Vivere la fede

«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.

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Dalla Comunità di Bose:

” La porta stretta non vuole impedire l’entrata, ma rivela che solo chi sa lottare, solo chi sa che la meta è il regno di Dio, potrà oltrepassarla. Occorre perciò essere equipaggiati e vigilanti per arrivare in tempo, prima che la piccola porta, ultima possibilità, sia chiusa. Perché come in ogni città, una volta calata la notte, vengono chiuse prima la grande porta, poi la porticina: allora nessuno potrà più entrare…..”.

Chi è rimasto fuori continuerà a bussare ma il Signore risponderà “Non so di dove siete”.  Chi sta fuori bussa vantando meriti per aver frequentato le pratiche religiose. Ma il Signore li respingerà perché nonostante le pratiche religionse in effetti non ha operato concretamente la giustizia. È stato, cioè, solo osservatore formale delle “regole” religiose ma nella vita quotidiana è stato distante dalla buona vita del vangelo.

“A me e a voi, lettori, ricordo che questo vangelo chiede a ciascuno di noi un discernimento: sono solo un uomo religioso, che prega, che va all’Eucaristia, ma in realtà ho una vita non conforme alla volontà del Signore Gesù, oppure sono uno che andando alla preghiera, nutrendomi della Parola e dell’Eucaristia come un mendicante che attinge da esse forza, tenta ogni giorno di essere un discepolo del Signore, tenta di essere coerente tra ciò che pensa, dice e vive quotidianamente?”.  Enzo Bianchi

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