Ci colpisce sempre molto il rifiuto che Gesù subisce da parte degli anziani. L’essere rifiutato è esperienza che provoca sofferenza, che emargina e che isola. Subire il rifiuto lascia all’inizio perplessi e poi produce una sensazione di solitudine e abbandono. Essere rifiutati è un’esperienza molto brutta e davvero difficile da affrontare. Provoca conseguenze psicologiche devastanti. Gesù dopo il rifiuto degli anziani subirà, addirittura, l’arresto, lo scherno, gli oltraggi, la violenza fino al punto da essere messo in croce dove incontrerà la morte. Questa esperienza è terribile. Ciò che è accaduto a Gesù tra l’indifferenza generale e l’impotenza dei pochissimi amici rimasti, tutti impauriti di fare la stessa fine, è, purtroppo, realtà diffusa quanto, volutamente ignorata.
Ci chiediamo:
se anche noi siamo rimasti indifferenti di fronte a persone rifiutate e/o emarginare?
se anche noi abbiamo fatto finta di non vedere, di non capire, di non sapere.
se anche noi siamo rimasti a guardare o peggio ci siamo allontanati dagli amici .
Questo tempo di quaresima, però, può essere importante per capire questo aspetto della nostra vita e chiedere di essere perdonati per la nostra indifferenza. E può essere importante anche per prenderci cura di chi sta vivendo questa esperienza e farci loro compagni di viaggio.
Franca e Vincenzo, osb-cam
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».
Parola del Signore