Se non ascoltano Mosè

A noi pare il cuore del messaggio del Vangelo di oggi sia l’indicazione ad Ascoltare Mosè e i Profeti, cioè la Parola. Se, infatti, nella vita non ci leghiamo alla Parola risulterà difficile se non impossibile avere una vita davvero cristiana. Ed è ciò che accade nell’episodio del ricco e di Lazzaro. Il ricco nella sua vita non si accorge del povero, pensa a se stesso, a divertirsi e a mangiare. Quando, però, lascerà questo mondo finirà agli inferi tra i tormenti. Solo a quel punto, alzando lo sguardo, vede Lazzaro con Abramo. Prova a chiedere aiuto ma la distanza, ormai esistente, risulta incolmabile. Il mancato ascolto della Parola ha condotto il ricco a godere da solo dei suoi averi considerando il povero un essere inferiore tanto da non accorgersi nemmeno della sua presenza. La Parola di Dio avrebbe potuto aiutarlo permettendoli di vedere le difficoltà degli altri e considerarli fratelli. Così, purtroppo, non è accaduto e al termine della vita sulla terra finirà agli inferi.

Stiamo attenti, restiamo vigili, ascoltiamo quotidianamente la Parola e meditiamo le indicazioni di vita che Gesù ci suggerisce considerando gli altri fratelli e sorelle con i quali condividere davvero la vita e i beni che non sono nostri ma doni che il Signore ci concede per amministrarli con Amore.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 16,19-31
 
In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.

Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».

Parola del Signore.

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