Cercavano di catturarlo

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10,31-42

In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». 
Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata -, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. 
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.

Parola del Signore

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Se uno osserva la mia Parola

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,51-59
 
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?».
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: ”È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia».
Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

Parola del Signore

Il nodo vero per le donne e gli uomini di ogni tempo è e resterà sempre la disponibilità ad aprire il cuore e la mente abbandonando ogni tipo di pregiudizio. I Giudei di allora non riescono a scendere al livello di un Dio che di è fatto Uomo. Restano prigionieri delle loro devozioni e della Legge mosaica. È la stessa cosa che è possibile vedere oggi nella vita di coloro che credono solo in sé stessi e avendo il cuore e la mente offuscata da teoremi non riescono a vedere e a capire la “rivoluzione cristiana”. Si dice a parole di essere cristiani ma, nei fatti, è raro incontrare donne e uomini che davvero seguono la Parola del Signore. Ognuno mette le sue condizioni, giustifica i propri comportamenti e le le proprie scelte con motivazioni di comodo.

Seguire la Parola del Signore è Amare e l’Amore non ha condizioni da rispettare. Per Amore Gesù è finito sulla croce. Quanti cristiani sono disposti a fare altrettanto per seguire la sua Parola e vivere liberi da ogni condizionamento del mondo?

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

La verità vi farà liberi

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,31-42
 
In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».
Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».

Parola del Signore.

Cosa significa che la “verità” ci fa liberi? Con semplicità la VERITÀ è aver compreso e vivere LIBERI dal peccato (cioè dal male). È il male che si fa peccando che ci fa SCHIAVI VERI.

Gesù è venuto a liberare l’uomo dalle catene del male che Lui ha identificato con: DENARO, SUCCESSO E POTERE. Questi sono i mali che rendono l’uomo schiavo. Vivere per accumulare, per farsi ammirare o per comandare sono le catene della vera schiavitù.

Sta a noi decidere cosa fare della nostra vita. Essere liberi di alzarci in volo e guardare il mondo pieno di nuovi orizzonti oppure restare a terra immobili in attesa di conquistare beni effimeri.

Buon cammino

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Voi mi cercherete

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,21-30

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

Parola del Signore

Gesù continua a non essere capito. Chi cerca di sbarazzarsi di Lui non Ascolta davvero le sue parole e resta prigioniero dei suoi pregiudizi. È la stessa cosa che accade a quanti, anche oggi, si concentrano su se stessi credendo di sapere tutto mentre, di fatto, ignorano e/o rifiutano Dio.

Solo quando si riesce ad Ascoltare e a vedere, il cuore riesce ad intuire il mistero di bellezza che è racchiuso nella persona di Gesù. Qualcuno, i più presuntuosi, restano imprigionati dentro le loro catene mentre gli umili e i semplici acquistano la possibilità di credere e sorridendo sperano e sperando vivono.

Buon cammino

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Io sono la luce del mondo

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,12-20

In quel tempo, Gesù parlò [ai farisei] e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me».
Gli dissero allora: «Dov’è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio». Gesù pronunziò queste parole nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora venuta la sua ora.

Parola del Signore.

Se apriamo gli occhi del cuore è sicuro che riusciremo a vedere la Luce ed è ovvio che sapremo individuare la via da seguire, le scelte da fare, la direzione verso la quale camminare.

Se apriamo gli occhi del cuore e ci lasciamo guidare dalla Luce avremo chiaro che la Luce ha la sua sorgente in Gesù Cristo.

Se apriamo gli occhi del cuore e guardiamo a Gesù Cristo avremo desiderio di conoscerlo meglio e di Ascoltare la sua Parola.

Il Momento è questo e anche se spezzati dalla vita sapremo lasciare andare ogni pesantezza e correre veloci, sempre più veloci, lasciandoci dietro (anche se con dolore) tutto ciò che rallentava il nostro camminare. È necessario lasciare i carichi pesanti (anche se gli abbiamo amati) per alleggerirci e portare solo e semplicemente l’essenziale.

Buon cammino

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Chi di voi è senza peccato

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,1-11

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Parola del Signore.

“Eccolo Gesù che accoglie e libera. Egli non nega le Legge ma chiede che ad applicarla ci siamo persone che non l’hanno violata a loro volta. È lo straordinario di Gesù che dona misericordia cercando di farsi una breccia nel cuore di coloro che giudicano e che vorrebbero punire manuale alla mano. Qui, invece, c’è la misericordia di Gesù che offre nuova vita non solo alla donna adultera ma perfino ai suoi accusatori (scribi e farisei). Questi ultimi, purtroppo, chiusi dentro le loro sicurezza d’argilla scelgono di andare via. Non riescono a cambiare il cuore. Restano ancorati ai manuali da applicare agli altri sentendosi capaci di giudicare e condannare. Per farlo ordiscono scludono tranelli e diffondono maldicenza mentre Gesù accoglie il peccatore e gli offre nuove possibilità di vita. 

Franca e Vincenzo, oblati camaldolesi dell’Eremo di famiglia” ❤️

Ecco la lectio di questa sera dal Monastero di Sant’Antonio Abate in Roma … Per ascoltare clicca qui

Mai un uomo ha parlato così!

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 7,40-53
 
In quel tempo, all’udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: “Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo”?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui.
Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!».
Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!».  E ciascuno tornò a casa sua.

Parola del Signore.

Anche noi oggi dobbiamo farci le stesse domande e decidere da che parte stare . Leggendo e rileggendo questo passo del Vangelo dobbiamo misurare la nostra vita e rispondere se la proposta di Gesù è vera. Gesù è il Figlio di Dio e quindi Dio stesso o un truffaldino, un manipolatore. Da questa risposta dipende molto della nostra vita

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Non era ancora giunta la sua ora

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 7,1-2.10.25-30
 

In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. 
Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi  di nascosto.
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
Cercarono allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.

Parola del Signore.

Come per Gesù la nostra vita è nelle mani del Padre. È Lui che guida la storia … Noi siamo chiamati a riconoscerlo Signore della vita e ad Ascoltare la sua Parola per dare un senso vero alla nostra vita. S’illude chi crede solo in sé stesso. Presto gli verrà chiesto conto della sua vita e il castello di finzioni crollerà inesorabilmente seppellendo ogni progetto che non viene da Dio.

Gesu, invece, vive secondo la volontà del Padre e decide liberamente di seguire il progetto di salvezza per l’umanità offrendosi per tutti noi domando un esempio di vita. Egli soffre e gioisce per noi e con noi. Non siamo soli. Non siamo mai soli. Gesù è con noi sempre e per sempre. La sua luce rischiara tutti i sentieri della nostra vita.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Le mie opere testimoniano di me

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 5,31-47

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera.
Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita. Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?
Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

Parola del Signore.

Sono i pregiudizi che spesso ci impediscono di accogliere le persone; sono le nostre chiusure mentali a non permetterci di vivere relazioni positive; sono gli interessi personali che ci fanno diffidare degli altri. A volte i nostri occhi non riescono a vedere neanche le buone testimonianze. È ciò che accade a Gesù che nella sua vita è costretto a subire ogni sorta di male e di falsa accusa. Egli viene visto con diffidenza e poi addirittura con ostilità dagli uomini del potere religioso finendo per essere catturato con false accuse e messo in croce.

Abbiamo bisogno di purificare il nostro sguardo della realtà, di liberarci dai pregiudizi, dai vincoli dell’interesse personale e da ogni tentativo di denigrare gli altri. Accogliere l’Amore ed essere persone d’Amore libera la nostra vita dai desideri non buoni e ci dà la giusta serenità per costruire buone relazioni con tutti e vivere una vita secondo i desideri di Dio Padre.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Da la vita a chi la vuole

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 5,17-30
 
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

Parola del Signore.

Dare la vita è donare la propria vita come fa il Figlio che conosce il Padre e con il Padre è una cosa sola. Ed è così che Gesù si dona a tutti, nessuno escluso. Lui dà fiducia all’uomo, crede nell’uomo, spera che l’uomo sappia come Lui donare la propria vita agli altri.

Purtroppo stiamo vivendo tempi nei quali questo mistero di donazione reciproca non si vede e il mondo appare sempre più pervaso dall’egoismo. Non è difficile sia nelle piccole che nelle grandi realtà percepire l’idea che ci si salva da soli e che “non conviene” pensare e agire con gli altri se ci si deve rimettere. L’egoismo se prima era nascosto oggi è diventato un manifesto quasi da esporre e del quale addirittura vantarsi. La stessa parola solidarietà sembra scomparsa dal gergo quotidiano per fare spazio a concetti totalmente opposti. E se così stanno le cose come e dove trovare chi è disposto a dare la vita per l’altro? In questo contesto le parole di Gesù appaiono essere la rivoluzione che manca. Così come sembrano mancate i profeti che con parole e gesti possono spingerci a cambiare direzione. Forse il cambiamento può ripartire solo dal basso e cioè da ciascuno di noi: da te, ma me … da noi.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Aquila e Priscilla