La notte e il traditore

Di notte tradire sembra più facile ed è lo stesso tradimento ad oscurare la luce. Chi tradisce toglie luce alle relazioni, le oscura e vanifica. Chi tradisce rifiuta la luce e si rifugia nella notte. Giuda, infatti, metterà in atto il suo piano di notte e con una terribile e abominevole azione lo farà addirittura dando un bacio al suo Maestro. Davvero orribile.

Tradisce chi rompe un’amicizia, chi la rifiuta. Tradisce chi per cercare di salvare se stesso cerca giustificazioni scaricando le responsabilità su altri. Tradisce chi non ha il coraggio di guardare l’altro negli occhi e lo rifiuta; chi sparla dell’altro e si nasconde; chi mistifica la realtà; chi pur di salvare se stesso fa punire l’altro.

Questo mondo è pieno di traditori, di oscure figure, spesso meschine e di solito perverse. I traditori sono lestofanti della peggiore specie, più che uomini “quaquaraquà” direbbe il grande Totò. Il traditore ama le tenebre per non essere visto e perché il buio evita l’incontro vero con l’altro. Ma nulla può sfuggire a Gesù egli vede anche se è notte, vede anche se sono calate le tenebre. Gesù conosce il cuore e anche chi il tradimento lo ha subito è pieno di gioia perché sa di stare nelle mani del Signore. La sua sofferenza si tramuta in gioia mentre purtroppo la vita del traditore non potrà che chiudersi nel rimorso. La morte del traditore resta inevitabile conseguenza del suo perverso agire. Dio non punisce ma la persona che sa di aver tradito finirà i suoi giorni nel tormento anche se l’infinita misericordia di Dio, non potrà abbandonarlo. L’uomo tradito risorgerà, l’uomo che tradisce cercherà le oscurità più profonde per sfuggire al tormento ma è questa la sua pena: vivere nell’angoscia di non poter stare, come gli altri, alla luce del sole.

Se anche noi abbiamo tradito qualcuno, in questa Settimana Santa, troviamo la forza e il coraggio di riparare all’errore. Lo dobbiamo a noi; lo dobbiamo al Signore che è morto sulla croce anche a causa del tradimento subito; lo dobbiamo all’altro che abbiamo tradito condannandolo falsamente per i nostri interessi. Torniamo donne e uomini veri se vogliamo vivere davvero felici … Non perdiamo altro tempo. Non ne abbiamo molto. Tutto va così veloce che dobbiamo cogliere questa occasione finché siamo in tempo.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 13,21-33.36-38

In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.

Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».

Parola del Signore

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