Ci sono parole che aprono visioni di futuro e gesti che cambiano la realtà. Ci sono donne e uomini che offrono il proprio cuore per costruire un domani migliore e ci sono azioni che trasformano il presente. Ai potenti tutto questo non piace. Loro, i potenti, non vogliono cambiamenti e guardano con diffidenza chiunque cerca di offrire novità e progetti per il dopo. Ed è così che fanno gli scribi con Gesù diffondendo maldicenze e voci malevoli. Il popolo pur avendo ascoltato e visto con stupore le parole e i prodigi di Gesù si accoda alle dicerie delle autorità.
È accaduto a Gesù e a tanti Santi riconosciuti tali solo dopo la morte. Guardiamoci intorno e cerchiamo di non cadere anche noi nello stesso errore dei compaesani di Gesù. La buona notizia continua a correre lungo le strade delle nostre contrade e cerca di entrare nelle nostre case … raccogliamola e facciamola brillare nelle nostre parole e nella nostra vita quotidiana.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6,1-6
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
Parola del Signore