Dal Vangelo secondo Luca
Lc 2,36-40
[Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore.] C’era una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
Parola del Signore.
In questo tempo di Natale le lettura e il Vangelo ci stanno spesso parlando di una “Grande Luce” che entra nel mondo e nella vita delle donne e degli uomini. Difficile sapere se e quando questi annunci siano entrati davvero nei nostri cuori e quanta Speranza ci sta dando e se davvero riusciamo a farla nostra. Questa Grande Luce squarcia il buio delle nostre notti, illumina i nostri sentieri e vuole guidare i nostri passi.
Noi ci auguriamo e vi auguriamo in questo ultimo scorcio di 2023 che davvero questa Grande Luce possa entrare nella vita e nel cuore e cambiarci profondamente dentro.
Buon cammino
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️