rivela persone e scopre le maschere…

Infinito silenzio,
pagine piene di memoria,
volti scavati dal tempo,
parole nel vento,
ora comprendi,
fidati solo del Dio misterioso,
il resto è chiasso infinito e vuoto.

Bello il tempo che rivela persone e
scopre le maschere.

Franca e Vincenzo osb-cam

Continua la lettura di Infinito silenzio

Meditazione biblica mensile

Queste meditazioni bibliche mensili sono proposte per sostenere una ricerca di Dio nel silenzio e nella preghiera, anche nella vita quotidiana. Si tratta di prendere un’ora per leggere in silenzio il testo biblico suggerito, accompagnato dal breve commento e dalle domande. Ci si riunisce poi in piccoli gruppi, da 3 a 10 persone, a casa di uno dei partecipanti o in chiesa, per un breve scambio su ciò che ognuno ha scoperto, con eventualmente un momento di preghiera.
Comunità di Taize
JPEG - 31.8 Kb
2017

Agosto

Luca 18, 15-17: Una fiducia molto semplice
Gli presentavano anche i bambini piccoli perché li toccasse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano. Allora Gesù li chiamò a sé e disse: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come l’accoglie un bambino, non entrerà in esso”. (Luca 18, 15-17)

In questo testo, Gesù e i suoi discepoli vengono disturbati portando loro dei bambini piccoli. Mentre i discepoli s’innervosiscono e lo manifestano, per Gesù questa situazione che non ha scelto diventa un’opportunità. Accoglie la situazione e i bambini e ne trae un insegnamento: Il regno di Dio appartiene a chi l’accoglie come un bambino.

Che cosa caratterizza i bambini? Innanzitutto, il fatto che essi non possono sovvenire da soli a tutti i loro bisogni. Se nella Bibbia gli orfani – insieme alle vedove e gli stranieri – sono i poveri e deboli per eccellenza, è proprio perché non hanno nessuno a difendere i loro diritti e non sono in grado di farlo da soli.

I bambini piccoli devono, più o meno frequentemente, a seconda della loro età, rivolgersi a una persona che li aiuti a realizzare quello che desiderano o che dia loro ciò di cui mancano. Pongono la propria fiducia nelle sue capacità di risolvere la situazione che è più grande di loro. E i più piccoli esprimono con forti strilli la loro insoddisfazione quando i genitori non vogliono o non possono offrire la soluzione attesa.

Anche nella nostra vita d’adulti, ci sono lacune che non possiamo riempire da soli. Imparare dai bambini, è imparare ad avere fiducia e a ricevere la nostra vita. Non abbiamo bisogno di auto-realizzarci! Invece di guardare la nostra vita come una risorsa da sfruttare al massimo, potremmo accogliere con gratitudine quello che ci è dato di vivere. Questo ci porterà pure a delle nuove relazioni con gli altri e con tutta la creazione.

Sarebbe già qualcosa fidarci di qualcuno più forte di noi e voler ricevere la nostra vita da qualcuno capace di offrirci la pienezza che ci manca. Ma Gesù ci propone ancora un’altra cosa: accogliere ciò che è più debole e aprirci a ciò che è limitato.

Il regno di Dio viene con potenza, ma molto spesso si manifesta sotto le apparenze della debolezza. L’orizzonte più ampio a volte ci è aperto da ciò che sembra più limitato. Gesù ci invita ad accogliere questa debolezza e quei limiti dandone l’esempio. Invece di vedere nei bambini che gli venivano presentati una fonte di disagio o una perdita di tempo, si lascia disturbare e vi scopre un’occasione per approfondire il suo insegnamento, una nuova possibilità di esprimere il suo messaggio.

Egli non solo accoglie i bambini, ma si identifica con loro. In un altro momento della sua vita, egli prende un bambino, lo mette davanti alla gente e dice loro: “Chi accoglie questo bambino, accoglie me” (Lc 9,48). In Gesù, Dio si mostra come colui che è debole e bisognoso. In Gesù, è lui che diventa vittima delle forze di questo mondo. È così che porta il suo regno. È il messaggio della croce: la potenza di Dio si manifesta nella debolezza e la morte di Gesù dà la vita.

Il Vangelo ci invita ad accogliere una pienezza di vita che verrà da uno più forte di noi. Per scoprirla, ci chiama ad aprirci a ciò che è debole e limitato, nella nostra vita e in quella degli altri. Se ascoltiamo questa chiamata in semplicità e fiducia, troveremo lì una fonte di speranza, creatività e gioia.

- Quali sono le caratteristiche dei bambini che mi sembrano più importanti? Com’è possibile “diventare un bambino” pur restando una persona adulta e matura?

- Dove ho visto la potenza di Dio sotto l’apparenza della debolezza umana?

- In che modo posso accogliere nella mia vita le persone bisognose e vulnerabili? Questo che cosa cambierebbe in me

Dormitio Mariae

Un antichissimo documento, il più antico e, forse, anche meno conosciuto che ci racconta  dell’Assunzione di Maria appartiene alla Chiesa giudeo cristiana e dice cosi:”il corpo di Maria Vergine Madre del Signore non si decompose, ma seguì la sorte di quello di suo Figlio”.

La fede ininterrotta dei semplici ci ha tramandato questo mistero facendone una delle più sentite tradizioni della cristianità. Ci prepariamo a vivere questa festa con una spettacolare interpretazione di un testo di Fabrizio De André. Gustiamocelo in religioso silenzio contemplando il cielo. Questa è preghiera… Ascolto, silenzio, contemplazione …

(La foto in copertina è stata scattata nella Basiica Dormitio Mariae a Gerusalemme).

15 agosto Festa dell’Assunzione (per i cattolici) Dormitio Mariae (per gli ortodossi).

Briciole di speranza

Briciole di parole
segnano storie,
lanciano urla di guerra.

Briciole di Parola,
uniscono vite e cuori.

Briciole di parole di Parola,
seppur cadute e poi raccolte con fede,
offrono speranza e danno vita.

Briciole di fede aprono strade di pace
e segnano vite libere.
Il resto, tutto il resto è solo vanità,
rancore, odio e morte.

Briciole di speranza,
briciole di fede,
briciole di verità
briciole di gioia.

C’e’ ancora fede sulla terra?

Viviamo giorni difficili non solo per il caldo e l’afa ma anche per una generale situazione sociale, politica, economica e di fede di grave crisi. Spesso, sempre più spesso le relazioni sono ridotte allo zero. Si litiga e polemizza su ogni cosa. Desideriamo, perciò, condividere una riflessione di Enzo Bianchi della comunità di Bose che, forse, può aiutare ad aprire gli occhi sulla  situazione della fede.

Continua la lettura di C’e’ ancora fede sulla terra?

Io ho scelto voi …

.«Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri» (Gv 15,16-17). Se la vocazione alla gioia dell’amore è l’appello fondamentale che Dio pone nel cuore di ogni giovane perché la sua esistenza possa portare frutto, la fede è insieme dono dall’alto e risposta al sentirsi scelti e amati.

Continua la lettura di Io ho scelto voi …