Amerai

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 22,34-40

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «”Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Parola del Signore.

Eh sì, … e sono già trascorsi 62 anni dal giorno nel quale ho ricevuto il battesimo. Oggi, dentro di me faccio festa perché il 29 ottobre 1961, in una chiesa di Montreal un prete di colore ha celebrato il mio battesimo rendendomi cristiano. Da allora la mia vita è coinvolta con quella di Gesù: tra me e Lui è nata una relazione. Si, mi sembra di leggerlo nei vostri volti e di entrare nei vostri pensieri: qualcuno sta pensando che questo mio scritto è una cosa bizzarra, una cosa strana. Si, forse avete proprio ragione: è strano non solo che qualcuno ricordi o festeggi il suo battesimo ma che poi lo scriva perfino sui social appare davvero una stramberia. Eppure per me non è così. In questo nostro tempo nel quale tante cose sono cambiate ed altre stanno cambiando e siamo immersi in un vorticoso ingranaggio dal quale nessuno esce o tenta di uscire vedere che c’è qualcuno che non solo ricordi il suo battesimo ma che poi lo renda pubblico è veramente curioso. Forse anche tu, se leggendo sei arrivato a questo punto, stai per abbandonare la lettura e forse lo hai già fatto… ma io vado avanti e ho fiducia che almeno 10 persone stanno continuando a leggere e che lo stanno facendo o per curiosità o perché mi conoscono e stanno dicendosi “voglio proprio vedere dove vuole arrivare”. 

E dove voglio arrivare? Da nessuno parte in particolare o meglio si un obiettivo ce l’ho. Vorrei arrivare al cuore del lettore di questa “strana” lettera e dirgli per prima cosa: ma tu ricordi la data e il luogo del tuo battesimo? Sai chi ti ha battezzato? E in questo tempo che hai vissuto hai mantenuto una relazione vera e profonda con i tuoi padrini? Wei, sveglia. Erano loro che dovevano aiutarti nel cammino della fede. È andata così? 

Beh, nel mio caso direi proprio di si. Dei miei padrini e viva solo la Carmela che vive a Montreal e con lei continuo a sentirmi spesso per telefono. Lei è venuta più volte in Italia e lei e il marito sono venuti anche al mio matrimonio con Franca. Sono contento perché non solo siamo riusciti a non perderci di vista ma lo abbiamo fatto tenendo in vita una relazione. Li ringrazio entrambi. Il marito Giovanni è morto molti anni fa ma mi voleva bene. Sono entrambi di origine molisana. Bravissime persone e sia io che Franca abbiamo una buona relazione anche con i figli e qualche nipote. Ok, ma stavo parlando del battesimo. Non so se sei ancora qui a leggere. Comunque oggi è domenica e magari hai più tempo e stai continuando a leggere. Mi fa piacere. Mi fa piacere perché oggi ho sentito il bisogno di condividere questa esperienza di vita cristiana, questa piccola storia che però per la mia vita è stata molto importante. 

Si questa storia semplice è stata molto importante perché Carmela e Giovanni a distanza e possiamo dire nonostante la distanza hanno saputo e voluto mostrarmi la loro vicinanza, cioè sono stati perché la carezza di Dio, una presenza discreta, a volte silenziosa, forse tanto silenziosa ma in ogni caso fortissima. La mia madrina è una donna di profonda fede. Una fede semplice ma autentica. Ebbene in una delle sue visite mi ha regalato un anello che porto sempre con me. È un anello con i grani del rosario perché lei è una donna che prega. 

Comunque sempre a proposito del battesimo sappiamo tutti bene che è proprio nel battesimo che Dio ci dice: «Ti amo di amore eterno, perché fin da subito riveli il mio vero volto, la mia misericordia per i peccatori … per te!». Si, Dio il giorno del battesimo mi ha accolto all’uscita dall’acqua e mi ha purificato e ogni volta che parlo a lui con sincerità continua a perdonarmi. Lo fa con tutti, naturalmente, lo fa anche con te che non hai abbandonato questa lettura. Sono contento che hai deciso di leggere ancora e sei arrivato fino qui e che dimostri di non essere un superficiale.

Comunque mi avvio alla conclusione.  

Dalla giornata di oggi in cui io faccio memoria del battesimo ricavo l’esigenza di rispondere ad una domanda: “Io che sono stato fatto cristiano e che così mi identifico sono disposto a raccontare a tutti l’amore misericordioso di Dio per me? E poi, … sono capace di testimoniare che Dio mi accoglie con il mio peccato e ad accettare che Lui mi usi misericordia? In fondo se ci pensiamo un attimo Gesù ha sempre vissuto tra i peccatori e a loro, proprio a loro, ha offerto la remissione di peccati. Quindi lo ha fatto anche con me. Infine, non soddisfatto, ha lasciato questo compito ai suoi discepoli:

 «Annunciate a tutte le genti la remissione dei peccati nel mio Nome».

Grazie di essere arrivato fino a qui. Ora ti chiedo solo una gentilezza. Se questa lettura ti è parsa interessante ti vorrei chiedere di copiarla e inoltrarla ai tuoi contatti. Credo che in questo modo fai una condivisione e aiuti a costruire una fraternità e forse fai crescere una relazione: la tua relazione con questa persona nel nome del Signore Gesù Cristo.

Vincenzo oblato camaldolese ❤️

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