Se avrete fede

La fede è capace di spostare un monte, di vedere oltre l’orizzonte, di superare gli ostacoli, sconfiggere il male e donare pace e gioia.

Basterebbe avere una fede pari ad un granellino di senape per dare forza incredibile ai nostri desideri.

Noi, invece, ne siamo incapaci e cerchiamo segni che Tu, preso da compassione ci doni scacciando il male.

Se avrete fede, ripeti,niente vi sarà impossibile.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che, gettatosi in ginocchio, gli disse: Signore, abbi pietà di mio figlio. Egli è epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso anche nell’acqua; l’ho già portato dai tuoi discepoli, ma non hanno potuto guarirlo.
E Gesù rispose: o generazione incredula e perversa! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatemelo qui. E Gesù gli parlò severamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito.
Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: perché noi non abbiamo potuto scacciarlo? Ed egli rispose: per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile.

Parola del Signore

Il Figlio sta per venire

Accogliere la croce significa seguire Gesù nel cammino della vita; significa essere suoi testimoni nonostante la nostra fragilità e debolezze; significa mettere l’amore al primo posto.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni.
In verità io vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non moriranno, prima di aver visto venire il Figlio dell’uomo con il suo regno».

   Parola del Signore

Il suo volto brillò

Al cuore non si comanda ed è con lui che gli occhi sono capaci di vedere cose inaudite e meravigliose trasformando il “solito” prato sotto casa in un immenso spazio colorato dai fiori. Sul Tabor, luogo della trasfigurazione, occhi e cuore hanno dato corpo al miracolo di una fede che vede realizzato il desiderio di scoprire la bellezza del Cristo risorto.

Abbiamo tutti un immenso e grande bisogno di vedere e ascoltare Gesù Risorto per essere poi in grado di portare questa gioia agli altri che aspettano che qualcuno gli inviti sul Tabor per godere dello stesso immenso e meraviglioso spettacolo della fede.

Coraggio, questa esperienza è per tutti, anche per te, se lo vuoi.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 17,1-9

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Parola del Signore

Donna, grande è la tua fede

Noi cerchiamo “miracoli“. Gesù, invece, cerca donne e uomini di fede e quando li trova i loro desideri si realizzano per fede.

Buon cammino di conversione.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, – disse la donna – eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

   Parola del Signore

Ascoltate …

L’Ascolto della Parola ci protegge dalle parole di uomini ciechi che, invece, dividono, separano, escludono e spargono dolore e infelicità. La Parola di Dio mette al centro l’amore per l’uomo. Le parole degli uomini ciechi, invece, hanno altri obiettivi. Spesso i ciechi nemmeno si rendono conto del male che fanno e del dolore che procurano.

Scribi e farisei sono il modello di quella casta che condanna e crocifigge tra l’indifferenza colpevole di chi assiste muto.

Gesù, oggi, ci suggerisce di evitare le guide cieche per evitare di cadere nel fosso e ripetere condanne sentendoci come Gesù nel tempio. Guardiamo al nostro cuore e chiediamo al Signore di purificarlo da ogni pensiero di male; chiediamo la forza di coltivare il bene e di farlo anche quando ci costa.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!».
Riunita la folla, Gesù disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!».
Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?».
Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!».

   Parola del Signore

“Vieni”

Il coraggio di fidarsi e affidarsi sono le due più importanti possibilità che abbiamo per vivere una vita pacificata. La paura, invece, è il sintomo del male che tenta di abitarci e che non ci aiuta a vivere con serenità e gioia. Abbiamo bisogno di credere nel bene e credendo vederne i segni.

Il Signore non ci lascia mai soli. Egli vigila sempre sulle nostre vite e anche se noi non riusciamo a capire il suo piano Egli agisce per aiutarci nel cammino della conversione. Egli vuole che noi, come Pietro, decidiamo di andargli incontro. Lui ci attende per guarire le nostre vite e scacciare il male.

Il male non preverrà !!!

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.

   Parola del Signore

Tutti mangiarono e furono sazi

Il cibo della vita è ripieno di Speranza, di gioia, di felicità. Ogni cosa passa attraverso un dono gratuito che viene riservato a chi sa riconoscerlo e a chi decide di accoglierlo nel quotidiano.

Se alziamo gli occhi al cielo e bene-diciamo degli altri, il pane del cielo riempirà le mense della nostra vita e non avremo più fame.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui».
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

   Parola del Signore

Il Signore apprezzA i miseri

Anche se il male sembra allargare sempre più i suoi tentacoli abbiamo la concreta possibilità di difenderci e di essere liberati chiedendo l’intervento del supremo bene.

Dio è difesa e baluardo, roccia che custodisce, ancora di salvezza.

È questo il tempo per chiedere di essere liberati dal male ed evitare che l’abisso ci sommerga. Il Signore, infatti, ascolta gli umili che chiedono aiuto e ringraziano. Il male non prevarrà!!!

Franca e Vincenzo, osb-cam

Nel tempo della benevolenza, rispondimi Signore.


Liberami dal fango, perché io non affondi,
che io sia liberato dai miei nemici e dalle acque profonde.
Non mi travolga la corrente,
l’abisso non mi sommerga,
la fossa non chiuda su di me la sua bocca.

Io sono povero e sofferente:
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.
Loderò il nome di Dio con un canto,
lo magnificherò con un ringraziamento.

Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.

Il Figlio del falegname

Oggi come ieri non sappiamo riconoscere i “profeti” a causa, soprattutto, dei pregiudizi che ci impediscono di accogliere l’altro. Questo episodio della vita di Gesù ci aiuti a riflettere con maggiore intensità sui nostri pensieri, le nostre parole e i nostri giudizi spesso, troppo spesso, guidati da simpatie personali o da opportunismo che ci impediscono di ascoltate e cambiare la nostra vita.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

   Parola del Signore

Nella bottega del vasaio

Siamo chiamati ad essere creta da modellare, argilla da plasmare nelle mani del Dio-Padre che ci ha Creato. Egli ogni giorno rinnova il suo impegno e vuole che ciascuno di noi sia capace di contenere il suo Spirito e il suo Amore da donare al mondo.

Entrare nella bottega del vasaio ci fa docili e disponibili ad accogliere la volontà di Dio che ci plasma con le sue stesse mani per farci somigliare sempre più a Gesù.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal libro del profeta Geremìa

Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremìa: «Àlzati e scendi nella bottega del vasaio; là ti farò udire la mia parola».
Scesi nella bottega del vasaio, ed ecco, egli stava lavorando al tornio. Ora, se si guastava il vaso che stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli riprovava di nuovo e ne faceva un altro, come ai suoi occhi pareva giusto.
Allora mi fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Forse non potrei agire con voi, casa d’Israele, come questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco, come l’argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa d’Israele».

   Parola di Dio

Aquila e Priscilla