Siamo alla domenica del Battesimo del Signore. Lasciamo la riflessione ad una poesia di Davide Maria Turoldo.
Continua la lettura di Ecco il mio servo, e’ questi l’eletto
Siamo alla domenica del Battesimo del Signore. Lasciamo la riflessione ad una poesia di Davide Maria Turoldo.
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Carissimi oggi vi proponiamo questa meditazione di Padre Adolfo, missionario di Gaeta in Bangladesh. Se riuscite leggetela tutta!!!
Cari amici,
inizia oggi un tempo di attesa nel quale dobbiamo dare cuore alla speranza e in queste quattro settimane offriamo lo spazio del nostro eremo per godere del silenzio e contemplare con le parole del cuore il Dio che viene.
Continua la lettura di Lettera dall’eremo per l’Avvento 2016
” … anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
“Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”.
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami»
La sobrietà e l’umiltà non hanno goduto nell’ultimo secolo di una positiva considerazione. Quando però si indebolisce in modo generalizzato l’esercizio di qualche virtù nella vita personale e sociale, ciò finisce col provocare molteplici squilibri, anche ambientali. Per questo non basta più parlare solo dell’integrità degli ecosistemi. Bisogna avere il coraggio di parlare dell’integrità della vita umana, della necessità di promuovere e di coniugare tutti i grandi valori. La scomparsa dell’umiltà, in un essere umano eccessivamente entusiasmato dalla possibilità di dominare tutto senza alcun limite, può solo finire col nuocere alla società e all’ambiente.
Passare dalla ricerca del “fare” a quella dell'”essere”; chiamarsi sui poveri vero tesoro della Chiesa; avere attenzione non al “ruolo” ma all’incarnazione del Cristo servo;
“Senza vantarsi o gonfiarsi”. ” Chi ama non solo evita di parlare troppo di se stesso, ma inoltre, poiché è centrato sugli altri, sa mettersi al suo posto, senza pretendere di stare al centro… Alcuni si credono più grandi perché sanno più degli altri, e si dedicano a pretendere da loro e a controllarli, quando in realtà quello che ci rende grandi è l’amore che comprende, cura, sostiene il debole… È importante che i cristiani vivano questo atteggiamento nel loro modo di trattare i familiari poco formati alla fede, fragili o meno sicuri nelle loro convinzioni. … L’atteggiamento dell’umiltà appare come qualcosa che è parte dell’amore, perché per poter comprendere scusare e servire gli altri di cuore, è indispensabile guarire l’orgoglio e coltivare l’umiltà “. Papa Francesco
“… dobbiamo essere umili e realisti, per riconoscere che a volte il nostro modo di presentare le convinzioni cristiane e il modo di trattare le persone hanno aiutato a provocare ciò di cui oggi ci lamentiamo, per cui ci spetta una salutare reazione di autocritica. D’altra parte, spesso abbiamo presentato il matrimonio in modo tale che il suo fine unitivo, l’invito a crescere nell’amore e l’ideale di aiuto re…ciproco sono rimasti in ombra per un accento quasi esclusivo posto sul dovere della procreazione. Ne abbiamo fatto un buon accompagnamento dei nuovi sposi nei loro primi anni, con proposte adatte ai loro orari, ai loro linguaggi, alle loro preoccupazioni più concrete. Altre volte abbiamo presentato un ideale teologico del matrimonio troppo astratto, quasi artificiosamente costruito, lontano dalla situazione concreta e dalle effettive possibilità delle famiglie cosi come sono. Questa idealizzazione eccessiva, soprattutto quando non abbiamo risvegliato la fiducia nella grazia, non ha fatto si che il matrimonio sia più desiderabile e attraente, ma tutto il contrario”. Papa francesco