La vita ci ha insegnato che il ben vedere non è questione che riguarda solo gli occhi ma coinvolge, in profondità, ed in maniera forte anche il cuore. Il cuore vede ciò che gli occhi non vedono perché vedere con il cuore coinvolge una dimensione più profonda di noi stessi. Ed è questa la Verità che spesso non sappiamo riconoscere. Ma vedere con il cuore e vedere ciò che nessun occhio vede presuppone una semplicità di vita che questo mondo rifiuta o giudica sciocca se non, addirittura, un comportamento da tonto o poco furbo. Gesù, invece, ci invita ad essere “piccoli” che non significa privi di intelligenza o sciocchi bensì umili, semplici, veri e sinceri. Sono i “piccoli”, infatti, i più capaci di vedere e sono i “piccoli” e non i dotti e i sapienti a comprendere e a vedere in profondità la Verità. Ecco perché sono gli occhi dei piccoli a vedere lontano e a vedere bene … e Gesù conclude: “Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete”.
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,21-24
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Parola di Dio.