Abbiamo visto la sua stella

Dal Vangelo secondo Matteo

… alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». … Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

Parola del Signore.

“Seconda stella a destra, questo è il cammino
E poi dritto fino al mattino
Non ti puoi sbagliare, perché
Quella è l’isola che non c’è

E ti prendono in giro se continui a cercarla
Ma non darti per vinto, perché
Chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle
Forse è ancora più pazzo di te”.

Oggi, Epifania del Signore, a noi sembra essere proprio il giorno nel quale il sogno, l’immaginazione e la realtà di fondono e confondono. Siamo tutti in viaggio, ma solo chi sa sognare si fa compagno dei magi che dall’oriente seguono la stella. Chi immagina e sogna forte è un vero cercatore di senso, è una persona che rende davvero omaggio alla vita, perché questa è la vita: immaginare il futuro e se lo immagini lo potrai anche vedere nella realtà. È un po’ quello che accade ai magi che, diciamolo, non sono tre ma tutti i sognatori che alzano gli occhi al cielo e vedono la stella, la seguono partendo dalle loro oscurità (dal loro buio) e camminano fino a trovare (anche grazie alle Scritture) il luogo nel quale il Dio bambino ci attende e al quale, tutti insieme (i camminatori e i cercatori di senso) depositano e consegnano tutte le cose inutili, tutti gli orpelli, gli egoismi, i fatui sogni di gloria per assorbire, per sempre, nella vita la Vera Vita. Ora possiamo spingere i nostri passi con leggerezza, con speranza, con gioia perché, finalmente, abbiamo compreso che vivere è altro rispetto ai valori farlocchi di un mondo legato al potere, al danaro e al successo. Questi sono gli sterchi del demonio. Noi, invece, cerchiamo prati verdi, aurore sempre nuove e paesaggi incantati dove il lupo e l’agnello vivono insieme,

“E non è un’invenzione
E neanche un gioco di parole
Se ci credi ti basta, perché
Poi la strada la trovi da te

Son d’accordo con voi, niente ladri e gendarmi
Ma che razza di isola è?
Niente odio né violenza, né soldati né armi
Forse è proprio l’isola che non c’è, che non c’è

E ti prendono in giro se continui a cercarla
Ma non darti per vinto, perché
Chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle
Forse è ancora più pazzo di te”.

Buon viaggio

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

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