Vita da poveri

Profeti di sventura mostrano i loro affreschi e il male si abbatte sui poveri e gli ultimi seguaci del Maestro. L’uomo saggio sa che, come nei tempi antichi, neanche stavolta il male potrà prevalere.

Ricchi e potenti saranno presi e dispersi mentre i poveri saranno sostenuti e salvati.

Ancora una volta l’Amore solleverà il misero e le trame del bene ridaranno lentamente nuova vita a chi rischiava di perderla.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Non dimenticare, Signore, la vita dei tuoi poveri.

O Dio, perché ci respingi per sempre,
fumante di collera contro il gregge del tuo pascolo?
Ricòrdati della comunità
che ti sei acquistata nei tempi antichi.
Hai riscattato la tribù che è tua proprietà,
il monte Sion, dove hai preso dimora.

Volgi i tuoi passi a queste rovine eterne:
il nemico ha devastato tutto nel santuario.
Ruggirono i tuoi avversari nella tua assemblea,
issarono le loro bandiere come insegna.

Come gente che s’apre un varco verso l’alto
con la scure nel folto della selva,
con l’ascia e con le mazze frantumavano le sue porte.
Hanno dato alle fiamme il tuo santuario,
hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome.

Volgi lo sguardo alla tua alleanza;
gli angoli della terra sono covi di violenza.
L’oppresso non ritorni confuso,
il povero e il misero lodino il tuo nome.

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