Il tralcio si alimenta della linfa che la vite dona e l’agricoltore (il Padre) desidera che ogni tralcio porti frutto, cioè che ogni discepolo che attinge alla Parola (linfa che alimenta il tralcio) diffonda l’Amore e ne sia testimone.
Il frutto del discepolo è l’Amore; è testimoniare l’Amore del Padre e del Figlio. Ecco perché la Parola che ogni mattina ci viene donata deve servire a rafforzare la nostra testimonianza e il nostro coraggio di Amare anche chi ci ha fatto del male. È in questo modo che diventiamo testimoni credibili.
Il tralcio che non porta frutto alla fine sarà tolto e quello che ne porta sarà potato, cioè il Signore offrirà opportunità per purificarsi e amare ancora di più. La misura e la qualità del frutto sta tutto nella forza di Amare e di farlo, come Gesù, fino alla fine. Questo è il grande messaggio cristiano che siamo chiamati a vivere.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,1-8
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Parola del Signore.