Fanciulla, io ti DICO, alzati!

Al centro del vangelo di oggi ci sono due persone che non sono discepoli di Gesù. Si tratta di un uomo chiamato Giairo, uno dei capi della sinagoga; e una donna malata.

Sia Giairo che la donna dimostrano di avere verso Gesù una grande fede. È una fede molto maggiore di quella dei discepoli e Gesù, guarirà la donna e ridarà vita alla figlia di Giairo. Il punto di svolta è determinato dalla forza della “Fede“. È la Fede, infatti, che permette la guarigione della donna e poi il ritorno in vita della ragazza.

Chiamato ad intervenire Gesù risponde offrendo la sua presenza, il suo mettersi accanto. Dal suo corpo fuoriesce una forza buona che scaccia il male. Egli è il Dio che Ama, che non lascia nessuno solo, che sa dare Speranza. Come fa con la donna che guarisce e alla quale dirà: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male». E subito poco dopo ridarà la vita ad una fanciulla di appena 12 anni che richiama alla vita con il suo invito/ordine: «Talità kum», che significa, «Fanciulla, io ti dico: àlzati!».

Oggi, proprio oggi, (adesso) Gesù dice la stessa cosa a ciascuno di noi. È un invito a rialzare la testa, a risollevare il cuore, a riprendere il cammino … un invito a non arrendersi mai perché è Lui la nostra Speranza, è Lui la nostra Forza, è Lui la nostra Salvezza. 💪

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 5,21-43

In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.

Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.

Parola del Signore.

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