Tutti gli articoli di eremo
Un cuore che vede
Un cuore che vede
è pienezza dello Spirito,
è fede vera,
è vita che racconta del Padre,
è segno della presenza di Lui.
La Legge, invece,
è freddezza,
è forma,
è potere,
è simbolo di giudizio e condanna.
In ascolto silenzioso,
viviamo la libertà dei Figli,
l’abbraccio intimo del Padre,
la gioia di un incontro,
la misericordia dei giusti.
Quanti farisei,
quanto male e dolore,
quanti abusi e violenze.
Accogliere il cuore di Cristo,
offrire spazi allo Spirito e
la Pace misericordiosa
sarà il frutto più bello.
Franca e Vincenzo osb-cam
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,1-5
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Parola del Signore
Il bacio che illumina
Scende copioso,
scende nel grembo di Maria,
ed esplode la luce,
che sconfigge le tenebre.
Le antiche promesse, ora,
sono storia realizzata,
grande speranza,
segno potente dell’onnipotente.
Il silenzioso Giuseppe accetta,
l’umile Maria accoglie,
la terra è baciata dall’amore
l’umanità può toccare l’eternità.
L’insperabile Spirito Santo,
ora ha offerto la salvezza,
a chi accetta e accoglie il suo bacio.
L’Emmanuele, il Dio con noi è qui.
O uomo, accetta, accogli e
in umile silenzio,
ascolta la sua voce
che illumina la tua tenebra.
Franca e Vincenzo osb-cam
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 1,18-23
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.
Parola del Signore
Sulla tua Parola
Stanco, a volte sfiduciato,
spesso impaurito,
l’uomo cerca parole buone,
cerca segni di speranza.
Sulla tua Parola, però,
continuerà a spingere i suoi passi oltre.
Esplorerà strade nuove,
lo farà con coraggio,
con fiducia, con gioia.
Con te, Signore,
l’uomo non ha più paura,
tu sei guida, l’unico Maestro,
l’unico punto di riferimento.
Stella che indica la via.
Franca e Vincenzo osb-cam
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 5,1-11
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Parola del Signore
Casa, deserto e missione
La sinagoga è diventata il luogo di esercizio del potere e Gesù la rifiuta. Sceglie la casa, la casa della famiglia di Pietro; sceglie le nostre case, le case dove la fede si fa vita. Non si impaurisce di fronte al potere dei sacerdoti del suo tempo, di fronte agli scribi, ai farisei e nemmeno di fronte a quanti si sono accomodati attorno alla sinagoga dove hanno costruito la loro fortuna.
La CASA, perciò, è il nuovo luogo di evangelizzazione, è il posto che Gesù sceglie per guarire la suocera di Pietro. La guarisce per SERVIRE. Li, nella casa di Pietro, Gesù incontra la gente è racconta la verità del Regno di Dio e poi ne mostra la potenza guarendo i tanti malati che gli vengono portati.
L’altro luogo che Gesù oggi ci mostra è il DESERTO. Un posto solitario dove prega il Padre e nel quale, senza esibizionismo, sussurra all’orecchio di Dio ogni cosa.
L’ultima indicazione è la MISSIONE. Lui va, lascia Cafarnso, come aveva lasciato Nazareth per portare la buona notizia a tutte le genti.
Franca e Vincenzo osb-cam
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 4,38-44
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».
E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.
Parola del Signore
I Vecchi “fuorigioco”
“I vecchi sulle panchine dei giardini
succhiano fili d’aria a un vento di ricordi”.
Fuori dal tempo e dalla storia portano inciso sulla pelle il mistero delle loro esistenze;
nei solchi delle rughe tracce di lacrime e accenni di sorrisi; nelle mani indurite i segni della fatica; nella memorie i fallimenti e i successi di una vita intensa.
I Vecchi, a volte, nascondono il dolore e mostrano smorfie di sorriso; spesso esclusi, abbandonati, emarginati vivono l’ultimo scampolo di vita quasi ignorati; lasciati ai margini continuano a sognare immaginano terre nuove e cieli nuove.
I Vecchi hanno vissuto prima di noi gioie, dolori, fallimenti, successi … hanno l’esperienza che tanti, oggi, rifiutano.
I Vecchi sono il più grande e importante patrimonio che abbiamo che certe mode “giovalistiche”, di questo tempo, stanno disperdendo.
QUESTO È DAVVERO UN PECCATO IMPERDONABILE.
Franca e Vincenzo osb-cam
Qui dove i sogni hanno corpo e anima
“Qui dove il mare luccica e tira forte il vento su una vecchia terrazza” …
Qui dove le luci sembrano lucciole e la luna piena ricostruisce i contorni di alberi e case;
Qui dove memoria e sogni si fondono e confondono ed è dolce viaggiare.
Qui dove idee e progetti, ancora oggi, tracciano strade per il domani .
Qui, dove l’unico Re è il Dio dell’infinito e un cielo pieno di stelle ne svela il sorriso.
Qui e non altrove ci sei tu dolce, piccolo, grande, immenso, senza tempo e oltre ogni spazio misurabile … un pensiero affiora e il tempo andato svanisce e il vagito di qualcosa di nuovo segna la Tua presenza creatrice.
Qui, ci sei tu e con te ricominciamo a navigare sognando di consegnare speranze, sorrisi e vita a cuori spezzati, mani incallite da esistenze sofferte, braccia stanche da fatiche quotidiane, menti disperse tra pensieri e parole .
Qui dove la semplicità è ordinaria, dove tentiamo di pronunciare parole vere, dove vediamo il mondo come una scatola spesso vuota, dove il tempo è senza tempo.
Qui all’eremo (di famiglia camaldolese Aquila e Priscilla) il tempo non ha età e con la compagnia dei frutti della terra si può tentare di risalire la montagna, di sperare di andare oltre curando l’essenziale nonostante sappiamo che ci sarà sempre qualcuno pronto a chiudere strade, ad abbattere sogni, a spegnere idee e progetti fingendo di sapere o credendo di essere migliore.
Se lo incontri, digli di smettere, la vita è breve per tutti, anche per lui che crede di possedere il mondo, … l’eremo è un sogno, un posto di quiete agitata dove tu con Lui, il Dio dell’infinito, puoi costruire un domani e offrire spazi di libertà vera e autentica a chi incontri nel tuo quotidiano … ogni casa è un eremo e nessuno potrà mai spegnere il mio, il nostro sogno, … vado, andiamo avanti, dove Lui vuole … un angelo ce lo ha detto nel cuore della notte e noi ci crediamo … un calice, due colombe e una stella ci guidano, ci incoraggiano e spingono i nostri passi su sentieri ancora non battuti, … oggi, come ieri e anche domani … ai potenti curvi sui loro progetti disegnati a matita lasciamo il loro vuoto potere, ai piccoli i sogni nei quali la vita è già domani.
Buon viaggio a tutti i naviganti e buoni sogni in compagnia degli angeli!!!
Franca e Vincenzo osb-cam
Via il male dal cuore
Scaccia il male dal cuore dell’uomo
se l’uomo accoglie la sua Parola ed è
questo ciò che meraviglia i presenti.
Parla con Autorevolezza,
non ha bisogno di appoggiarsi all’autorità
Lui è l’uomo forte Continua la lettura di Via il male dal cuore
Oltre ogni ipocrisia
Fuori, … ti hanno cacciato fuori,
“nessun profeta è accetto nella sua patria”,
è accaduto a Te e accade anche oggi.
Meschini, incapaci di confronto,
ti volevano solo per loro,
ti volevano possedere …
un servo personale.
Confondono amicizia e vangelo e
si esprimono con parole vuote e piene
solo di un potere senza ragione,
Ecco perché non ti hanno voluto,
ecco perché si sono liberati di Te e
volevano buttarti giù dal ciglio del monte
volevano addirittura ucciderti..
Oltre le loro banalità, le loro invidie,
oltre le loro gelosie e le loro ipocrisie,
oltre le falsità e le menzogne c’è
l’amore per i poveri, i prigionieri e gli oppressi.
Vale la pena accettare il rifiuto, l’esclusione,
l’emarginazione senza chinare il capo
di fronte ai soliti opportunisti e
rimettersi in cammino altrove.
Franca e Vincenzo osb-cam
Cercatori d’infinito, cercatori di Dio
Perdere,
lasciare se stessi,
abbandonare ogni cosa.
Nulla è nostro, nulla …
nemmeno noi ci apparteniamo
perché siamo suoi.
Liberi da noi stessi,
pronti a vivere vite pacificate,
siamo finalmente liberi.
Liberi di cercare Dio e di ritrovarlo nel creato.
Franca e Vincenzo Osb – cam
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 16,21-27
In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».
Parola del Signore