Archivi categoria: Commento ai Vangelo

Neanche uno si perda

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 18,12-14

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».

Parola del Signore.

Abbiamo un Padre che si preoccupa di ciascuno di noi. Un Padre giusto e premuroso. Un Padre attento e scrupoloso. Egli ci cerca continuamente e si prende cura di tutti i suoi figli.

Questa verità è molto consolante e oggi ci richiama a rinnovare la nostra relazione con Lui, il Dio invisibile, il Dio vicino, il Dio Amico.

Che rapporto abbiamo con Lui? Come possiamo rafforzare la nostra relazione con Dio-Padre?

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Abbiamo visto cose prodigiose.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 5,17-26
 
Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico -: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

Parola del Signore.

L’ultima frase del vangelo di oggi dice: “Oggi abbiamo visto cose prodigiose”. Se il nostro cuore è predisposto anche i nostri occhi potranno vedere cose prodigiose e anche la nostra vita sarà più bella.

Seguire Gesù ci farà vedere non solo guarigioni del corpo ma come la sua azione possa vincere il male, ogni male e ogni peccato. Gesù è l’unico vero liberatore. Egli è il Salvatore che darà gioia a tutta la nostra vita.
Non ci resta che aprire gli occhi del cuore.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Preparate la via del Signore

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 1,1-8

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa:
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri»,
vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

L’invito per tutti noi è quello di cominciare a fare un profondo esame di coscienza; è l’invito a fermarsi e a guardare dentro le pieghe della nostra vita a rileggere il cammino. È un invito non per rammaricarsi degli errori eventualmente compiuto ma necessario a ripartire, riparando le falle, ringraziando Dio per i doni ricevuti (persone e cose materiali). Questo tempo di Avvento, tempo forte e potente è il tempo che ci è dato per ritrovare la spinta di senso e costruire un presente e un futuro nelle mani di Dio, mani sicure, premurose e sempre presenti.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Fare la volontà del Padre

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 7,21.24-27
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Parola del Signore.

Fare la volontà del Padre e non la nostra è molto difficile ma sta proprio qui il segreto più importante della vita del credente. Chi ha fede è una persona che ha fiducia, che si fida e, quindi, si affida. Spesso, diciamo, quasi sempre questa fiducia manca. Non si riesce ad essere docili alla volontà del Padre che, invece, si esprime con Segni che non vediamo e dei quali non ci accorgiamo e con Parole che non Ascoltiamo. Mai ci si mette in discussione e si crede di essere autosufficienti e di non aver bisogno di nessuno, si crede che c’è sempre qualcuno che trama contro gli altri e non si riusce ad essere umili e pazienti. C’è chi pretende di governare il mondo e pensa di sapere tutto e di essere migliore degli altri. In questo modo si diventa fragili e si va incontro a fallimenti certi. Non si riesce a capire che senza Ascoltare il Padre, senza Fiducia in Lui e senza Accettazione della realtà che ci circonda siamo destinati a perdere. C’è chi crede di essere furbo e cerca di prendersi gioco degli altri mentre sono proprio loro i veri illusi. Non si riesce a vivere onestamente e si trascorre il tempo a studiare come imbrogliare il prossimo.

La vita è un attimo, passa in fretta e non dobbiamo dimenticare che è attaccata ad un filo. Se solo pensassimo a questo forse non si farebbero tanti sbagli e questo mondo avrebbe meno problemi, certamente ci sarebbe più solidarietà e meno egoismo, più sobrietà e meno arroganza, più verità e meno menzogne. Pensiamoci, pensiamoci tutti!

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Gesù guarisce

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 15,29-37
 
In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele.
Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?».
Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini».  Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.

Parola del Signore.

Il primo importante passo è riconoscere che abbiamo bisogno di essere guariti. L’unico che può guarirci è Gesù. Solo Lui può compiere il miracolo di ridare “vita” alla nostra vita. E comprendiamo di essere guariti se siamo disponibili a condividere quanto abbiamo con gli altri. Se, invece, continuiamo a restare gelosi delle cose abbiamo ancora bisogno di essere guariti. Il miracolo dei pani e dei pesci, infatti, è il segno che la “folla di guariti” era diventata capace di donare e condividere tanto che tutti “mangiarono a sazietà”.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

I piccoli

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,21-24
 
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

Parola di Dio.

Se guardiamo la storia ci accorgiamo che Dio ha cambiato la storia attraverso i “piccoli” e i “semplici” e non attraverso coloro che pensiamo siano grandi. Più che esercitare un potere, più che accumulare tesori, più che credersi grandi ed indispensabili dovremmo coltivare la semplicità l’essenzialità e l’essere piccoli. “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”. 

I piccoli si fidano di Dio perché hanno compreso più di tutti che Dio è la fonte di ogni ricchezza e di ogni VERA gioia.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Verranno da oriente ed occidente

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 8,5-11
 
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».

Parola del Signore.

Oggi il Vangelo ci presenta il centurione romano il quale ha una fede che non cerca segni, conferme, rassicurazioni. Il centurione romano si fida di Gesù e dice in sostanza: “Non sono nemmeno degno che tu venga, basta che tu lo dica, che tu lo voglia, e sono certo che tutto cambierà”.

Sappiamo che la fede di chi cerca segni spesso dura quanto il segno. La fede, infatti, non è un insieme di segni la si tratta di avere Fiducia in Gesù. Una Fiducia che non vive di segni. Lo stesso Gesù sulla Croce, nel momento più drammatico della vita, si è sentito solo. Crediamo che proprio in queste circostanze la Fede è presenza consolante.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Vegliate

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 13,33-37

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

Parola del Signore.

Buon inizio di Avvento! Siamo tutti in attesa del ritorno del Signore. Lui verrà, si verrà davvero!

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Abbiate la forza di sfuggire

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,34-36

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Parola del Signore.

Oggi viviamo l’ultimo giorno dell’anno liturgico e c’è l’appello di Gesù a non farci “rapire” il cuore da dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita. L’invito è a restare fedeli al Signore e a sfuggire ogni occasione di male. A non cedere alle provocazioni o alle tentazioni.

È così che ci prepariamo a vivere il tempo dell’attesa del Dio bambino. Quello dell’Avvento è un tempo prezioso, unico, un tempo irripetibile per la nostra vita spirituale. Ci faremo aiutare dal Silenzio, da quel grande Silenzio che, a volte, può anche impaurire o al quale non siamo più disponibili. Ma sarà proprio grazie a questo silenzio che riusciremo ad Ascoltare il vento e il lento cadere di una foglia secca; sarà proprio grazie al Silenzio di questo tempo che riusciremo a immaginare l’ingresso nel mondo del Dio bambino; sarà questo Silenzio atteso, cercato e vissuto che ci permetterà di sfuggire il male.

Buon cammino di Avvento

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Il Regno di Dio è vicino

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,29-33
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: 
«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. 
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

Parola del Signore.

Saper vedere e capire i segni dei tempi è la via per spingere i propri passi sui sentieri già percorsi da Gesù. Le sue orme sono impresse nella storia universale mentre le nostre scompaiono subito dopo aver fatto il passo successivo come quelle che lasciamo in riva al mare.

Non lasciamoci impressionati dai “prestigiatori” di questo mondo. Possono averci ingannati; possono aver tentato di deviare la nostra strada per un certo tempo; possono anche essersi presi gioco di noi ma, una volta scoperto il loro gioco, non potranno più usarci. Seguendo Gesù riacquistiamo Pace, Gioia e Libertà. Tutto finisce ma le parole di Gesù non passeranno. Lui non tradisce è la roccia sulla quale fondare la nostra vita.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️