Vincere il male

Quando il bene entra in maniera tanto potente nel mondo si resta stupefatti. A volte ci rifiutiamo di credere che il male possa essere vinto e abbattuto. Siamo increduli e non abbiamo fiducia che le situazioni di sofferenza e di difficoltà possano essere sconfitte e l’uomo possa ritrovare una condizione di benessere.   

    Gesù ridonando la vista al cieco nato ci mostra che tutto questo è possibile e che la realtà di Gesù è ben più ampia di quella che il mondo ci propone e ci fa vedere. Gesù vuole che i non vedenti possano aprire i loro occhi e guardarlo.

    Credere a questo è credere che un altro mondo è possibile e, anzi, che questo nuovo mondo lo possiamo costruire facendoci guidare da Gesù che ci ha donato la possibilità di esercitare la nostra libertà orientandola verso il bene.

 Ogni male fisico e spirituale, perciò può essere ed è guarito in Gesù nel cui aiuto e sostegno speriamo sempre. E’ Gesù, infatti, l’unico maestro che traccia sentieri nuovi e apre orizzonti su scenari sempre diversi. Sta a noi, invece, cogliere le novità che ci vengono proposte scoprendo in esse il misterioso disegno di salvezza che contengono.

 Franca e Vincenzo , osb-cam

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita; sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!».
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.

   Parola del Signore

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