Giovanni è il suo nome

Ecco, il suo nome è Giovanni! Il nome ha origine ebraica e significa “dono del Signore”. Ma era proprio necessario questo dono da parte di Dio? Si, era necessario perché il popolo era diviso, l’invidia, la gelosia, il desiderio di ricchezza, di potere, la lussuria ed ogni altra possibile negatività aveva preso il sopravvento. Questo, perciò, era il tempo giusto nel quale Dio decise di mandare il figlio e di far precedere il suo arrivo da un precursore, uno che avrebbe avuto il compito di aprire la strada al Signore. Ecco allora Giovanni, dono di Dio.

Anche oggi c’è bisogno di un Giovanni che gridi in questo deserto il bisogno di tornare alla Fede, alla vera Fede. Il Signore ci chiama ad accogliere il suo progetto per noi. Si tratta di accogliere il desiderio di Dio e di affidarsi a Lui. Nella vita ci capitano tante situazioni anche negative (malattie, problemi di vario genere, assenza di lavoro, incidenti di percorso, progetti che falliscono) e purtroppo è proprio in questo scorrere degli eventi, anche imprevedibili, che siamo chiamati ad accogliere il progetto di Dio. Dio ci parla attraverso i fatti che ci accadono, ci parla attraverso le persone che sono accanto a noi, ci indica strade (anche difficili) ma sono proprio quelle che dobbiamo percorrere. Il Signore ci invita a vivere il nostro presente con pazienza, con disponibiltà e coraggio nella certezza che tutto è nelle sue mani. È Lui che guida la storia. Stiamo attenti ai segni della nostra storia e restiamo umili servi di Dio disponibili a fare la sua volontà e non i nostri desideri che possono essere anche conseguenza di quel male che continuamente cerca di distruggere la felicità per la quale siamo stati creati e siamo Amati e sempre perdonati.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,57-66

In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.

Parola del Signore.

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