Accogliere con tenerezza i divorziati

Ai divorziati che vivono una nuova unione, è importante far sentire che sono parte della Chiesa, che “non sono trattati come tali, perché formano sempre la comunione ecclesiale. Queste situazioni «esigono un attento discernimento e un
accompagnamento di grande rispetto, evitando ogni linguaggio e atteggiamento che li faccia sentire discriminati e promovendo la loro partecipazione alla vita della comunità.

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Prendersi cura di loro non è per la comunità cristiana un indebolimento della sua fede e della sua testimonianza circa l’indissolubilità matrimoniale, anzi essa esprime proprio in questa cura la sua carità».
D’altra parte, un gran numero di Padri «ha sottolineato la necessità di rendere più accessibili ed agili, possibilmente del tutto gratuite, le procedure per il riconoscimento dei casi di nullità».
La lentezza dei processi crea disagio e stanca le persone. I miei due recenti Documenti su tale materia hanno portato ad una semplificazione delle procedure per una eventuale dichiarazione di nullità matrimoniale. Attraverso di essi ho anche voluto «rendere evidente che lo
stesso Vescovo nella sua Chiesa, di cui è costituito pastore e capo, è per ciò stesso giudice tra i fedeli a lui affidati». Perciò, «l’attuazione di questi documenti costituisce una grande responsabilità per gli Ordinari diocesani, chiamati a giudicare loro stessi alcune cause e, in ogni modo, ad assicurare un accesso più facile dei fedeli alla giustizia. Ciò implica la preparazione di un personale sufficiente, composto di chierici e laici, che si consacri in modo prioritario a questo servizio ecclesiale. Sarà pertanto necessario mettere a disposizione delle persone separate o delle coppie in crisi, un servizio d’informazione, di consiglio e di mediazione, legato alla pastorale familiare, che potrà pure accogliere le persone in vista dell’indagine preliminare al processo matrimoniale (cfr Mitis Iudex, art. 2-3)». Papa Francesco 🌻

La Chiesa è chiamata a curare le ferite; è chiamata a farsi luogo di accoglienza autentica, carezza di Dio e segno della tenerezza. Le parole di Papa Francesco ci emozionato e ci fanno gustare come l’amore può davvero cambiare il cuore. La sua attenzione per i divorziati ha però bisogno di essere tradotta in vita e, invece, spesso si vedono e si ascoltano gesti e parole che non accolgono, che giudicano e peggio condannano. Preghiamo perché la prima conversione tocchi il cuore dei pastori chiamati a rendere vero e concreto l’amore di Dio che è accoglienza di ogni fragilità umana e anche di quanti vivono il divorzio. Franca e Vincenzo 🙏🌻🌻

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