La Parola di Dio è VIta

La logica di Dio è molto, molto distante da quella degli uomini. Dio, infatti, mette al primo posto gli ultimi mentre snobba i primi della classe. Egli è vicino agli umili e a quanti sono esclusi o messi da parte in questo mondo.

Ci ha sempre colpito come il Signore chiama tutti a lavorare nella sua vigna e chiama tutti senza emarginare nessuno. Ed è molto bello scoprire che il Signore da la stessa paga a tutti senza fare distinzioni tra lavoratori come, invece, purtroppo, accade in questo mondo che fonda la sua logica sul profitto.

Oggi scopriamo che il Signore ha uno stile di accoglienza capace di offrire “casa” a tutti senza distinzione di ruoli. Per il Signore ogni uomo è prezioso e a tutti dona lo stesso premio.

Franca e Vincenzo

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”.
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

   Parola del Signore

Cosa devo fare ?

Oltre il rispetto “della Legge” c’è la libertà di chi segue Gesù senza vincoli, senza sicurezze, senza guadagni. A chi lo desidera Gesù chiede di fidarsi completamente di Lui liberando il cuore da ogni ostacolo.

La libertà del cuore vive la follia del “piccolo” che segue l’Amore più grande e rifiuta la paura, il possesso e l’accumulo. Si fida e, da innamorato, conosce la felicità di accarezzare il vento e sfiorare i petali di un fiore con lo sguardo. Riempie la vita di giorni di speranze e realizza il sogno più grande: vivere il quotidiano libero di volare oltre ogni preoccupazione.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?».
Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!».
Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.

   Parola del Signore

Fede e Desideri …

Ci sono briciole che cadono dalla tavola dei padroni e offrono ristoro ai corpi. Queste briciole raccolte bastano per riempire i sogni e realizzare desideri che sono speranze di vita.

Gesù raccoglie l’appello incessante di una mamma che chiede la guarigione della figlia; percepisce la fede di questa donna e legge il suo Amore per una figlia che soffre … Gesù, allora, cede alla fede che desidera e la figlia guarisce.

il fiore della fede colora la vita.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

   Parola del Signore

Grandi cose buone

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,39-56

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Parola del Signore

Locride, terra di antichi misteri

La Locride è una terra piena di storia, di cultura, luogo d’incontro tra Occidente ed Oriente. Qui il mistero si mostra e si specchia in acque chiare, fresche e pulite mentre l’aria, profumata dai gelsomini ti trasporta in viaggi e viaggi mostrando i segni lasciati da tante donne e uomini, veri cercatori di Dio. Le loro dimore, semplici grotte, raccontano il sacro che ha animato le loro esistenze e che, oggi, ci offrono segni per il futuro della Chiesa.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Servitori

  DALLA CERTOSA DI SERRA SAN BRUNO.

 O Dio, che hai chiamato san Bruno a servirti nel silenzio e nella solitudine, per la sua intercessione e il suo esempio donaci di conservare, nella dispersione della vita quotidiana, una continua unione con te. Per il nostro Signore Gesù …  

Chiedere qualunque cosa

Il Signore ascolta e risponde sempre alla preghiera dei suoi figli. Sa di cosa abbiamo bisogno e sempre ci dona la sua Grazia. Lo fa anche quando noi non siamo capaci nemmeno di riconoscere la sua risposta d’amore.

Oggi, poi, Gesù ci ricorda che quando a chiedere al Padre si è almeno in due il Padre la concederà. Vogliamo avere fede e fiducia nelle Parole di Gesù?

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

   Parola del Signore

I piccoli

Piccoli, semplici e sognatori. Il Regno dei cieli è fatto per loro. Se anche noi desideriamo entrarci dobbiamo cambiare vita. Non basteranno, infatti, le preghiere ripetute o le devozioni praticate. Il Signore guarderà il cuore e misurerà la nostra fede. Egli si mostrerà agli innocenti e a chi saprà essere accogliente e capace di donarsi. Buon cammino di conversione a tutti noi.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse:
«In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.
Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».

   Parola del Signore

Servire

Servire è l’unica missione del diacono e se non accetta di morire al mondo egli ha già fallito la sua missione. A darci l’esempio è proprio Gesù che, tra le altre cose, ha puntualizzato di essere venuto nel mondo per fare il diacono, cioè per servire. Ma quale è il servizio del diacono? A mostrarcelo è San Lorenzo, diacono e martire, di cui facciamo memoria, che con la sua vita ci offre testimonianza di fedeltà a Gesù e, quindi, al Vescovo e al popolo di Dio. Questa è la strada che il diacono deve avere il coraggio di percorrere: essere fedele al Cristo risorto e ascoltare il suo Vescovo, costi quel che costi.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 12,24-26

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. 
Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».

Parola del Signore

Dove sei?

Cercare, cercare sempre e poi trovarti in un alito d’aria che accarezza la pelle mentre il cuore sente che Tu sei lì, accanto a noi e ci parli con cura e premura.

La Tua è una presenza discreta, un esserci sempre, anche quando non riusciamo a sentirti, anche quando sordi alle Tue parole ci perdiamo in valli oscure.

Oggi grati per questo Tuo stile di presenza soffice, vellutato ma autorevole volgiamo lo sguardo in alto per continuare a cercarti e stringerti al cuore dove Tu abiti e ci aspetti per meglio orientare i nostri passi.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal primo libro dei Re

In quei giorni, Elia, [essendo giunto al monte di Dio, l’Oreb], entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Esci e fèrmati sul monte alla presenza del Signore».
Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.

   Parola di Dio

Aquila e Priscilla