Va prima a riconciliarti con tuo fratello

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,20-26

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.

Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

Parola del Signore.

Mi sento in pace con la vita? Quand’è che ho provato rabbia e perché? Sono risentito con la vita? In coscienza ho fatto del mio meglio? E adesso, sono in pace e se non lo sono cosa posso fare per essere pace?

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Chiedete e vi sarà dato

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 7,7-12

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».

Parola del Signore.

Faccio memoria del mio passato e cerco il momento nel quale ho avuto un bisogno e mi sono rivolto a Dio. Come è andata? Ho ricevuto ciò che ho chiesto? Sono stato attento alla risposta? E se mi è parso di non aver ricevuto risposta come si è risolta la mia necessità? Come mi sono sentito? Come ho reagito?

Gesù ci chiede di non aver timore di rivolgerci al Padre. Proviamo allora a rivolgerci a Dio e a chiedergli ciò di cui abbiamo bisogno e restiamo in silenzio ad ascoltare la sua risposta. Ma stiamo attenti anche a cosa e a come chiediamo e anche a come, magari, noi rispondiamo ai bisogni degli altri che ci chiedono qualcosa a noi. Quanto e come applichiamo la legge dell’Amore nelle nostre relazioni? Siamo disposti ad Amare davvero? E come ci comportiamo? Un’ultima cosa: a volte ci troviamo davanti a situazioni che sembrano senza via d’uscita. Questo è il momento di alzare gli occhi al cielo di guardare oltre l’ostacolo. Certamente arriverà una risposta dal Signore. Ascoltiamo con fiducia ciò che ci suggerisce e troveremo la via. Troveremo una soluzione e sarà la via per riprendere forza, coraggio e vita

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Il segno di Giona

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,29-32
 
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del  giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Parola del Signore.

Convertirsi è l’unica possibilità che abbiamo, l’unica speranza per salvare le nostre vite, l’unica opportunità di tornare umani. Mi sento in cammino deciso a cambiare modo di pensare e di vivere? Che cosa mi ha deluso? Dov’è che posso iniziare a cambiare? Sono disponibile a credere in un Dio che ci chiede di accogliere la nostra situazione così com’è riponendo la Speranza nel suo aiuto? Mi fido di Lui e sono disponibile a fidarmi di Lui?

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Voi dunque pregate così

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,7-15
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.

Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Parola del Signore.

Gesù ci insegna a pregare senza sprecare parole. Stare in silenzio davanti a Lui. Io lo guardo e Lui mi guarda. In questo silenzio pieno di significato perdonare gli altri e perdonare se stessi. Questa è preghiera.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

I piccoli

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 25,31-46
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.

Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Parola del Signore.

Anche oggi il Vangelo ci offre una grande opportunità per riflettere sulla nostra vita. In che direzione vanno le mie scelte quotidiane. Se vedo chi è nel bisogno o conosco chi vive in situazioni particolari cosa faccio? Sono attento alle situazioni di povertà siano esse materiali o di altro tipo? Investo il mio tempo per costruire attorno a me buone relazioni? Chi sono “i Piccoli” per me?

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Gesù tentato nel deserto

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 4,1-11

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».

Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Parola del Signore.

Anche questa domenica il commento alle letture è curato da Padre Innocenzo Gargano dal Monastero di Sant’Antonio Abate in Roma. Per ascoltare clicca qui.

Sono venuto a chiamare i peccatori

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 5,27-32
 
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

Parola del Signore.
 

Gesù è venuto per tutti i peccatori. Se ho fatto errori sento il Signore vicino? Avverto la sua Misericordia? Siamo consapevoli che il Padre aspetta il nostro ritorno a casa per abbracciarci e fare festa?

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Verranno giorni …

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9,14-15

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Parola del Signore.

In questo tempo siamo invitati a digiunare, cioè a rinunciare a qualcosa … Mi chiedo a cosa ho deciso di rinunciare? In cosa chiedo a Dio di cambiare? Questa rinuncia può aiutarmi davvero a purificare la mia vita quotidiana? A chi chiedo aiuto per restare fedele a questa promessa? Credo che la preghiera mi potrà aiutare a non cedere alle tentazioni?

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Chi perderà la propria vita per causa mia la salverà

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,22-25

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».

Parola del Signore.

Rifletto su qualche punto di domanda. In quale occasione ho pensato di salvare la mia vita senza guardarmi intorno? Sarei disponibile a perdere qualcosa di “mio” rinunciando a possederlo per aiutare qualche altra persona? Quale è la cosa più importante per me?

Dio vede nel segreto

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,1-6.16-18
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Parola del Signore.

Pregare, digiunare e fare la Carità (cioè Amare) sono i cartelli indicatori della Quaresima. E’un cammino emozionante, profondo, intimo, personale e rigenerante. Oggi riflettiamo e meditiamo su :

Come pregheremo in questi 40 giorni?

A cosa rinunciamo tra le cose che più ci piacciono?

Quale opera di carità decidiamo di realizzare?

Dio, il Padre nostro vede e ascolta ogni nostro sospiro, ogni nostro pensiero …

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Aquila e Priscilla