Curare le ferite

Cari amici Gesù ci chiama. Si chiama anche noi, chiama anche te che, in questo momento stai leggendo. Non aver paura, liberati dai preconcetti.
Gesù ti chiama ad andare con Lui per le strade del mondo (il tuo mondo,dove vivi) per Amare, per Condividere e per fare comunione.
Gesù ti/ci chiede di salvare le persone. Ci/ti chiede di aiutare le persone a vincere il male che hanno dentro. È Lui che ci/ti darà la forza e il coraggio di portare il suo Amore capace di vincere ogni male.
Per compiere questa opera sarà Gesù il nostro bastone, il nostro sostegno. Noi, però, dobbiamo stare attenti a cosa c’è nella nostra sacca. Dobbiamo capire cosa ci spinge a seguire Gesù. Cosa “mangiamo”? Che cosa è che ci da soddisfazione.
L’unico pane di cui abbiamo bisogno è quello che ci da il Signore.
Non abbiamo bisogno di denaro. Se cerchiamo quello non possiamo seguire Gesù. Se vogliamo seguire Gesù non possiamo essere incatenati e vincolati alla ricerca del denaro o alle cose. Anzi ci sono cose o desideri di cose che ci rendono schiavi e non ci fanno vedere il vero lato bello della vita. Se, davvero vogliamo essere felici, dobbiamo liberarci dalla schiavitù dei desideri e dei sogni che rendono la vita un inferno.
Siamo chiamati a vestirci con il saio sull’umiltà, a non essere arroganti o prepotenti. Ad essere semplici figli di un Dio che ci vuole liberi e forti. Ad avere il coraggio di entrare nella vita degli altri e a condividere il loro dolore, le loro fatiche e le loro sconfitte. Siamo chiamati ad entrare nelle loro case per curare le loro ferite, le loro piaghe e a portare il balsamo di Cristo nella loro vita.
Se non siamo accolti cerchiamo di mostrare il volto buono di Gesù. Cerchiamo di offrire loro un’occasione. Occorre togliere il male che si portano dentro, un male che li corrode e che li distrugge.
È cosi che possiamo lavare le loro piaghe e risanare le nostre.
Che Dio ci benedica e ci custodisca nel suo Amore.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Vangelo di domenica 7 luglio 2019
Lc 10,1-9

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi quelli che vi lavorano! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi chi lavori nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

Parola del Signore

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