Mentre lo sguardo si perde in lontananza la mente scende nel tempo e le parole del vento riportano alla memoria storie ed atmosfere antiche. Focalizzo i 13 monasteri che la tradizione accredita fondati da San Benedetto sul Monte Taleo e mi accorgo di avere, appena adesso, varcato l’ingresso di uno di questi.
Si, sono a San Biagio dove il tempo trascorso sembra proprio non essere riuscito a modificare il profumo e il potere che emana da questa terra che anima lo Spirito e rida’ forza alla vita quotidiana. Qui c’è una dimora semplice costruita di pietre e mattoni saldati da un povero impasto di malta e piccoli sentieri puntellati da scritte colorate piene di Parola che fanno sobbalzare il cuore.
San Biagio è davvero un luogo dell’anima, un posto nel quale cuore e mente fanno pace e dove corpo e spirito si fondono per dar vita e armonia all’esistenza.
Ebbene, qui, proprio qui, vive da 40 anni Maria Pia, sognatrice della Parola, anima ribelle e rivoluzionaria che ha messo Cristo al primo posto, donna concreta e polo di attrazione per i cercatori d’infinito, eremita salesiana insieme a 3/4 consorelle che hanno sposato la sua intuizione.
Oggi non c’è a San Biagio. Come ogni anno a luglio e agosto lascia questo luogo e si ritira in una baracca sperduta tra le montagne d’Abruzzo dove prega, medita e progetta il futuro di Dio … Ha 95 anni Maria Pia e una mente lucida, fresca, piena di speranza e di umanità, sognatrice con i piedi per terra è capace di disegnare con le parole orizzonti di serenità e di pace. Inutile nascondere che la sua figura umana ha un potente potere di attrazione. Parola e parole che pronuncia attrirano l’attenzione del cuore più di mille forzieri, più di diecimila altre cose luccicanti. Stare qui sul Taleo e respirare l’atmosfera mistica di questa terra avendo tra le mani il Libro della Parola l’ha plasmata e resa davvero un’anima forte e capace di attraversare il tempo e la storia restando saldamente con i piedi per terra e lo sguardo puntato sul futuro. Quel futuro di Dio che San Benedetto, padre del monachesimo occidentale, ha saputo delineare e ispirare in tutta Europa e oltre.
Ecco, io oggi sono qui, calpesto la stessa terra, respiro la stessa atmosfera, getto lo sguardo sulle stesse montagne e cerco di assorbire il massimo di questa energia vitale in modo da affrontare le meschinità della realtà nella quale sono chiamato a vivere con il desiderio di accettarla cosi come è e cercare, se possibile, di contribuire alla sua umanizzazione.
Però, oggi qui, non sono solo. Sono insieme ad alcuni confratelli diaconi, alcune spose (e Franca) e a due sacerdoti della mia diocesi (Gaeta) che guidano i nostri annuali esercizi spirituali. Questa tappa pomeridiana a San Biagio sul Monte Taleo ci aiuterà ad Uscire, per Annunciare, Educare e Abitare questo nostro piccolo mondo dove siamo chiamati a Trasfigurare le nostre vite per mostrare la bellezza del servizio diaconale che la Chiesa, fin dalle sue origini, ha voluto per contribuire, con responsabilità, a costruire il Regno. Prego affinché il Signore aiuti ciascuno a fare la sua parte coinvolgendo ogni ministero in quella corresponsabilita’ e collaborazione indicata dal Concilio Vaticano II troppo spesso “usato” e non applicato.