Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,28-30
In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
Mitezza e umiltà sono, ormai, le grandi “assenti” del nostro tempo. In un mondo sempre più arrabbiato e arrogante, pieno di prepotenti e impostori, falsi, bugiardi e giocolieri delle parole. In un mondo di egoisti, indifferenti, presunti grandi e arrivisti. La mitezza e l’umiltà sono fuggite via rifugiandosi in luoghi deserti, dentro grotti silenziose e alte montagne. Questo non è il loro tempo. Eppure, Gesù, ancora oggi annuncia: “Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero”.
Che sia proprio questa la chiave di volta per mandare via la stanchezza? Che sia questa la via per sentirsi ed essere davvero liberi? Qualcosa dice proprio che è questa la strada della pacificazione del cuore. Anzi possiamo essere sicuri che la via giusta è proprio questa. Di fronte alle proposte alienanti e agitate di questo mondo spregiudicato la via migliore, anzi, l’unica via è proprio quella guidata dalla “mitezza” e dell'”umiltà”. 😉
Franca e Vincenzo, oblati camaldolesi❤️