La Chiesa accoglie i “feriti”.

I Padri sinodali hanno affermato che, nonostante la Chiesa ritenga che ogni rottura del vincolo matrimoniale «è contro la volontà di Dio, è anche consapevole della fragilità di molti suoi figli».

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Illuminata dallo sguardo di Cristo, «la Chiesa si volge con amore a coloro che partecipano alla sua vita in modo incompiuto, riconoscendo che la grazia di Dio opera anche nelle loro vite dando loro il coraggio per compiere il bene, per prendersi cura con amore l’uno dell’altro ed essere a servizio della comunità nella quale vivono e lavorano» D’altra parte, questo
atteggiamento risulta rafforzato nel contesto di un Anno Giubilare dedicato alla misericordia.
Benché sempre proponga la perfezione e inviti a una risposta più piena a Dio, «la Chiesa deve accompagnare con attenzione e premura i suoi figli più fragili, segnati dall’amore ferito e smarrito, ridonando fiducia e speranza, come la luce del faro di un porto o di una fiaccola portata in mezzo
alla gente per illuminare coloro che hanno smarrito la rotta o si trovano in mezzo alla
tempesta». Non dimentichiamo che spesso il lavoro della Chiesa assomiglia a quello di un
ospedale da campo.
Il matrimonio cristiano, riflesso dell’unione tra Cristo e la sua Chiesa, si realizza pienamente nell’unione tra un uomo e una donna, che si donano reciprocamente in un amore esclusivo e nella libera fedeltà, si appartengono fino alla morte e si aprono alla trasmissione della vita, consacrati dal sacramento che conferisce loro la grazia per costituirsi come Chiesa domestica e fermento divita nuova per la società. Altre forme di unione contraddicono radicalmente questo ideale, mentre alcune lo realizzano almeno in modo parziale e analogo. I Padri sinodali hanno affermato che la Chiesa non manca di valorizzare gli elementi costruttivi in quelle situazioni che non corrispondono
ancora o non piùal suo insegnamento sul matrimonio. Papa Francesco

 

L’uomo è un essere fragile e sempre bisognevole del perdono e della misericordia di Dio. Fiduciosi della Grazia di Dio che ci accarezza e accompagna preghiamo affinché possiamo riconoscere ogni nostra mancanza e ogni errore. La Chiesa è consapevole di questa realtà e, dice Papa Francesco è pronta ad accoglierci con le nostre povertà e le nostre ferite. Padre nostro …. Franca e Vincenzo 🌻

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