Servire gli altri, sostenere chi è in difficoltà, stare accanto a chi soffre o a chi vive situazioni o momenti difficili. Gesù ci ha dato l’esempio e ci chiama a fare come Lui ci ha mostrato.
Gesù si è fatto compagno di viaggio dell’uomo e, in particolare, dei poveri, degli ultimi e di chiunque ha bisogno di aiuto. Gesù sceglie di stare dalla parte di chi è indifeso, dei bambini, degli anziani, dei malati.
E noi da che parte decidiamo di stare? Cosa siamo davvero disposti a condividere? O a donare? Queste sono domande importanti e le risposte concrete che diamo ci fanno comprendere molto della nostra vita cristiana.
Il servizio è il potere del cristiano. Amare, avere cura, accompagnare gli altri sono le misure concrete che siamo chiamati a mettere in campo per dare concretezza al Regno di Dio che è “pace” e “amore”.
Franca e Vincenzo, osb-cam
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
Parola del Signore