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Tu sei Pietro

Scelti non per meriti speciali eppure Apostoli; chiamati ad essere testimoni e tra questi il “rozzo” Pietro scelto per guidare la Chiesa. Inutile cercare spiegazioni. Gesù sceglie persone che nessuno di noi avrebbe scelto e ad ognuno affida un compito molto più grande delle capacità che mostrano di avere o che noi gli riconosciamo. Chi siamo per giudicare. Forse il Signore fa queste scelte affinché la Sua potenza e la Sua grazia possano manifestarsi ai nostri occhi increduli.

A noi è chiesto di avere fiducia e di affidarci alle persone che mette sul nostro cammino anche quando non comprendiamo le loro scelte, anche quando ci sembra che tutto sia sbagliato.

In ogni caso siamo certi che il male non potrà prevalere sul bene. A noi è chiesto, intanto, di fare la nostra parte conservando la pace nel cuore e una coscienza integra.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 16,13-19

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».

Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Parola del Signore


La casa sulla roccia

Ascoltare la Parola ogni giorno apre il cuore alla conoscenza di Dio e permette di costruire la propria casa sulla roccia. Senza un Ascolto costante della Parola è facile che pioggia e vento possano far crollare la nostra casa e rendere la nostra vita povera e infelice. L’Ascolto della Parola, invece, ci permette di vivere seguendo la volontà di Dio e di fare scelte sagge che danno pace al ❤️.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.

   Parola del Signore

La porta stretta

Entrare dalla porta stretta significa superare l’ostacolo maggiore che ci separa dalla comunione e ci permette, se la imbocchiamo, di entrare, finalmente, nello spazio che dona la vita.

Amare è un’arte difficile da praticare ma è l’unica possibilità che si ha per entrare nella vita.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».

   Parola del Signore

La pagliuzza

Giudicare i comportamenti degli altri è davvero un atteggiamento sbagliato. Crediamo di poter esprimere giudizi sugli altri e lo facciamo sentendoci superiori. Lo facciamo senza conoscere il segreto nascosto nel loro cuore. Giudicando gli altri ci crediamo migliori, superiori, più bravi.

Forse sarebbe meglio, molto meglio pensare alle nostre scelte personali … Ecco cosa ha detto in merito papa Francesco: “Per questo chi giudica sbaglia, semplicemente perché prende un posto che non è per lui. Ma non solo sbaglia, anche si confonde. È tanto ossessionato da quello che vuole giudicare, da quella persona, che quella pagliuzza non lo lascia dormire! Ma, io voglio toglierti quella pagliuzza! E non si accorge della trave che lui ha… E chi giudica diventa uno sconfitto, finisce male, perché la stessa misura sarà usata per giudicare lui». Dall’omelia tenuta a S. Marta il 23 giugno 2014.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

   Parola del Signore

 

Non abbiate paura

Chi vive il vangelo in pienezza deve prepararsi ad accettare la sofferenza. Perfino la vita della Chiesa, per esempio, è piena di storie di santi ma anche di semplici cristiani che, in vita, sono stati ostacolati, emarginati, rifiutati ed esclusi. Molti sono stati perfino allontanati e messi in disparte. Pensiamo a quanti per restare fedeli al vangelo usano parlare con libertà o “osano” sottolineare aspetti della vita di Chiesa non perfettamente allineati al messaggio evangelico. Per esempio San Pio da Pietrelcina o don Tonino Bello, o Carlo Carretto o don Lorenzo Milani che hanno subito attacchi pesantissimi e accuse durissime. All’origine, quasi sempre, ci sono questioni di gelosia o altre legate all’esercizio del potere. Entrambe scatenano i comportamenti più beceri e meschini che portano i più ad esercitare il loro potere per allontanare o denigrare chi potrebbe dare fastidio o essere un ostacolo all’esercizio del loro potere. Chi si comporta così mostra la sua bassezza e meschinità. Qualcosa di simile accade anche nella società dove i potenti di turno, spesso, molto spesso, perseguitano chi la pensa diversamente da loro all’unico fine di affermare se stessi e perpetuare il loro dominio. Tra i bersagli preferiti ci sono gli uomini di Chiesa che quando sono veri uomini di Dio attraggono l’odio dei potenti di turno. Ma proprio oggi il vangelo ci invita a non aver paura di chi può uccidere il corpo.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

   Parola del Signore

Mitezza e umiltà

La vita bella ci chiede semplicità e fiducia nel Signore. Ci chiede di essere miti e umili per affrontare le difficoltà e vincere il male.

Questa consolante parola di Gesù viene ad offrirci una vera carezza nei momenti di stanchezza e di difficoltà. Gesù è accanto a ciascuno di noi e ci sostiene indicandoci la strada da percorrere e perché, avendo la pace nel cuore, possiamo guardare il mondo e ammirarne la bellezza. Questa è la più grande ricchezza che Lui ci consegna e possiamo possederla solo avendo un cuore capace di vedere Dio anche in un fragile ed esile filo d’erba.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,25-30

In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore

Liberaci dal male

Non è ammucchiando parole che possiamo persuadere il Signore. Gesù è chiaro nell’invitarci a “non sprecare parole”. Allo stesso modo dobbiamo stare attenti a non confondere la devozione con il devozionismo che non rende ragione della nostra fede. Anche oggi, purtroppo, c’è chi crede di ingraziarsi il Signore ripetendo parole a raffica. Senza essere irriverenti chiediamo al Signore di liberarci dall’eccesso delle parole, dai vuoti riti e da forme devozionistiche che rasentano le pratiche pagane.

Signore donaci il Tuo Spirito e dacci forza e coraggio per esseri veri testimoni del tuo amore.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

   Parola del Signore

Amate i vostri nemici

Il sole sorge per tutti e la pioggia scende bagnando pianure, colline e montagne. Dio manda sole e pioggia su tutti uomini perché tutto gli appartiene e tutto Egli protegge e cura, accoglie e carica di forza e coraggio.

Gesù, oggi, ancora una volta, ci invita ad amare i nostri nemici e a pregare per chi ci perseguita. C’è poco da interpretare. Le Sue parole sono chiare e ci obbligano a rivedere la nostra vita. Questo Amore ci salva. Uno stile di vita diverso ci dice, invece, che non siamo ancora come Lui ci suggerisce di essere e dobbiamo ancora convertirci. 🙂

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

   Parola del Signore

Misericordia

La via del cristiano è quella di camminare combattendo il male e non chi ci fa il male. È una via complicata, difficile ma vincente. L’unico vero modo di testimoniare la nostra fede, infatti, è l’esercizio della misericordia verso chi ci ha fatto e ci fa del male e, allo stesso tempo, praticare il bene come unica vera possibilità di vincere il male. È probabile che non si sarà compresi o, peggio ancora, si subiranno attacchi e ogni sorta di maldicenza ma non importa … la vita cristiana è una vita in direzione ostinata e contraria, una vita capace di amare nonostante tutto.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».

   Parola del Signore

La vita del mondo

Cari amici, oggi anche noi, come Mosè, siamo invitati a presentarci, a piedi nudi, davanti a Dio che si mostra (non più nel roveto ardente) attraverso il Figlio mentre il suo corpo brucia d’amore per noi. Questo grande mistero rientra nel piano di salvezza che Dio ha pensato per noi. Egli, in Gesù, ci dona la forza, il coraggio e la determinazione per continuare a spingere i nostri passi in questo mondo dove possiamo incontrarlo nei fratelli ai quali donare, a nostra volta, l’amore ricevuto. Possiamo farlo? Si, possiamo farlo perché Gesù stesso ce ne dà la forza donandosi a noi con il suo corpo e il suo sangue per offrirci ciò di cui abbiamo bisogno per imitarlo nella vita quotidiana.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,51-58

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Parola del Signore