Archivi tag: salvezza

Dio salva con mano forte

Il faraone continua  a schiacciare il popolo d’Israele anzi inasprisce il suo potere. I suoi uomini arrivano addirittura a picchiare gli scribi.

Di questa situazione il popolo da la responsabilità a Mosè e ad Aronne. Ed è a questo punto che Dio promette nuovamente il suo intervento.

Quando siamo oppressi e schiacciati dai potenti o dal peccato, quando i vizi o le situazioni della vita sembrano senza via d’uscita rischiamo di precipitare ancora di più nell’abisso.

Solo la mano forte di Dio potrà salvarci. Solo il suo intervento potente può liberarci dai mali che ci rendono schiavi.

Franca e Vincenzo oblati osb-cam

 

Esodo, 5,1 -6,1

5
1 _In seguito, Mosè e Aronne vennero dal faraone e gli annunciarono: «Così dice il Signore, il Dio d’Israele: «Lascia partire il mio popolo, perché mi celebri una festa nel deserto!»». 2Il faraone rispose: «Chi è il Signore, perché io debba ascoltare la sua voce e lasciare partire Israele? Non conosco il Signore e non lascerò certo partire Israele!». 3Ripresero: «Il Dio degli Ebrei ci è venuto incontro. Ci sia dunque concesso di partire per un cammino di tre giorni nel deserto e offrire un sacrificio al Signore, nostro Dio, perché non ci colpisca di peste o di spada!». 4Il re d’Egitto disse loro: «Mosè e Aronne, perché distogliete il popolo dai suoi lavori? Tornate ai vostri lavori forzati!». 5Il faraone disse: «Ecco, ora che il popolo è numeroso nel paese, voi vorreste far loro interrompere i lavori forzati?».
6In quel giorno il faraone diede questi ordini ai sovrintendenti del popolo e agli scribi:7«Non darete più la paglia al popolo per fabbricare i mattoni, come facevate prima. Andranno a cercarsi da sé la paglia. 8Però voi dovete esigere il numero di mattoni che facevano finora, senza ridurlo. Sono fannulloni; per questo protestano: «Vogliamo partire, dobbiamo sacrificare al nostro Dio!». 9Pesi dunque la schiavitù su questi uomini e lavorino; non diano retta a parole false!».
10I sovrintendenti del popolo e gli scribi uscirono e riferirono al popolo: «Così dice il faraone: «Io non vi fornisco più paglia.11Andate voi stessi a procurarvela dove ne troverete, ma non diminuisca la vostra produzione»».
12Il popolo si sparse in tutto il territorio d’Egitto a raccogliere stoppie da usare come paglia. 13Ma i sovrintendenti li sollecitavano dicendo: «Portate a termine il vostro lavoro: ogni giorno lo stesso quantitativo come quando avevate la paglia». 14Bastonarono gli scribi degli Israeliti, quelli che i sovrintendenti del faraone avevano costituito loro capi, dicendo: «Perché non avete portato a termine né ieri né oggi il vostro numero di mattoni come prima?».
15Allora gli scribi degli Israeliti vennero dal faraone a reclamare, dicendo: «Perché tratti così noi tuoi servi? 16Non viene data paglia ai tuoi servi, ma ci viene detto: «Fate i mattoni!». E ora i tuoi servi sono bastonati e la colpa è del tuo popolo!». 17Rispose: «Fannulloni siete, fannulloni! Per questo dite: «Vogliamo partire, dobbiamo sacrificare al Signore». 18Ora andate, lavorate! Non vi sarà data paglia, ma dovrete consegnare lo stesso numero di mattoni».
19Gli scribi degli Israeliti si videro in difficoltà, sentendosi dire: «Non diminuirete affatto il numero giornaliero dei mattoni». 20Usciti dalla presenza del faraone, quando incontrarono Mosè e Aronne che stavano ad aspettarli, 21dissero loro: «Il Signore guardi a voi e giudichi, perché ci avete resi odiosi agli occhi del faraone e agli occhi dei suoi ministri, mettendo loro in mano la spada per ucciderci!».
22Allora Mosè si rivolse al Signore e disse: «Signore, perché hai maltrattato questo popolo? Perché dunque mi hai inviato? 23Da quando sono venuto dal faraone per parlargli in tuo nome, egli ha fatto del male a questo popolo, e tu non hai affatto liberato il tuo popolo!»._

6

1 Il Signore disse a Mosè: «Ora vedrai quello che sto per fare al faraone: con mano potente li lascerà andare, anzi con mano potente li scaccerà dalla sua terra!».

Andare sospinti dal vento

Andare,
andare sospinti dal vento,
lasciare il vuoto dei giorni,
entrare nel “senso della vita”,
immaginare il “vero”,
ascoltare,
ogni movimento,
ogni minimo sussulto,
ogni più piccolo alito di vento,
riempirsi
dello Spirito,
di gioia,
di bellezza.

Davanti al mistero,
le parole
scrivono futuro,
dicono dell’Unico,
offrono orizzonte.

È questo il tempo,
il tempo di “essere” autentici,
veri e profondamente umani.

Il tempo di accogliere il mistero,
l’unico piano capace di salvarci.

E allora,
Maria vieni,
vieni a visitarci,
porta il mistero nella nostra vita
e donami vita, vita vera.

Franca e Vincenzo oblati osb-cam

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Parola del Signore

Tu lo chiamerai Gesu’

Un angelo di Dio e
un artigiano, Giuseppe,
collaborano al disegno del creatore:
offrire un salvatore che perdona i peccati.

L’uno porta un messaggio,
l’altro lo accoglie.

Maria può stare tranquilla.
Ma non è tutto.

L’angelo dice a Giuseppe
“Tu lo chiamerai Gesù”,
e  così accadrà.

Gesù porta la salvezza;
nel nome c’è il programma di una vita.
Egli è l’atteso da sempre
colui che salva e da la Gioia.

Ma Egli è anche il Cristo,
l’unto con il crisma dei Re.
Egli è l’atteso da sempre
colui che salva e da Gioia.

E allora, Gesù Cristo, Signore nostro,
salvaci dai peccati e
donaci la Tua Pace e la Tua Gioia,
cioè il regno del Padre.

Franca e Vincenzo oblati osb-cam

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele»,
che significa «Dio con noi».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

Parola del Signore

Calmare il cuore

Smarriti e impauriti,
perplessi
e spesso senza meta.

Il cuore batte forte,
le mani sudate,
gli occhi agitati.

Persi nel vuoto
si resta paralizzati
e si aspetta un segno.

A volte c’è solo notte,
si è soli, abbandonati,
rifiutati ed evitati.

Ma eccolo,
il Pastore buono,
ci cerca,
ci trova,
ci carica sulle spalle.

Il cuore si calma,
le mani non sudano piu,
gli occhi trovano pace.

Non siamo più soli.
Lui, il Signore,
ci ha salvati.

Franca e Vincenzo oblati osb-cam

Mt 18,12-14
Dio non vuole che i piccoli si perdano.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».

Parola del Signore

“Seguimi”

“Seguimi” è l’invito che Gesù ha rivolto a Levi-Matteo mentre era seduto al banco delle imposte e domani il Vangelo di domani Mc 2, 13-17  ce lo ricorderà. Subito dopo l’invito di Gesù Levi Matteo organizza un gran banchetto nella sua casa dove invita tutti i suoi amici la maggior parte dei quali sono pubblicani.  Vedendo ciò i Farisei mormorano contro Gesù che replica: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Continua la lettura di “Seguimi”

Giudizio di Dio

Un fratello chiese al padre Ammone: «Dimmi una parola». L’anziano gli disse: «Ecco, poniti in mente ciò che pensano i malfattori in prigione: essi domandano sempre a tutti dov’è il giudice e quando verrà, e piangono nell’attesa del castigo. Allo stesso modo il monaco deve sempre essere attento, e accusare l’anima sua dicendo: – Guai a me, come potrò presentarmi al tribunale di Cristo?  Come potrò giustificarmi dinanzi a lui? Se tu ripeti questo incessantemente, potrai salvarti»

download