Ai cercatori d’infinito

Zaino in spalla, scarponi ai piedi e tanta voglia di camminare. È questa l’immagine del pellegrino, del cercatore d’infinito, del viandante sempre in movimento, dell’uomo che vuole trovare il Dio misterioso. Per entrare in questo club basterà alzare gli occhi al cielo, scrutare le stelle, orientarsi e spingere i propri passi nella direzione che il cuore ci indicherà e quando saremo stanchi, affaticati e oppressi ci fermeremo a riprendere fiato e ad osservare questo pazzo mondo che se lo vedi bene ti appare sempre agitato e in movimento ma senza una meta, senza un progetto. Ora tu, almeno tu, non farti prendere da questa follia, da questa inutile e inappagante corsa capace solo di condurre nel vuoto esistenziale. Allora proviamo insieme a guardare il cielo, rivediamo le stelle e riprendiamo a camminare dando un senso alla vita, a questa unica vita, che non possiamo sciupare rincorrendo miti fantastici. E così già da oggi, come ci propone il Vangelo di Luca, sentiamoci chiamati da Gesù e chiediamo di essere guariti dalle malattie che ci affliggono, di essere liberati dagli spiriti impuri e proviamo a distendere la mano per toccare il lembo del suo mantello.

Franca e Vincenzo osb-cam

Dal vangelo di Luca

“… erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti…”.

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