Mettersi in cammino

Gesù è sempre in cammino. Spinge i suoi passi da un villaggio all’altro ma la sua meta finale è Gerusalemme, il luogo nel quale sarà “elevato in alto”. Il destino di Gesù è segnato. A Gerusalemme lo attende la croce ed egli non la rifiuta. Anzi, quando i discepoli entrano in un villaggio di Samaritani e questi non vollero riceverlo “perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme” e i discepoli avrebbero voluto reagire, Gesù li rimprovera. Gesù ha ben chiaro il suo destino che si compirà a Gerusalemme e non si tira indietro. Sa bene cosa lo attende ma non vuole sfuggire a questa realtà come, probabilmente avrebbe fatto un codardo. Mettersi in cammino e camminare è chiaramente la sua scelta consapevole ed è un esempio per noi tutti chiamati a vivere la nostra realtà così com’è senza volerla cambiare per forza. Come Gesù dobbiamo cercare di essere testimoni, testimoni credibili pronti a vivere anche il dolore e la sofferenza… Siamo discepoli del Maestro e il Maestro si prende cura di tutti i suoi discepoli, anche di noi che siamo piccoli e sconosciuti, fragili figli di un Dio che è Amore.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,51-56
 
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.

Parola del Signore.

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